Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan ha cambiato per sempre non solo l’iconografia di Batman, ma anche i film sui supereroi. Quali sono stati i punti di riferimento cinematografici del regista? Ecco 5 influenze chiave.
Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan è molto più di un grande film di supereroi. È un thriller epocale, che ha cambiato per sempre il concetto di cinecomic. Crudo, concreto e mitico, il secondo capitolo della trilogia su Batman ha catturato il caos di Gotham attraverso l’occhio di un autore brillante e inconfondibile. Nolan non ha costruito questa rivoluzionaria versione dell’Uomo Pipistrello dal nulla. Per creare un mondo in cui il protagonista interpretato da Christian Bale potesse essere un eroe realistico, in una città afflitta dalla corruzione, ha attinto direttamente dalla storia del cinema.
Alcuni dei titoli di riferimento del regista sono stati proiettati per il cast e la troupe de Il Cavaliere Oscuro prima delle riprese. Altri hanno influenzato le decisioni di casting, gli approcci interpretativi e persino l’architettura di Gotham. Ecco 5 film che hanno contribuito a definire il tono e il peso emotivo dell’iconico capolavoro del 2008.
Il Cavaliere Oscuro: Il trailer delle nuove avventure di Batman con Christian BaleHeat – La Sfida (1995) di Michael Mann
L’influenza più evidente di Heat – La sfida è la concezione atmosferica e architettonica che Nolan ha proiettato ne Il Cavaliere Oscuro. Come si accennava, prima delle riprese il regista ha fatto vedere al cast e alla troupe il dramma poliziesco diretto da Michael Mann, in modo che potessero farsi un’idea della portata del film. In un’intervista con GQ, Nolan ha dichiarato: “Heat – La sfida è stata una grande influenza… [Mann] comprende la grandiosità di una città e come possa trasformarsi in una sorta di parco giochi epico”. I parallelismi sono ovunque, dalla rapina in banca di Joker (Heath Ledger) in pieno giorno alla scena clou dell’interrogatorio. Il dualismo tra Batman e Joker rispecchia la tensione tra il detective interpretato da Al Pacino e il ladro interpretato da Robert De Niro, intrappolati in una guerra filosofica che attraversa una vasta città come Los Angeles.
Il Bacio della Pantera (1942) di Jacques Tourneur
Uno dei punti di riferimento più sorprendenti di Christopher Nolan durante la produzione de Il Cavaliere Oscuro è stato Il Bacio della Pantera. L’horror gotico noir ruota attorno ad una donna (Simone Simon) che crede di essere vittima di una maledizione, che la condanna a trasformarsi in una feroce pantera quando si lascia andare alla passione. Potrebbe sembrare una scelta bizzarra per un film su Batman, ma la sua atmosfera è profondamente pertinente. Le immagini ombrose, la tensione psicologica e le sfumature sensuali del film rispecchiano quel tocco di noir che Nolan ha aggiunto a Gotham. Nel libro The Nolan Variations, l’autore Tom Shone osserva che il regista ha proiettato anche l’horror di Jacques Tourneur per la troupe. Del resto, le tinte gotiche sono tra gli aspetti che fan e critici hanno apprezzato di più.
Thank you for smoking (2006) di Jason Reitman
Christopher Nolan ha indicato apertamente il dramma satirico di Jason Reitman come punto di riferimento per il personaggio di Harvey Dent. Citiamo ancora The Nolan Variations, in cui si legge che il regista ha ammirato il modo in cui Thank You for Smoking ha trasformato un lobbista dalla parlantina sciolta in una figura carismatica e controversa, catturando perfettamente l’attenzione del pubblico. Non a caso, Aaron Eckhart è stato scelto per il ruolo di Harvey Dent dopo che Nolan ha visto la sua interpretazione nel film del 2006. Secondo Wired, il regista cercava qualcuno che fosse, allo stesso tempo, affascinante e che nascondesse un lato oscuro, tratti che Eckhart ha mostrato nel ruolo di Nick Naylor.
Chinatown (1974) di Roman Polanski
Ne Il Cavaliere Oscuro, Gotham non è solo una città: è un sistema corrotto, che rappresenta l’immoralità del mondo reale. Un’idea deve molto a Chinatown, il noir di Roman Polanski che analizza la corruzione come male così profondo da avvelenare tutto ciò che tocca. In numerose occasioni Nolan ha citato Chinatown come uno dei suoi film preferiti, e Gotham ne condivide il DNA: marciume congenito, eroismo tragico e l’idea che alcune verità siano così dannose da non poter mai essere svelate. Batman e Gordon (Gary Oldman), alla fine, decidono di mentire, in un modo che rispecchia la disillusione morale di Jake Gittes (Jack Nicholson).
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Blade Runner (1982) di Ridley Scott
Il neo-noir futuristico più famoso di tutti i tempi, Blade Runner, ha anche contribuito a plasmare l’immaginario di tantissimi registi, incluso Christopher Nolan. Parlando con BFI, l’autore ha descritto il capolavoro di Ridley Scott come un cinema di genere filosoficamente ricco e visivamente immersivo. Un approccio che ha preso in prestito per la sua trilogia su Batman. Il film con Harrison Ford ha probabilmente influenzato anche la fotografia di Wally Pfister ne Il Cavaliere Oscuro: entrambe le ambientazioni sono dominate da grattacieli imponenti, flagellate da pioggia costante e scarsamente illuminate da neon sbiaditi. Inoltre, l’ambiguità morale di Blade Runner risuona in tutto il film, che mette in discussione il confine tra eroe e cattivo.
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