Caro direttore, fa tristezza la vicenda “Beatrice Venezi/orchestrali della Fenice“. Mi pare che abbia preso una brutta piega, senza più soluzioni, tranne lo sciopero venerdì prossimo. La Venezi, con la nomina a direttrice musicale del teatro messo in discussione non parla, per lei sembra si faccia sentire l’avvocata Giulia Bongiorno. Al soccorso della Venezi sembra sia giunto il dottor Eike Schmidt, già responsabile degli Uffizi di Firenze, attualmente consigliere comunale della stessa città e altro ancora. Ha detto di essere disposto ad abbonarsi con la consorte al programma della Fenice, se la Venezi fosse confermata. Al momento penso sia quella che soffre di più, oltre gli abbonati. Vedere le sue capacità e doti personali messe in discussione tipo “Non ha la struttura…” è indubbiamente un danno morale che nuoce alla sua carriera. Ha 35 anni e a quell’età non si riparte da zero. Gli orchestrali/professori della Fenice, e chi dà a loro manforte, se ben informati probabilmente saranno dalla parte della ragione ma questa rogna non doveva capitare proprio a Venezia.
Piergiorgio Beraldo
Mestre
La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti
Caro lettore, ero già intervenuto su questo argomento con un modesto suggerimento: nell’interesse della Fenice sarebbe stato opportuno che tutti abbassassero i toni e si evitassero altre note stonate. Ma il clima generale è quello che è e nemmeno la grande musica evidentemente ne è immune: il tifo ha sempre la prevalenza sulla ragione, il clima da derby travolge e appassiona tutti e il pareggio non è previsto: bisogna sconfiggere l’avversario e se possibile in modo clamoroso e travolgente.
La vicenda Venezi ha preso questa piega ed è difficile a questo punto recuperare un clima di confronto basato sulla ragionevolezza. Persino un musicista geniale, un gentiluomo come il maestro Ughi si è fatto prendere la mano entrando nella contesa in atto, salvo poi il giorno dopo precisare meglio il suo pensiero e attenuare di parecchio i toni della sua stroncatura nei confronti di Beatrice Venezi.
Cosa accadrà adesso? Difficile da prevedere. Gli orchestrali e i loro leader sindacali puntano al bersaglio grosso, la cancellazione della nomina di Venezi a direttore musicale della Fenice. I loro sostenitori si sono allineati: esigono la testa della Venezi. Non c’è spazio per mediazioni: o lei o noi. Ma, per molte ragioni, è chiaro a tutti che ben difficilmente si potrà arrivare alla revoca dell’incarico. A meno che sia la stessa Venezi a deciderlo, ma dato il carattere dichiaratamente “battagliero” della nostra direttrice d’orchestra sembra un’opzione da escludere. Uno sciopero è già stato annunciato. Forse ne seguirà un altro. Magari si farà saltare anche la prima della stagione operistica. E poi? Poi speriamo che qualcuno riesca a porre fine a questo ben poco entusiasmante spettacolo e si torni a parlare di musica.