Bologna, 13 ottobre 2025 – I diverticoli: una patologia dell’intestino che può giocare brutti scherzi. Ne ha parlato il professor Dino Vaira, gastroenterologo del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, all’interno della trasmissione Rai Elisir.

“I diverticoli – dice il dottor Vaira – sono delle piccole estroflessioni della parete dell’intestino, ovvero delle piccole protuberanze che sporgono verso l’esterno, cave all’interno, che possono accumulare del materiale intestinale e, se si infiammano, causare dei problemi. Occorre dire che circa il 50% della popolazione adulta presenta dei diverticoli nell’intestino, ma quasi tutti non hanno sintomi”.

Prosegue Vaira: “Il sintomo più evidente è un’alterazione dell’alvo (ovvero una modifica della regolarità delle feci): può esserci un’alternanza tra stipsi e diarrea. Poi spesso c’è dolore addominale, specialmente nella zona sinistra dell’addome. Altri sintomi sono il meteorismo e la pancina gonfia”.

Occorre poi distinguere la malattia diverticolare dalla diverticolite. “Con la malattia diverticolare si può convivere per tutta la vita, con le dovute accortezze. La diverticolite invece è una infiammazione acuta, da risolvere in urgenza”.

“Ciò che ci può aiutare è una buona nutrizione: abbiamo la dieta più equilibrata, quella mediterranea. È essenziale bere molta acqua e fare attività fisica. Mentre ovviamente quello che non ci aiuta è il sovrappeso, la mancanza di attività fisica, gli alimenti che infiammano l’intestino come cioccolata, caffè, spezie, pepe e peperoncino, vino bianco. La diagnosi precoce si può fare ed è tramite l’ecografia ad alta frequenza. Poi vi è la colonscopia, che però è sconsigliata quando c’è un’infiammazione in atto”.

“Ci sono vari farmaci antinfiammatori e antibiotici. Alcune terapie vanno assunte per tutta la vita. Nei casi di diverticolite più gravi, è necessario un intervento chirurgico per rimuovere una parte di intestino, che si può fare a volte anche con chirurgia robotica”, conclude Vaira.