I liguri hanno conquistato solo tre punti in sette partite, sono ancora a secco di vittorie e con il peggior attacco del campionato. Rinnovata la fiducia a D’Angelo
Oscar Maresca
11 ottobre 2025 (modifica il 12 ottobre 2025 | 09:01) – MILANO
Per compattare l’ambiente Spezia è sceso in campo addirittura il presidente Stillitano: “Non è stato l’avvio di stagione che tutti immaginavamo. Siamo delusi e dispiaciuti – si legge nella nota del club -. Ognuno di noi è responsabile, nessuno escluso. Adesso è il momento di stare insieme, lavorare, crederci. Dobbiamo stare vicini alla squadra e a mister D’Angelo, passo dopo passo torneremo a essere lo Spezia che conosciamo e amiamo”. Un messaggio rivolto ai tifosi per chiedere vicinanza nonostante l’inizio da incubo. I liguri sono ultimi in classifica con appena tre punti conquistati in sette partite, ancora a secco di vittorie e con il peggior attacco del campionato: quattro gol realizzati. Numeri horror che hanno trascinato il gruppo nel baratro. E pensare che fino a pochi mesi fa, la formazione di D’Angelo è arrivata a un passo dalla promozione in Serie A perdendo la finale playoff di ritorno contro la Cremonese.
Problema attacco—
Allo Spezia stanno mancando i gol di Pio Esposito, per due stagioni bomber dei liguri. Lo scorso anno, l’attaccante di proprietà dell’Inter ha messo a segno ben 19 reti considerando anche i playoff. In estate sono arrivati Vanja Vlahovic dall’Atalanta U23 e Gabriele Artistico reduce da una buona annata (7 centri) con la Juve Stabia. Finora però non sono riusciti a imporsi. Così come Soleri e Lapadula, sempre troppo discontinui per garantire solidità offensiva. Non è andata meglio a Salvatore Esposito: punto di riferimento del gruppo in mezzo al campo. Nella passata stagione è arrivato a servire 9 assist per i compagni, oltre a 7 gol. Quest’anno è fermo a una sola rete e ha pure fallito il rigore nel finale dell’ultima partita contro il Palermo.
I cambi di proprietà—
Oltre al rendimento dei giocatori, i tre cambi di proprietà del 2025 non hanno favorito la serenità della squadra. Da febbraio ad aprile il club ha continuato a passare di mano in mano: prima la famiglia Platek ha ceduto la società al gruppo Fc32 dell’australiano Paul Francis. Successivamente, quest’ultimo ha venduto il 100% delle quote a Ram Spezia Holdings LP: fondo statunitense. Il Ceo è Thomas Roberts, investitore americano di lungo corso nel settore del private equity, originario di Boston ed ex portiere ai tempi dell’Università di Princeton. Charlie Stillitano, noto speaker radiofonico nel suo Paese, da membro del Cda è diventato il presidente. Nonostante tutto, fino a maggio, la squadra non si era lasciata distrarre dalle vicende extra-campo. Ma in estate ha attutito il colpo.
Attenzione ai rossi—
Il presidente Stillitano ha confermato la fiducia a mister D’Angelo. La volontà della proprietà è ripartire dai punti fermi che hanno caratterizzato le buone prestazioni dello Spezia. Nello scorso campionato i liguri hanno chiuso con la miglior difesa: 33 reti subite in 38 gare, in media meno di un gol incassato per ogni sfida. L’alternanza Gori-Chichizola tra i pali aveva funzionato, ora con Mascardi e Sarr non sta andando. In più, va tenuta d’occhio pure la condotta della squadra: finora il gruppo ha rimediato tre cartellini rossi. Più di ogni altra formazione. Il fronte offensivo è l’altro aspetto su cui lavorare. L’allenatore sa bene cosa fare, lo Spezia ha bisogno di reagire.
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