Il dispositivo anti guida in stato di ebbrezza “Alcolock” diventa realtà sulle strade italiane. Due anni di obbligo di installazione per chi ha già superato il tasso alcolemico di 0,8 g/l e viene sorpreso nuovamente alla guida in stato di ebbrezza. Quanto costa installarlo? Quali sono gli obblighi e cosa cambia? Ecco cosa sapere

28 luglio 2025

È ufficiale: l’Alcolock entra nella realtà della mobilità italiana. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo firmato dal ministro Matteo Salvini, prende il via l’obbligo di installazione del dispositivo anti-ubriachezza per tutti i recidivi condannati per guida in stato di ebbrezza.

La misura, che è una delle novità del nuovo Codice della Strada, diventa operativa proprio durante il periodo di maggior traffico sulle arterie nazionali, con il tradizionale esodo estivo che mette alla prova la sicurezza stradale italiana.

Costi di installazione, funzionamento del dispositivo e dubbi: ecco cosa sapere.

Alcolock, è arrivato il decreto attuativo. Sarà operativo da luglio

Un etilometro che non consente l’avvio del motore

L’Alcolock è un passo avanti nella lotta contro la guida in stato di ebbrezza. Il funzionamento è tanto semplice quanto teoricamente efficace: il conducente recidivo deve soffiare nell’apparecchio prima di avviare il veicolo, proprio come in un comune etilometro. La differenza sostanziale sta nella conseguenza del test: se il sistema rileva un tasso alcolemico diverso da zero, non sarà possibile avviare il motore. Non esistono vie di mezzo né tolleranze: solo con una valore di alcol pari a zero si può partire.

Il decreto ministeriale definisce con precisione le caratteristiche tecniche del dispositivo e le modalità di installazione, fornendo linee guida dettagliate sia alle officine autorizzate che dovranno montarlo, sia agli utenti che si troveranno a conviverci quotidianamente. La tecnologia deve rispettare rigorosi standard europei e include sistemi di sicurezza specifici per prevenire manomissioni.

Nuovo Codice della Strada, quello che non sapevi: multe da telecamere, test antidroga e zone d’ombra spiegate dagli esperti [VIDEO]

Chi deve installarlo e quanto costa

L’obbligo scatta automaticamente per tutti i conducenti già sorpresi alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro. Si tratta di una misura pensata specificamente per i recidivi. Per i pregiudicati guidare diventa quindi possibile solo a bordo di veicoli equipaggiati con l’Alcolock, e questa condizione durerà per due anni interi.

Il costo dell’operazione è interamente a carico del trasgressore: circa 2.000 euro per l’installazione iniziale, ai quali si aggiungono le spese per i boccagli monouso, la manutenzione periodica e i controlli di taratura. Una cifra che, secondo le autorità, dovrebbe fungere da ulteriore deterrente oltre alla sanzione penale già comminata.

Controlli e procedure amministrative

Durante i controlli stradali i soggetti all’obbligo dovranno esibire la dichiarazione originale di installazione e il certificato di taratura valido del dispositivo. Una novità importante riguarda la documentazione del veicolo: l’installazione dell’Alcolock non richiederà modifiche al documento unico di circolazione (libretto), semplificando le procedure burocratiche.

Il Ministero dei Trasporti pubblicherà sul portale www.ilportaledellautomobilista.it l’elenco aggiornato degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli compatibili con ogni tipologia di Alcolock disponibile sul mercato. Gli installatori autorizzati avranno un ruolo cruciale: dovranno applicare un sigillo speciale per prevenire qualsiasi tentativo di manomissione del sistema.

I dubbi ci sono

Non mancano le perplessità da parte delle associazioni di categoria. L’Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni) ha già evidenziato possibili criticità che potrebbero generare contenziosi legali e ricorsi. Una delle questioni più spinose riguarda il fatto che l’installazione e lo smontaggio del dispositivo non rientrano tra le operazioni soggette a visita e prova presso gli uffici della motorizzazione civile.

Federcarrozzieri solleva un problema ancora più concreto: la compatibilità con il parco auto italiano. Con quasi il 22% delle vetture circolanti che supera i 19 anni di età, esiste il rischio concreto che su molte autovetture particolarmente datate sia tecnicamente impossibile installare l’Alcolock. Una criticità che potrebbe creare disparità di trattamento tra veicoli moderni e quelli d’epoca.