di Alessia Calzolari
Quali sono le fasce di prezzo più a rischio e i dettagli da tenere d’occhio quando si fanno acquisti
Non solo borse di lusso o eccellenze nostrane con nomi «italian sounding» come il Parmesan: anche il vino è a un prodotto ad alto rischio contraffazione. Il fenomeno è in crescita: +28% nel 2024 secondo i dati di Catawiki, marketplace online specializzato in arte, design, gioielleria, moda, auto d’epoca e collezionismo. In particolare, sono aumentati i falsi tra i vini di fascia media, quelli dai 200 euro in su: se da un lato destano meno sospetti, dall’altro consentono ai falsari un discreto margine di guadagno.
Come distinguere una bottiglia contraffatta da una autentica?
Occorre tenere a mente che l’ultima parola spetta sempre a un esperto, è difficile per un profano avere l’occhio per capire se ha davanti una bottiglia vera o falsa. Ci sono, però, degli elementi che possono destare sospetti prima di aprirla.
La prima cosa a cui prestare sempre attenzione è l’etichetta. Se ci sono errori o incongruenze nei dettagli, font non in linea con la comunicazione visiva della cantina o loghi disallineati potreste aver davanti con ragionevole certezza una bottiglia falsa.
A volte può essere la bottiglia stessa a fornire ulteriori indizi. Accade che i falsari usino bottiglie autentiche riempite con altro vino, sigillate e rimesse in commercio. In ogni caso, valutate se il peso è congruo, se la forma o il colore della bottiglia non è quella solitamente usata per il tipo di vino che dovrebbe contenere o se la datazione non corrisponde al design della bottiglia (ad esempio se un vino degli anni ’80 viene presentato in una bottiglia anni ’50). Attenzione anche al tappo: potrebbe essere stato manomesso: i dati riportati potrebbero essere falsi o non in linea con ciò che viene indicato in etichetta.
Quali sono i vini più a rischio
Quali sono i vini più contraffatti? Oltre ai già citati prodotti di fascia media, molto dipende dalla moda del momento: i falsari scelgono di volta in volta le regioni o i produttori più popolari. Altre etichette a rischio sono quelle con alta desiderabilità collezionistica, a produzione limitata o di valore particolarmente elevato. Parliamo, in particolare, di vini provenienti da Borgogna, Bordeaux, Toscana, Champagne, Rioja, Ribera del Duero o dalla Napa Valley.
29 luglio 2025
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