Gli italiani possono usare la funzione “traduzione in tempo reale”, una delle novità di iOS 26 e del nuovo firmware di AirPods Pro 2 e 3 e di AirPods 4 con soppressione del rumore, e presto, da fine ottobre o inizio novembre, potranno farlo anche parlando in italiano.

No, non si tratta di un cambiamento di rotta che cancella il blocco che Apple si è autoimposta per rispondere alle norme del Digital Markets Act (DMA), ma della conseguenza dell’introduzione del supporto alla nostra lingua in iOS 26.1 e del meccanismo che regola il blocco stesso.

iOS 26.1 e il supporto all’Italiano

La prima condizione, come ci ha confermato direttamente Apple, che oggi impedisce alla Traduzione di funzionare per chi parla la nostra lingua è tecnica: iOS 26 non supporta traduzione in tempo reale con l’italiano e quindi non “comprende” ciò che diciamo. Questo ostacolo verrà superato con il rilascio, previsto tra fine ottobre e inizio novembre, di iOS 26.1 oggi in beta.

Attualmente iOS 26 supporta Inglese, Francese, Tedesco, Portoghese Brasiliano e Spagnolo (Spagna). Si aggiungeranno Cinese, Giapponese, Coreano, Mandarino e, appunto, Italiano.

Chiunque parli una di queste lingue usando gli AirPods potrà ascoltare una traduzione e parlare (usando la sintesi vocale o una trascrizione) in una qualunque delle lingue supportate.

Come funziona la barriera geografica

Oltre al requisito linguistico, la funzione è soggetta a una barriera normativa applicata da Apple. In sostanza, non può essere attivata da un utente con account Apple registrato in uno dei Paesi dell’Unione Europea quando egli si trova fisicamente in un Paese UE.

Il blocco scatta insomma se:

  • Il dispositivo si trova fisicamente nell’UE
  • L’Apple ID è registrato in un Paese UE

Più semplicemente, la traduzione in tempo reale non funziona solo se ci si trova in Europa con un account europeo.

Il malinteso

All’inizio tutto questo non era chiaro a causa del modo in cui Apple ha usato la terminologia nelle presentazioni e nei materiali ufficiali. L’azienda inizialmente aveva scritto (solo in Inglese) che la funzione non è disponibile per «residenti il cui dispositivo si trova nell’Unione Europea e il cui Paese o Regione dell’account Apple è anch’esso nell’Unione Europea».

Questa formulazione era imprecisa nei termini (si introduceva il superfluo concetto di residenti) e nella formulazione. Sembrava infatti che il blocco operasse su due piani: residenti che avevano un dispositivo nell’Unione oppure utilizzatori di un account europeo, (sottinteso ovunque essi si trovassero).

Successivamente il testo è arrivato anche in Italiano ed era molto più chiaro aggiungendo l’indispensabile  “Anche” che vincola le due condizioni: «La traduzione in tempo reale con gli AirPods non è disponibile se ti trovi nell’UE e anche il Paese o l’area geografica del tuo Apple Account è nell’UE»

Che significa per noi italiani

Dunque, anche se in Italia non possiamo sfruttare la funzione, possiamo già usarla quando ci troviamo in un Paese extra-UE, a patto di parlare una delle lingue già supportate da iOS 26. Poi con iOS 26.1 potremo farlo anche parlando italiano. Funziona quindi nel Regno Unito, ad esempio, o in Svizzera.

La Traduzione dal vivo richiede un iPhone compatibile con Apple Intelligence e un paio di AirPods Pro 2, Pro 3 o AirPods 4 con funzionalità di cancellazione del rumore. Non è necessaria connettività cellulare o di rete: la funzione opera anche offline, grazie al download locale dei pacchetti linguistici. Apple si appoggia all’app Traduci, già disponibile su iPhone dal 2020 con iOS 14.