Al monegasco riesce la clamorosa impresa in 3 set, adesso salirà al numero 40. Intasca 1,1 milioni di dollari, il doppio di quanto guadagnato in carriera
Luca Ansaloni
12 ottobre 2025 (modifica alle 13:34) – MILANO
Alla fine questa strana sfida in famiglia tra cugini, che è stata la finale del Masters 1000 di Shanghai, è andata al più piccolo dei due, Valentin Vacherot, che conclude così una settimana che lui e il tennis difficilmente dimenticheranno. Una vittoria da numero 204 del mondo, ottenuta battendo il cugino trentenne francese Arthur Rinderknech, numero 54 del ranking Atp, con il punteggio di 4-6 6-3 6-3 in due ore e 15 minuti. Oltre a conquistare il primo titolo della carriera, Vacherot compirà un grande salto in classifica, portandosi al numero 40 del mondo, suo best ranking. Rinderknech salirà invece al numero 28.
abbraccio—
Tra i due ovviamente c’è stato un grande abbraccio alla fine, sinceramente felici di essere lì, indipendentemente dal vincitore. Nemmeno nei loro sogni, forse, si sarebbero mai immaginati di giocare l’uno contro l’altro una finale di un 1000 in uno dei palcoscenici più importanti al mondo. L’impresa dell’anno di Vacherot, in lacrime a fine match, è arrivata sotto lo sguardo di uno dei suoi idoli, Roger Federer, che più volte ha applaudito il monegasco. Il match è stato, come quasi tutti quelli del torneo, una gara più di resistenza fisica che altro. Entrambi hanno giocato un gran tennis in tutta la loro avventura cinese, ma è palese che a un certo punto la condizione ha giocato un ruolo molto importante.
il match—
Non è un caso che nel primo set a giocare meglio sia stato il favorito, Rinderknech, preciso al servizio e molto pimpante, in un parziale comunque equilibrato. Tutto cambia all’ottavo gioco, in cui Vacherot alza il livello come nei precedenti incontri: Rinderknech annulla una prima palla break con un ace, ma alla seconda chance il monegasco va a segno giocando un fenomenale vincente lungolinea di rovescio, strappando la battuta al cugino. Il monegasco non fatica a servizio e conquista così il secondo set. Il terzo si apre con il break di Vacherot, decisivo, visto che il francese accusa anche qualche problema fisico e non riesce più a rimontare. Il ventiseienne di Montecarlo completa la sua impresa diventando il campione Masters 1000 con il ranking più basso, il terzo campione in questa categoria proveniente dalle qualificazioni dopo Carretero ad Amburgo 1996 e Portas ad Amburgo 2001. Per Vacherot un assegno da 1,1 milioni di dollari: il doppio di quanto guadagnato fin qui da lui in carriera.
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