Se quando è morta Diane Keaton molti giornali si sono affrettati a definirla nei titoli «la musa di Woody Allen» è perché i due attori non solo erano amicissimi nella vita ma anche due colleghi che si sono sempre stimati e sostenuti a vicenda, ed è per questo motivo che tutti aspettavano che Wooldy Allen rompesse il silenzio e si unisse al cordoglio espresso sui social da molte attrici e da molti attori che con Diane Keaton hanno lavorato. Alla fine il regista ha scelto di scrivere un saggio pubblicato su The Free Press in cui ha accettato per la prima volta di parlare del rapporto che lo legava a una delle sue muse più luminose scegliendo delle parole molto delicate e ispirate per omaggiarla. «Diversamente da chiunque abbia mai conosciuto o che difficilmente rivedrò mai più, il suo viso e la sua risata illuminavano ogni spazio in cui entrava», ha scritto Allen.

Diane Keaton il ricordo commosso di Woody Allen «Non ho mai letto una recensione dei miei film. Il suo giudizio era...

Bettmann

Dopo aver ricordato il loro primo incontro durante un’audizione per la sua opera teatrale del 1969 Provaci ancora, Sam al Morosco Theatre – Keaton, appena arrivata dalla Contea di Orange mentre lavorava come guardarobiera recitando in Hair, era stata raccomandata dall’insegnante di recitazione Sandy Meisner – Allen si è ricordato di aver pensato che, «semmai Huckleberry Finn fosse una giovane donna splendida, sarebbe Keaton». Inizialmente la coppia ha avuto difficoltà a entrare in sintonia durante la prima settimana di prove: «Lei era timida, io ero timido, e con due persone timide le cose possono diventare piuttosto noiose», ha scritto ancora Allen aggiungendo che, dopo aver condiviso un pasto veloce durante una pausa, tutto è cambiato. «Era così affascinante, così bella e così magica che ho messo in dubbio la mia sanità mentale. Ho pensato: potrei innamorarmi così in fretta?».