Sciopero e abbandono del ritiro: in questa pausa per le Nazionali è successo di tutto
Saul Coco non solo non si è allenato con Baroni, ma non ha neanche giocato con la propria Nazionale. In Guinea Equatoriale è successo veramente di tutto. La Nazionale centrafricana si è approcciata a questa sosta con l’obiettivo di fare il massimo per qualificarsi ai Mondiali nelle ultime due partite rimanenti: contro il Malawi, in trasferta, e in casa contro la Liberia. Qualcosa, però, a livello extra-calcistico, si è messo in mezzo. Con tutta sorpresa del mondo del calcio, africano e non, la formazione equatoguineana non si è presentata sul campo del Malawi, di fatto costringendo la FIFA ad annullare la partita e a muoversi per assegnare la vittoria a tavolino alla squadra di casa. Le cause sono presto state rese note dalle dichiarazioni dei giocatori e della federazione calcistica nazionale (FEGUIFUT)…
Malawi-Guinea Equatoriale annullata: cause e conseguenze—
Si sarebbe dovuta giocare giovedì 9 ottobre a partire dalle 18 la sfida tra Malawi e Guinea Equatoriale, ma qualcosa è andato storto. Saul Coco e compagni sarebbero dovuti partire per il Malawi nella giornata di mercoledì, con decollo dal proprio paese di origine, dove hanno dato il via al ritiro. Tuttavia, le condizioni di viaggio messe a disposizione dalla FEGUIFUT non sono state ritenute accettabili da parte dei giocatori. Con massimo ritardo, il volo è stato spostato più volte, con la partenza finale che sarebbe stata a poche ore dal fischio d’inizio del match: una condizione già di per sé inaccettabile per dei professionisti che sarebbero stati costretti a far passare soltanto pochi giri d’orologio dall’atterraggio alla partita. Inoltre, il volo – secondo quanto sostenuto dal capitano della squadra, Emilio Nsue – sarebbe stato organizzato privatamente e con un velivolo di dimensioni eccessivamente modeste, rendendo il viaggio poco confortevole (nulla di certo si può dire riguardo alla sicurezza, stia alle deduzioni dei lettori). Di tutta risposta, prendendo atto della decisione della squadra – nella sua interezza – di non partire e rimanere quindi in hotel, è stato inviato il delegato del ministero per i giovani e lo sport, Andrés Ikuga Fernández, a comunicare alla Nazionale la sospensione temporanea del tecnico Juan Micha. Una soluzione drastica, che non è piaciuta ai giocatori, scatenandone la reazione…
Giocatori in sciopero: la maggioranza sta dalla parte di Micha—
La risposta dei giocatori in seguito al sollevamento del CT dall’incarico non è stata positiva. “L’allenatore non c’entra niente”, ha dichiarato il capitano Emilio Nsue, supportato dal centrocampista Pablo Ganet: “È il miglior allenatore che abbiamo mai avuto”. Così, la decisione: la grande maggioranza dei giocatori facenti parte della Nazionale equatoguineana in questa sosta ha deciso di non proseguire con la formazione centrafricana in queste condizioni, di fatto disertando il ritiro e rinunciando alla possibilità di giocare contro la Liberia. “Tutto quello che abbiamo fatto è stato proteggere i nostri diritti: mangiare, allenarci e giocare. Nessuno è venuto a chiederci cosa stesse succedendo, e le persone lo sanno. Il nostro allenatore non c’entra niente. Se Micha – ha rincarato la dose Nsue – non sarà presente, io starò con lui e lascerò il ritiro. Rispetterò le decisioni degli altri”. Un clima ben più che teso, con la gran parte della squadra che ha subito seguito il proprio capitano, di fatto abbandonando in massa il ritiro. “L’abbiamo detto: vogliamo solo giocare. Abbiamo chiesto un volo il giorno prima della partita per poterci riposare, ma ci hanno detto che non sono stati in grado di prendere un aereo in due mesi…”, ha spiegato il capitano Nsue giustificando la decisione di 15 giocatori su 24 convocati – sono nove quelli che hanno deciso di rimanere – di tornare nei rispettivi paesi. Tra chi ha abbandonato il ritiro della Guinea Equatoriale, figura anche il difensore granata Saul Coco. Il numero 23 granata, dunque, non ha giocato né contro il Malawi, né contro la Liberia. Una nota positiva per Baroni, però, c’è: Coco tornerà prima. Il rientro del difensore a Torino è previsto per la serata di domani, martedì 14 ottobre, a quattro giorni di distanza dalla prossima gara di campionato, contro il Napoli. Un periodo che sicuramente gioverà alla squadra, che potrà avere nuovamente a disposizione il proprio difensore.
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