di
Laura Martellini
L’attrice è morta a 79 anni sabato 11 ottobre. Mentre i parenti chiedono privacy, il ricordo dell’antidiva a spasso per Capitale, innamorata dei mercatini e vicina alle persone comuni
A ricordarla a spasso per Roma sono gli ambulanti, i commercianti, i residenti dei quartieri San Giovanni e Coppedè incuriositi da quella presenza a sorpresa: non bastavano i cappelli oversize e i cappottoni (anche in estate!) a preservare Diane Keaton da strette di mano e saluti durante l’ultimo soggiorno romano: nel 2022 ha girovagato fra piazze e vicoli durante la lavorazione di Book Club 2 – The next chapter. E forse nemmeno ci teneva a camuffarsi, a non essere riconosciuta.
Basta ripercorrere le foto ricordo e i sorrisi sinceri accanto ad anonimi cittadini per le vie di Roma. Ora che non c’è più, una parte di lei rivive nei numerosi scenari che ha visitato durante il viaggio in Italia, sfondo della serie con la regia di Bill Holderman in cui quattro amiche di lunga data, interpretate con lei da Keaton, Fonda, Bergen e Steenburgen, hanno le vite stravolte dalla lettura di «50 sfumature di grigio» nel loro club letterario mensile.
Fra Garbatella e Porta Portese
Invece di rinchiudersi in posti esclusivi, Diane in quella torrida estate è stata avvistata fra le bancarelle dell’usato della Garbatella, dove non si è sottratta a numerosi scatti con i titolari degli stand di abiti usati. Maglioncino nero a collo alto, nonostante l’afa, il cappello grigio a falda larga, e un sorriso sincero. «Fanciullesco e pieno di grazia» come quello di Goethe, protagonista di un ben più noto viaggio in Italia, un secolo prima.
Il weekend precedente aveva già fatto un salto al Borghetto Flaminio, e al mercato di Porta Portese, interessandosi qui soprattutto all’antiquariato: alle cassettiere d’epoca, ai quadri, ai gioielli d’antan. E ai libri: quelli antichi specialmente, con le copertine consunte e le pagine ingiallite. Non ha mancato neanche di compiere un giro al mercato di Conca d’Oro, dove tutti possono vendere, comprare e scambiare ogni tipo di merce, antiquariato, modernariato, vintage, second hand, sneakers, dischi, curiosità e vecchie collezioni. Un’isola del tesoro per lei curiosa di tutto.
Lo stupore davanti ai palazzi di Coppedè
Cambio di stile per la passeggiata al quartiere Coppedè, dove è stata avvistata alle 11 di una domenica a piazza Mincio, dolcevita bianco e pantaloni zebrati, estasiata per la bellezza degli edifici storici, stupefacenti per un’ americana a Roma. A un’abitante della zona, Federica Fresa, si è spinta scherzosamente a chiedere uno scambio casa, cane compreso (in «Manhattan» Keaton viveva con un bassotto quanto lei nevrotico, oggetto di battute salaci da parte di Woody Allen-Isaac).
Foto ricordo nella gelateria di via Bisagno
E vuoi mettere il gelato italiano rispetto alle repliche d’Oltreoceano dal nome invitante, «vero gelato italiano»… Sono rimbalzate sui giornali le foto tratte dal profilo della gelateria «Dare» di via Bisagno, al quartiere Trieste, insieme alla titolare Veruska Cardellicchio e alle dipendenti del locale, abbracciata a una bimba e, chissà se passato di lì per caso, accanto all’attore Cesare Bocci. Poi via, verso Civita di Bagnoregio, la «città che muore» nella Tuscia, set amato dai registi, incontro ad altre bellezze.
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12 ottobre 2025 ( modifica il 12 ottobre 2025 | 12:18)
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