di
Rosella Redaelli
Originaria di Usmate Velate, la regina di X Factor 2024 oggi frequenta spesso Milano e Monza: «La mia vita è stata stravolta ma è quello che volevo. Il primo album? È stato un settembre molto produttivo»
Gonna di jeans, scarpe comode, un pullover bianco e unghie lunghe e curatissime. Mimì Caruso, la vincitrice dell’ultima edizione di X Factor arriva nel chiostro del Liceo Classico e musicale Zucchi di Monza con tutta la freschezza dei suoi 18 anni ed è subito circondata da tante amiche sue coetanee. È arrivata per ricevere il premio «Eccellenza al femminile» della Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari proprio per il talento che ha dimostrato di avere nell’ultima edizione del talent. Nata in Mali, adottata ad otto mesi da una famiglia di Usmate-Velate, Mimì ha una voce che intreccia radici lontane e ha incantato tutti, in primis Manuel Agnelli che l’ha voluta nella sua squadra e l’ha condotta alla vittoria.
Mimì come è cambiata la tua vita dalla vittoria il 5 dicembre scorso?
«La mia vita è stata stravolta, ma è esattamente quello che volevo. Il mio sogno da sempre è lavorare nel mondo della musica e oggi faccio proprio questo, sto incontrando molti artisti emergenti, ci sono tanti progetti».
Hai 18 anni come concili il palco con gli impegni a scuola?
«Lo scorso anno mi sono preparata da privatista, ho studiato in ogni pausa, sul treno, in auto. Questo mi ha aiutato a darmi un’organizzazione a non perdere tempo. Ora ho ripreso a frequentare in classe e devo riabituarmi agli orari».
Che scuola frequenti?
«Sono iscritta al quinto anno della scuola di cinematografia e cultura dello spettacolo a Sesto San Giovanni, ma anche qui allo Zucchi di Monza ho molti amici che studiano al liceo musicale».
Anno di maturità. Sei preoccupata?
«Io amo imparare, sono naturalmente curiosa, ma sullo studio diciamo che mi devo attivare».
Materie preferite?
«Italiano e storia. Mi piace scrivere i testi delle mie canzoni, esprimere quello che ho dentro».
Stai seguendo la nuova edizione di X Factor?
«Si naturalmente e tifo per un’amica, Roberta Scandurra».
Manuel Agnelli ha lasciato la giuria. Ti è dispiaciuto?
«Ci sta che dopo tanti anni uno abbia voglia di fare altro. Sono grata a Manuel che ha creduto da subito in me e continuo a sentirlo».
Qual è il tuo primo ricordo con la musica?
«Mia mamma è pianista, ho sempre respirato musica in casa. La prima volta sul palco però è stata a scuola, avevo 8 anni e ho cantato Happy day al concerto di Natale. Lì ho capito che quella era la mia strada».
Tu abiti ad Usmate Velate, piccolo centro del vimercatese che ha ispirato il tormentone «Estate a Usmate Velate» dei The Pax Side of The Moon. Cosa ne pensi?
«Sono davvero fortissimi, volevo esserci al loro concerto, ma avevo un altro impegno. Una samba che descrive benissimo la vita di paese, a ridosso della tangenziale con tanti cliché brianzoli».
Ti piace la vita di paese?
«Si mi piace l’idea di poter girare in bicicletta, di conoscere tutti. Ora frequento molto più Milano, ma amo molto anche Monza. In seconda media, quando ho avuto il permesso di muovermi da sola, venivo a Monza e ancora adesso se mi viene a trovare qualcuno facciamo un giro in centro o al parco».
Come è stata la tua estate?
«Ho fatto il tour con Shablo e tanti Festival in giro per l’Italia. Per me una bella palestra di live dopo la vittoria in piazza Plebiscito a Napoli».
Quando il tuo primo album?
«Su questo non posso dire nulla, ma diciamo che è stato un settembre molto produttivo».
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14 ottobre 2025
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