Il team principal della Williams, James Vowles, ha parlato nel corso del podcast ‘Beyond the grid’ del lungo processo di ricostruzione che sta guidando a Grove. Dalle infrastrutture obsolete alle difficoltà imposte dal budget cap, fino alla crescita del gruppo di lavoro e dei piloti, l’ex stratega Mercedes ha delineato la realtà e gli obiettivi di una scuderia che vuole tornare competitiva come un tempo.
Il divario tra Williams e i top team
James Vowles ha lasciato Mercedes a fine 2022 per intraprendere la carriera da Team Principal alla Williams. L’ingegnere inglese si è trovato di fronte ad un contesto completamente diverso per quanto riguarda risorse e strumenti tecnici: “Attualmente c’è ancora un abisso rispetto ai top team.” ha affermato. “Le nostre strumentazioni hanno in media 12 anni, le più vecchie circa 25. Nei top team può succedere che qualche infrastruttura sia di una decina d’anni, ma il resto è pressoché aggiornato. Ogni anno stiamo cercando di aggiornarci. Purtroppo con il budget cap è ancora più difficile mettersi al pari con gli altri team in termini di strutture interne.”

Vowles ha poi paragonato il processo di rinascita della Williams a quello vissuto con la Brawn GP nel 2009, quando le restrizioni economiche costringevano a massimizzare ogni risorsa: “Il processo è comparabile a quello avuto con la Brawn Gp nel 2009. All’epoca avevamo molte restrizioni. Si ordinava solo lo stretto necessario, e anche ordini da pochi migliaia di euro dovevano essere approvati dal direttore finanziario. Quel periodo mi ha aiutato a capire come spendere in modo efficiente, ed è ciò che sto applicando alla Williams.”
Vowles: “I cambiamenti maggiori nella struttura interna e nella comunicazione”
L’obiettivo di oggi è dare ordine e struttura a un team che per troppo tempo si è basato su improvvisazione e metodologia non al passo dei tempi odierni: “Ora abbiamo dati che ‘avvolgono’ ogni cosa, cosa che non avevamo quando mi sono unito all’azienda. Non sapevamo nemmeno quanti pezzi stessimo costruendo, quanto costassero uno a uno, e quante persone servivano per costruirli. Tutto era nella testa di poche persone appassionate, ma questo non è un metodo praticabile. La prima cosa che noterebbe un ingegnere andato via 10 anni se tornerebbe è l’esistenza di processi, procedure e dati che regolano ogni attività.” Fino al 2024, infatti, la scuderia gestiva ancora i 20.000 componenti delle sue vetture tramite un semplice foglio Excel, un sistema che ha mostrato tutta la sua inadeguatezza quando, dopo l’incidente di Albon a Melbourne, il team è stato costretto a togliere la macchina a Sargeant per mancanza di ricambi.

Oggi, la squadra ha abbandonato questi metodi obsoleti. Dal 2025 utilizza software specializzati che permettono di tracciare in tempo reale ogni componente, verificarne l’usura e gestire in modo efficiente il magazzino. Questo cambiamento – insieme agli investimenti in nuove infrastrutture – sta già producendo risultati tangibili, con Vowles e Albon che a inizio stagione hanno sottolineato il netto miglioramento nella qualità dei componenti della FW47. Un altro aspetto all’ordine del giorno per Vowles é la comunicazione tra i vari reparti tecnici: “Stiamo abbattendo i muri all’interno dell’azienda. Non credo che ci sia una singola parte che renda l’azienda di successo: serve un migliaio di persone che remino nella stessa direzione. Molte strutture sono state ammodernate, e altre lo saranno presto. Visivamente, tutto all’interno è già cambiato.”
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