Anche la politica dice “basta”. Dopo il cordoglio di sindacati e associazioni per l’omicidio di Paolo Taormina, il 21enne ucciso in via Spinuzza, all’Olivella, la tragedia che ha scosso Palermo continua a generare reazioni. Sono diversi gli esponenti di diversi schieramenti politici e partiti che hanno preso posizione, chiedendo interventi urgenti e strutturali per fermare l’escalation di violenza che sta trasformando le strade della movida palermitani in scenari da cronaca nera.

Sparatoria all’Olivella, un’altra notte di follia tra i locali della movida: morto un ragazzoCalenda (Azione): “La Sicilia è una bomba a orologeria, non possiamo far finta di nulla”

Sui social Carlo Calenda, leader Azione, scrive: “Palermo è oramai il far west. Anche la scorsa settimana spari nel centro. Oggi un ragazzo morto. La Sicilia è una bomba a orologeria tra delinquenza, malasanità, infiltrazioni mafiose, corruzione e sprechi. Non possiamo far finta di nulla. Il Governo deve intervenire”.

Omicidio all’Olivella, fermato il presunto assassino di Paolo Taormina: in casa aveva una pistolaAlfano (Azione): “Presenteremo un’interrogazione parlamentare” 

Sonia Alfano, responsabile nazionale del dipartimento Legalità di Azione, annuncia l’imminente presentazione di un’interrogazione parlamentare da parte del segretario nazionale del partito, Carlo Calenda, al Ministro dell’Interno. “Palermo ostaggio di una violenza quotidiana che sta travolgendo ogni forma di legalità e sicurezza. Mi chiedo cos’altro debba accadere perché il Prefetto di Palermo intervenga, ogni giorno la città è teatro di vere e proprie scene di guerriglia urbana. Non si può più parlare di regolamenti di conti tra clan: oggi nessuno è più al sicuro. I cittadini vivono nella paura e i turisti iniziano a fuggire, dopo essere stati vittime di aggressioni sanguinarie. I tour operator stanno valutando se continuare a proporre Palermo come meta turistica. Quella di Paolo è solo l’ultima tragedia in una lunga lista di vittime innocenti. È inaccettabile assistere a questa escalation senza che si muova foglia. Il Prefetto, il sindaco, gli assessori: cos’altro deve accadere perché si avverta la necessità di affrontare il problema sicurezza a Palermo? Questa inerzia sta confermando che questa città è fuori dal controllo dello Stato ed è segnale gravissimo”.

Cracolici (presidente commissione Antimafia all’Ars): “Dobbiamo fermare questa mattanza” 

Il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici: “A Palermo si continua a sparare e a uccidere, dobbiamo fermare questa mattanza. Troppe armi girano tra giovani e giovanissimi. Convocherò la commissione Antimafia allo Zen, il quartiere deve reagire. Non si può restare silenti. Chiameremo quanti potranno dare una mano a far cambiare questo quartiere”. 

L'omicidio in via Spinuzza all'Olivella

Russo e Rini (Fdi): “Inaccettabile, non possono esistere zone franche”  

Per Raoul Russo, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, e Antonio Rini, presidente cittadino di FdI “quanto accaduto questa notte a Palermo è inaccettabile. Un giovane di 20 anni, ucciso mentre lavorava solo perché ha tentato di sedare una rissa, è una ferita che colpisce tutta la nostra comunità. La ‘movida’ non può trasformarsi in un far west, dove le regole del vivere civile vengono calpestate da chi pensa di potersi imporre con la violenza restando impunito. Desideriamo esprimere il nostro plauso alle forze dell’ordine per il rapido intervento che ha portato al fermo del presunto responsabile. È urgente istituire un tavolo di coordinamento tra le forze dell’ordine e le associazioni di categoria per avviare una vera collaborazione pubblico-privato sulla sicurezza e istituire un patto civico pubblico che permetta di trovare le formule che diano la possibilità di rafforzare il presidio dei territori a tutela della legalità. Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia del giovane ucciso. Nessuno può permettersi un simile disprezzo per la vita umana: non possono esistere zone franche dove la legalità viene sospesa”.

L’omicidio all’Olivella, è allarme sicurezza nei luoghi della movida: “Basta morti, Palermo è il far west”Bonanno (Dc): “Serve l’esercito nelle strade e nei luoghi sensibili” 

Domenico Bonanno, capogruppo della Democrazia Cristiana al Comune di Palermo, afferma come “il dolore per l’ennesimo atto di violenza, sfociato nella morte di un giovane innocente, pesa come un macigno e mi fa sentire ancora più forte la responsabilità di fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire sicurezza alla nostra città e ai nostri concittadini. Al cordoglio e alla vicinanza alla famiglia, che esprimiamo con profondo dolore, deve ora seguire un netto cambio di passo. Il Comune ha fatto e continua a fare tutto quanto è nelle proprie competenze per incrementare la presenza della polizia municipale, ma è evidente che questo, da solo, non basta. Serve un intervento immediato e deciso da parte dello Stato. Lo avevo già richiesto nelle scorse settimane, attraverso una lettera aperta al Governo nazionale, e torno a farlo oggi con ancora maggiore forza: servono più mezzi e più uomini in divisa, più controlli e più presenza sul territorio. È necessario schierare l’esercito nelle strade e nei luoghi sensibili. A questa azione di controllo e contrasto deve però affiancarsi un intervento altrettanto deciso sul piano sociale, culturale ed educativo, coinvolgendo operatori del settore, scuole e famiglie. Solo così potremo costruire una comunità più sicura e più consapevole”. 

La madre di Paolo Taormina: “Avete ucciso mio figlio, come faccio a vivere ora?”Teresi (Pd): “Il Prefetto parla di ‘percezione’ del problema sicurezza. Lo dica a chi oggi piange”

Fabio Teresi, consigliere comunale del Partito Democratico a Palermo, dice che “è ora che il prefetto di Palermo Massimo Mariani si assuma le proprie responsabilità e, se pensa di continuare a dire che a Palermo non esiste un caso sicurezza riducendo tutto a un problema di ‘percezione’, evidentemente per lui è venuto il momento di cambiare città. Palermo ha bisogno di chi ha il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, di chi mette la sicurezza dei cittadini davanti alle convenzioni politiche, di chi agisce invece di nascondersi dietro le parole. Mentre un altro giovane perdeva la vita, il Prefetto continuava a parlare di ‘percezione’ del problema sicurezza. Percezione? Ditelo alle famiglie che piangono i loro figli. Ditelo a chi ha paura a uscire la sera. Ditelo a quel ragazzo di 21 anni: era forse solo ‘percezione’ il proiettile che lo ha ucciso? Quando ancora una volta un’arma spara in città, quando i ragazzi si ammazzano tra loro con una facilità disarmante, quando le famiglie hanno paura non stiamo parlando di percezioni, stiamo parlando di morti vere, di sangue vero, di un’emergenza vera che le istituzioni continuano a minimizzare dietro la retorica delle statistiche e dei sofismi linguistici. Quella nei confronti del Prefetto non è una richiesta ideologica, è l’unica risposta dignitosa di fronte a chi, senza rossore, continua a minimizzare mentre i palermitani muoiono”. 

I carabinieri in via Spinuzza, dopo la sparatoria mortale all'Olivella

Catanzaro (Pd): “Il parlamento regionale ha il dovere di intervenire” 

Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars: “La notizia dell’ennesimo brutale assassinio di un giovane nelle strade della movida palermitana lascia senza parole. Ma la politica non può rimanere in silenzio. Il parlamento regionale ha il dovere di intervenire, attivando misure e strumenti di propria competenza sui temi del disagio giovanile che si concentra soprattutto nei quartieri disagiati, sulla richiesta di commercianti e imprenditori in relazione alla sicurezza delle proprie attività, su eventuali azioni da intraprendere a livello sociale o nel mondo dell’istruzione e della formazione. Nel corso della prossima conferenza dei capigruppo chiederò al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno di dedicare una seduta straordinaria del parlamento siciliano al tema della sicurezza nelle nostre città”.

L’omicidio all’Olivella, il sindaco Lagalla: “Palermo ostaggio dei criminali, non basta aumentare i controlli”Albanese e Chinnici (Pd): “Stop a miti mafiosi e accesso facile alle armi”

Valentina Chinnici, vicesegretaria Pd Sicilia e deputata regionale all’Ars e Mari Albanese, componente della segreteria regionale con delega al welfare e disuguaglianze sociali: “Il Partito Democratico della Sicilia si farà promotore di azioni e proposte in tutte le sedi istituzionali possibili, perché la questione giovanile e l’emergenza sicurezza diventino priorità assoluta dell’agenda politica regionale. Miti mafiosi, disprezzo per la vita e il prossimo, abuso di sostanze stupefacenti e accesso facile alle armi sfociano in violenze da metropoli americane, rendendo i nostri giovani carne da macello”. 

Per Chinnici “oltre l’indignazione occorre rispondere con i fatti: già a partire dalle prossime settimane nella nuova finanziaria regionale da 2 miliardi occorrono investimenti immediati e di respiro, con una visione complessa e strategie mirate, costruite insieme a chi fronteggia ogni giorno l’emergenza giovanile tra cui associazioni, enti del terzo settore, forze dell’ordine, istituzioni scolastiche e parrocchie”. Per Albanese, invece, “Palermo, che sembra ripiombata negli anni più bui, ha bisogno di interventi straordinari immediati per il controllo del territorio e, a lungo termine, per fornire infrastrutture a quei servizi essenziali ancora troppi carenti in molte parti della città”.

Schillaci (M5S): “Girano troppe armi, serve il pugno duro contro la malamovida” 

Roberta Schillaci, segretaria della Commissione regionale Antimafia e deputata del Movimento Cinquestelle: “Ancora un morto per la malamovida. Questa volta in pieno centro a Palermo. Occorre assumersi le responsabilità quando una vita viene spezzata in questo modo. Da tempo come Commissione regionale Antimafia chiediamo un incontro al prefetto di Palermo e al Comitato per l’ordine e la sicurezza. Dopo le morti di Monreale avevamo chiesto un confronto con chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico. Il 16 ottobre prossimo ci sarà questa occasione. Occorre che tutte le istituzioni facciano la propria parte e non c’è più tempo da perdere. Non è solo un problema culturale. Circolano troppe armi. Va mostrato il pugno duro ed è opportuno agire anche con perquisizioni e presidi delle forze dell’ordine nei luoghi della movida”. 

Chinnici (Lavoriamo per Palermo): “Intervento immediato, serve l’Esercito” 

Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo – Grande Sicilia al Consiglio comunale, afferma invece che “l’omicidio di Paolo Taormina rappresenta un episodio gravissimo e inquietante. La città si sta stringendo attorno alla famiglia di un giovane, a cui va la nostra vicinanza, che ha perso la vita nel tentativo di sedare una rissa. Una morte assurda e ingiustificabile che esige una risposta delle istituzioni forte e unitaria. Chiediamo al governo nazionale di lavorare in sinergia per un intervento immediato sul fronte della sicurezza urbana e del controllo del territorio, con l’impiego dell’Esercito e il potenziamento delle forze dell’ordine per una presenza capillare dello Stato. Al contempo bisogna investire sul piano sociale ed educativo per evitare che simili episodi possano ripetersi”. 

Piccolotti (Alleanza Verdi e Sinistra): “Piantedosi metta in campo azioni straordinarie” 

Elisabetta Piccolotti deputata rossoverde della commissione cultura di Montecitorio, di Alleanza Verdi e Sinistra, afferma che “ancora una volta una sparatoria e una giovane vittima nelle strade della movida. Quello di Palermo è solo l’ultimo caso di una lunga serie di episodi violenti e sparatorie di cui sono stati protagonisti giovani, legati o meno alle mafie, in tutto il meridione e segnatamente in Sicilia, Campania e Puglia. Quanto dobbiamo aspettare ancora prima che Piantedosi si decida a mettere in campo delle azioni straordinarie per contrastare la circolazione illegale di armi, combattere la diffusione di cultura mafiosa tra le giovani generazioni sui social e presidiare con più attenzione il territorio, anche potenziando i servizi educativi e le scuole? Possibile che si occupi soltanto di sgomberare gli ultimi presidi di socialità gratuita e pacifica rappresentati dai centri sociali del Nord?”. 

Teatro Massimo e Biondo a lutto, annullati gli eventi nel foyer per il giovane ucciso all’OlivellaNicolao (prima circoscrizione): “Dicono che Palermo non sia ad alto rischio criminalità. Eppure…”

Dal quartiere sono in tanti a stringersi intorno alla famiglia Taormina. Antonio Nicolao, vicepresidente della prima circoscrizione, spiega che “questo giovane aveva fatto della giustizia uno stile di vita. Purtroppo non è ancora stato recepito il grado di pericolosità che vive questa città ogni singolo giorno, il ministro dell’Interno nell’agosto scorso in Prefettura – in occasione di un incontro con il comitato per l’ordine e la sicurezza – ribadiva che Palermo non è tra le città ad alto rischio di criminalità e le telecamere restano il sistema prioritario per combattere i reati, mentre un corteo di cittadini gridava proprio in via Cavour più prevenzione, sicurezza e legalità per la città. C’è la necessità della presenza delle forze dell’ordine anche se questa dipende dalla situazione specifica quando si registrano migliaia e migliaia di persone che stazionano in luoghi aperti per passeggiare, cenare, consumare alcol. Poi ci sono alcuni giovani in possesso di armi. Non esiste un numero fisso di persone che imponga l’intervento, ma si basa su una valutazione dei rischi e delle esigenze di sicurezza pubblica e purtroppo Palermo per gli addetti alla sicurezza resta sicura”.