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Cronache Italiane

Il giovane è stato rintracciato a casa della fidanzata, in un quartiere periferico, ma abita allo Zen

«Ho perso la testa». Così ha detto Gaetano Maranzano ai carabinieri che sono andati a prenderlo, questa mattina. È stato lui, ha ammesso, ad aver assassinato Paolo Taormina, 21 anni, nel cuore della movida di Palermo la notte scorsa. «Aveva importunato la mia fidanzata in passato», ha spiegato come movente. Vedendolo lì, in mezzo alla folla, lo ha colpito fino a ucciderlo. Resta da chiarire se con una pistola o un coltello.

Il post dopo l’omicidio 
Dopo l’omicidio, Gaetano, 28 anni, ha pubblicato un post su TikTok. Un post che sembra richiamare il contesto criminale. Con oltre 300mila mila visualizzazioni, si sente il sottofondo musicale e parlato: «Tu mi arresti e per che cosa? Per l’omicidio di Michele Navarra…». Si tratta di un passaggio della fiction Il capo dei capi, che racconta l’ascesa dei corleonesi e del boss Totò Riina in Cosa Nostra, uscita nel 2007 per Mediaset. Il giovane appare con una barba lunga e in altre foto con diverse collane dorate tra cui una con un pendente a forma di revolver. In altri contenuti, pubblica foto con la figlia piccola — che dovrebbe compiere un anno in questi giorni — e in una di queste la bambina, con le collane del padre al collo, tiene in mano il pendente a forma di pistola in miniatura.



















































Lo Zen e i precedenti per rissa e droga
Le forze dell’ordine lo hanno rintracciato nella casa della fidanzata, nel quartiere Cruillas, zona periferica di Palermo. Non è apparso particolarmente pericoloso o aggressivo al momento dell’arresto, a differenza dell’ambiente da cui proviene: lo Zen, la stessa zona in cui è cresciuto anche Salvatore Calvaruso, il 19enne reo confesso della strage di Monreale, che lo scorso aprile aveva ucciso tre giovani. Probabilmente anche Gaetano è cresciuto tra armi, boxe e musica neomelodica. Ha  precedenti per rissa e droga. 

12 ottobre 2025 ( modifica il 12 ottobre 2025 | 16:46)