Un saggio che affronta il tema dell’attuale complessità socio politica e rimette al centro del dibattito la nostra cultura, la nostra storia e i nostri valori: i pilastri che hanno fondato l’Occidente, analizzando in controcanto l’involuzione della sinistra passata dalle lotte per i veri diritti sociali alla filosofia radical chic da salotto annoiato del woke o della cancel culture.
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Questo il percorso che propone il saggio dello scrittore veneziano Marco Mestriner “Il ritorno dell’Occidente” (edizioni Giubilei Regnani), che verrà presentato mercoledì 15 ottobre, alle ore 18.30 all’hotel Santa Chiara, in Piazzale Roma. Il filo rosso da cui partire lo sintetizza l’autore stesso: «La difesa dell’Occidente è la difesa di un’idea e di una civiltà, non una difesa geografica o etnica. Difendere l’Occidente significa tutelare le nostre radici che sono anche giudaico- cristiane, includere e conoscere la Grecia classica e l’eredità dell’Impero romano, passando attraverso le conquiste dell’illuminismo, la ragione scientifica fino ai diritti universali; insomma le grandi evoluzioni culturali che hanno caratterizzato e strutturato i nostri valori e la nostra civiltà».
Ad aprire il dialogo con Marco Mestriner – veneziano, classe 1990, appassionato di geopolitica, politica e storia, laureato in Economia e management, vice presidente di Ater Venezia e componente nella direzione nazionale del think tank conservatore Nazione Futura – sarà Alessia Zambon, mentre a portare i saluti istituzionali alla presentazione ci saranno l’assessore Francesca Zaccariotto, il capogruppo FdI a Ca’ Farsetti Maika Canton, il dirigente FdI Matteo Baldan e il responsabile del circolo FdI Venezia Andrea Barbini.