Per l’occasione abbiamo incontrato Tamu McPherson e Ginevra Bitossi, che ci hanno raccontato la nascita di questo lavoro sinergico: il frutto di una visione condivisa che mette al centro il valore umano e la bellezza, con l’obiettivo di diffondere un messaggio di positività, alimentare la creatività e favorire nuove connessioni.

Un manifesto d’amore e di gioia: cosa rappresenta per lei La Vie en Rose?

T.M. «È un’inclinazione a cogliere e custodire il lato più luminoso della vita. Per me rappresenta una dichiarazione di fiducia – un modo per trovare meraviglia nelle piccole cose e per coltivare la bellezza della connessione umana, anche nei contesti più semplici. È un gesto d’amore verso sé stessi e verso gli altri, che trasforma anche l’incontro più quotidiano in qualcosa di speciale».

Moda e design: in che modo si intrecciano questi due mondi nel suo lavoro?

T.M. «Viviamo costantemente immersi nel design, anche quando non ce ne accorgiamo: ci svegliamo, mangiamo, ci vestiamo, ci muoviamo attraverso oggetti e spazi che hanno una funzione, ma anche un’estetica. La moda, come il design, è un linguaggio: ci protegge, ci rappresenta, ci aiuta a trovare la nostra identità e la nostra tribù. Questi due mondi si ispirano e si contaminano reciprocamente, condividendo valori come l’espressione personale, la creatività e l’attenzione al dettaglio. Nel mio lavoro li vedo dialogare in modo naturale – sia nei contenuti che creo, sia nei progetti in cui scelgo di coinvolgermi».

Piattini con decoro rosa e forchettine.

Il simbolo della rosa è presente nei piattini con bordo oro, completati da posate con decoro ornamentale sul manico.

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