L’Isola tra realtà e racconto, tra storia e leggenda. In libreria il nuovo libro di Gaetano Savatteri 

Continua inesorabilmente ad appassionarci lo scrittore Gaetano Savatteri, un fiume in piena nel suo lungo corso di produzione letteraria. A pochi mesi dalla pubblicazione de “La Magna Via”, Sellerio editore, Savatteri torna con un titolo molto intrigante, “La Sicilia non esiste”, edito da Zolfo.

“La Sicilia non esiste. O meglio, non è una sola. Di Sicilie ne esistono molte, forse troppe. C’è la Sicilia immaginaria dei romanzi e dei film, della musica e delle fotografie; poi c’è una Sicilia reale, ma anch’essa, a ben guardare, si rivela fatta di narrazioni, interpretazioni, stereotipi, versioni parziali..”.

Così l’autore dei romanzi dai quali è tratta la serie televisiva di successo “Makari”, mentre con una mano si trova impegnato ad organizzare la sedicesima edizione di “Una marina di libri”, il Festival dell’Editoria Indipendente che si svolgerà a Palermo dal 5 all’8 giugno ai Cantieri culturali della Zisa, con l’altra ci attira al Salone del Libro di Torino, precisamente nel padiglione 3, dove è presente con questo libro fresco di stampa.

Una miscela letteraria, una rielaborazione di pensieri e intuizioni di uno scrittore che sempre più spesso ci invita ad osservare la Sicilia da un’angolazione diversa. E ci riesce sempre bene, con una scrittura ironica, non per forza velatamente umoristica, figlia legittima di un autoctono ereditato “sentimento del contrario”.

Gaetano Savatteri. Foto di Angelo Pitrone

Un libro, con un titolo ad effetto, in cui si parla di una Sicilia ricca di contraddizioni, con il suo essere e apparire, che è tutto e niente. Un isola che indossa una maschera, dove tutto è il contrario di tutto. Una Sicilia che non esiste, poiché non è una sola. “Una Sicilia che ogni volta che sembra affiorare un’essenza stabile, una voce si alza per contraddirla”.

“Come un rebus a più soluzioni – tutte plausibili, tutte fallaci – questa terra si racconta e si tradisce, afferma la propria identità ma spesso la recita, si espone e si sottrae. In una continua oscillazione, fino a svanire..”.

Un “rebus”, un rompicapo che Savatteri, ribadendo se stesso, prova simpaticamente a dimostrarci. Lo fa proprio come in un teorema, in cui si nega la tesi facendo valere l’ipotesi, per poi giungere ad una negazione di quello che potrebbe dunque essere una contraddizione, così “La Sicilia non esiste”.