di
Maria Teresa Veneziani

La conduttrice: «La psicanalisi mi ha aiutato, non ho mai smesso di farla. Quando sei giovane ti inculcano che la fedeltà è fondamentale, ora penso che il progetto di vita sia più importante»

Michelle Hunziker è un ciclone: mamma di tre figlie – due delle quali ancora adolescenti – nonna, presentatrice, imprenditrice per il suo brand di beauty, testimonial richiestissima (ha appena aggiunto alla lista le scarpe comode di un brand tedesco, che si affida a lei per imporsi in Italia).

Ma nella vita che cosa l’ha sorpresa di più ?
«Se si tiene conto del fatto che da ragazza pensavo di avere dei figli tardissimo perché prima volevo realizzarmi e trovare un posto nel mondo, la cosa più sconvolgente è che invece sono arrivata in Italia e sono diventata mamma a 19 anni. Ed è stata la scelta più bella della mia vita: mi chiedo ancora che cosa ne abbiano pensato le mie due compagne di classe che, quando eravamo ragazzine, sognavano di diventare mamme presto e alle quali io dicevo: voi siete matte».



















































E quindi che insegnamento ne ha tratto?
«Che la vita ti sorprende continuamente. Sono diventata mamma e non c’è stato mai un momento in cui me ne sia pentita o abbia temuto di aver perso qualcosa. Anzi, da quel momento la mia vita ha preso una piega con uno scopo più alto. Non lavori e vivi più solo per te stesso; ma per qualcuno che ti aiuta a definire la direzione».

Ha parlato della felicità con un nuovo amore, Nino Tronchetti Provera. Ha capito perché anche gli amori importanti finiscono?
«Io credo molto negli specchi. Ci sono persone che si attraggono in un determinato momento della propria esistenza perché c’è un pezzo di cammino che bisogna fare insieme. Sono persone molto importanti con le quali condividi un progetto di vita, i figli e che rimarranno nel tuo cuore per sempre».

Però?
«Però io penso che gli amori finiscano perché a un certo punto non si guarda più nella stessa direzione. Perché uno va a 100 all’ora e l’altro a 50 e così alla prima curva non ci si vede più; perché senti che il tratto di strada che hai fatto con quella persona si è esaurito, ma non tanto perché non vada più bene».

É stata sposata due volte e ha provato a stare sola…
«Sono un Acquario, idealista e anticonformista: credo che le persone che ho incontrato nella mia vita siano tutte importanti. Però bisogna andare avanti, nonostante le difficoltà. Detto questo, magari è opinabile sposarsi tante volte, perché è una fatica immane (ride)… C’è una frase che mi rappresenta da un po’ di tempo…».

Dica…
«Stare con una persona deve piacermi di più di quanto mi piaccia restare sola, il che ovviamente non significa in solitudine. Se trovi un tuo equilibrio e cominci ad apprezzare le tue scelte di libertà, hai la tua casa e sai cosa vuoi, ci pensi due volte. La vita di coppia deve essere davvero un valore aggiunto». 

A 48 anni come fa ad avere un aspetto così bello e giovane?
«Io non ho questa percezione. Me lo dicono quelli che mi vogliono bene… Però sono consapevole di amarmi molto, che è diverso. Ma non è sempre stato così. E’ stato un percorso tortuoso e difficilissimo perché io avevo una autostima bassissima». 

Come c’è riuscita, con la psicoanalisi?
«Psicoanalisi, percorsi di vita, fatiche. Un bellissimo viaggio cominciato quando già avevo 40 anni».

La chiave di volta quale è stata?
«La volontà di cercare la persona giusta che mi ha dato gli strumenti per poter lavorare su me stessa e sui miei traumi per imparare a smettere di auto-sabotarmi. All’esterno non si percepiva perché sono sempre stata solare perché sono pudica nei sentimenti e non voglio attaccare il mio zaino agli altri».

Che cosa ha capito?
«Io studio tantissimo le cellule, per questo ho creato anche un brand di life style naturale, Goovi,  che lavora sull’epigenetica e sono arrivata alla conclusione che chi perdona più facilmente, ha una socialità attiva e una vita semplice, ed è più felice perché le emozioni influenzano l’attività dei geni e quindi le nostre cellule, i nostri ormoni, la nostra pelle. Senza essere noiosi, però».

Salutista, a che cosa non sa dire no?
«Non mi interessa una crostata, ma se mi offri un bicchiere di buon vino non ti dirò mai di no, perché per me quello è un mondo meraviglioso». 

Lifting sì o no?
«No. Riconosco che ci sono lifting facciali fatti bene e fino a 10 anni fa ero convinta che a 55 o 60 anni magari ai mini lifting sarei ricorsa perché i filler cambiano i volumi del volto. Oggi, però, ci sono tecnologie incredibili per cui puoi davvero invecchiare bene, con i tuoi volumi, come laser e termage che vanno a stimolare il tuo collagene».

Fa ancora psicoanalisi?
«Sì, ho una dottoressa speciale che conosce tutti gli approcci, ma è molto olistica. Io sono una che tende ad auto-analizzarsi, il metodo freudiano non mi bastava, ho bisogno di una chiave più profonda».

Madre affettuosa, ma per una figlia una big mother non è facile, non crede?
«Ingombrante, lo so. Per Auri è stato difficilissimo, lei ha anche un padre famoso, Eros. É stata bullizzata moltissimo per l’aspetto, però è una ragazza che si è fatta le ossa con una grande struttura. Io l’ho cresciuta nella semplicità, a Varigotti, poi capitava anche di andare in Costa Smeralda però l’ho sempre tenuta a contatto con la natura. Oggi è davvero una mamma speciale e ha realizzato se stessa attraverso il successo della maternità. Le faccio un sacco di complimenti, lei e Goffredo stanno crescendo un bambino gioioso che canta e balla».

Scoperta per la pubblicità di uno slip. Dopo 30 anni è ancora la testimonial ideale, dopo l’acqua che depura adesso pure le scarpe (Marco Tozzi). Ha capito qual è il suo segreto?
«Credo che sia per l’autenticità, adesso è tutto, soprattutto nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Posso dire che mai, neppure nel periodo dello spot di Roberta in cui per lavorare sarei andata da Milano a Roma con i pattini, ho aderito o pubblicizzato iniziative che non fossero autentiche, in cui non credessi».

Che rapporto ha con le scarpe?
«Un rapporto di amore e odio perché, essendo io una portatrice sana di alluce valgo e facendo un mestiere dove devo stare in piedi tante ore in più sempre in movimento, è sempre una grande battaglia tra il colpo di fulmine che ti svolta la giornata e la comodità».

Un sogno e un rimpianto?
“Dopo l’Eurovision mi si sono aperte anche tante opportunità in Germania, ma il sogno riguarda la mia seconda vita da imprenditrice che non avrei mai immaginato. Voglio far crescere la mia linea di beauty che unisce sempre skin-care a uno stile di vita sano e renderlo internazionale».

Il rimpianto?
«L’ho detto, sono un acquariaccio e guardo sempre avanti. Non ho l’approccio del regret».

Qualcosa che non rifarebbe, nella professione o nella vita privata…
«Sicuramente affronterei in modo diverso da come ho fatto quando ero così giovane e inesperta determinati rapporti, poi magari l’esito sarebbe stato lo stesso».

Michelle Hunziker: «Eros è ancora la mia famiglia, ho rimpianti per come finì Aurora una mamma speciale ma per lei con me fu difficile»

Si riferisce al papà di Aurora?
«Con Eros oggi siamo fratelli e famiglia, ci vogliamo un bene dell’anima ed è ancora più bello, ma penso alla sofferenza che c’è stata per aver perso un momento così importante in cui eravamo all’apice dell’amore. Oggi mi comporterei in modo diverso. Ma quando sei giovane sei pieno di lacune e deficit emotivi e non sai come affrontare le cose».

Si cede alla prima difficoltà…
“Non alla prima, ma in un momento di grande difficoltà non sono stata in grado di gestire la situazione perché ero troppo piccola e poi sono entrata in quella fase orribile (della setta, ndr). Inoltre era morto il mio papà, era una condizione veramente difficile».

A proposito di coppie, che cosa pensa della fedeltà?
«Questa domanda me la può fare solo lei a questa età. Una donna matura che ha vissuto tutto quello che ho vissuto io capisce che quando sei giovane ti inculcano che la fedeltà è una cosa fondamentale, ma oggi penso che il progetto di vita sia più importante».

14 ottobre 2025