Dieci metri di striscione – nero su sfondo giallo, lo stesso formato di Amnesty international già reso famoso in regione dagli striscioni per Giulio Regeni a Udine e Trieste –, con la scritta “Stop al genocidio a Gaza”. Il negoziato di pace tra Israele e Hamas, mediato dal presidente degli Stati uniti Donald Trump e varato giorni fa, non arresta gli attivisti udinesi, attivatisi a due giorni dalla partita di cui si discute in tutta Italia. A portarlo sotto lo stadio Friuli, da cui avranno inizio sia il match che la manifestazione di protesta martedì 14, oggi c’era anche Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana dell’associazione umanitaria: lo riferisce Andrea Di Lenardo, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Possibile in consiglio comunale.

 

 

“L’accordo tra Israele e Hamas sulla prima fase del cessate il fuoco non deve essere solo un momento di sollievo – scrive Amnesty Italia in un post su Instagram –, vogliamo che si arrivi a un vero ‘accordo di pace’ che affronti le ingiustizie di fondo e metta palestinesi e israeliani sullo stesso piano”. “Martedì in città si giocherà la qualificazione ai mondiali Italia-Israele – continua il messaggio –. Fifa e Uefa devono assumersi le proprie responsabilità ai sensi del diritto internazionale e smetterla di consentire alla nazionale e alle squadre di calcio di Israele di partecipare a tornei internazionali o europei fino a quando la stessa Israel football association non avrà sospeso tutte le squadre degli insediamenti illegali”, conclude il post.