Il presidente Usa accoglierà venerdì il presidente ucraino alla Casa Bianca, dopo aver evocato la possibilità di consegnare a Kiev i Tomahawk se la guerra non si fosse risolta a breve. \”Con la fornitura di quel genere di missili all’Ucraina potrebbe finire male\” anche per Trump, ha minacciato Mosca.\n
Zelensky: \”Putin può essere costretto a fare la pace, proprio come qualsiasi altro terrorista. Persino Hamas rilascia gli ostaggi. Se questo è possibile, allora anche Putin potrebbe essere costretto alla pace\”.
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Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha dichiarato in un’intervista di ritenere che l’Ucraina potrebbe \”cessare di esistere come Stato\” a meno che il presidente Volodymyr Zelensky \”non si sieda, negozi e agisca con urgenza\”.
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Un procedimento penale è stato aperto in Russia contro diversi noti oppositori russi in esilio, tra i quali l’oligarca Mikhail Khodorkovsky, con l’accusa di aver cercato di \”impossessarsi con la violenza del potere\” e di avere organizzato \”un gruppo terroristico\”. Lo ha detto il servizio d’intelligence interna russo, Fsb, citato dall’agenzia Tass. Insieme con Khodorkovsky, in esilio dal 2013 dopo avere scontato 10 anni di reclusione in Russia per frode fiscale e altri reati, sono accusati diversi fondatori e membri del Comitato contro la guerra, nato nel 2022. Tra di loro, l’ex primo ministro Mikhail Kasyanov, l’attivista Vladimir Kara-Murza e il campione di scacchi Garry Kasparov. Khodorkovsky, 62 anni, è tra gli oligarchi che ha ammassato gigantesche ricchezze nei turbolenti anni ’90 seguiti alla caduta dell’Unione Sovietica, riuscendo a prendere il controllo della compagnia petrolifera Jukos. Nel 2003 era riconosciuto come l’uomo più ricco di Russia. L’arresto e la condanna fecero seguito al tentativo di Khodorkovsky di opporsi a Vladimir Putin, che dopo avere assunto la presidenza nel 2000 avviò una politica di esclusione dei grandi oligarchi dai processi politici.
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Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che \”decisione finale\” prendere su questo accordo.
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La Russia deve pagare oltre 253 milioni di euro per le violazioni dei diritti umani causate dall’irrigidimento dei confini tra la Georgia e le regioni secessioniste dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud dopo il conflitto del 2008. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che il 9 aprile 2024 aveva condannato Mosca per aver sistematicamente violato i diritti di una parte della popolazione georgiana, sottoposta tra l’altro a maltrattamenti, detenzioni illegali, restrizioni illegali alla libertà di movimento attraverso il confine, e all’accesso alle abitazioni, ai terreni e alle famiglie, nonché la negazione del diritto all’istruzione in lingua georgiana. Nella sentenza odierna la Corte, all’unanimità, ha concesso un risarcimento complessivo di 253.018.000 euro a titolo di danno morale subito da oltre 29mila vittime di tale modello o sistema di violazioni, di cui la Russia era stata ritenuta responsabile nella sentenza del 2024.
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I principali obiettivi degli attacchi russi di questa notta sull’Ucraina sono le infrastrutture energetiche. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un post su Telegram. In particolare, sono state attaccate le infrastrutture energetiche nelle regioni di Kharkiv e Sumy. \”Ovunque necessario, i servizi essenziali sono ora funzionanti e i lavori di riparazione proseguono\”, ha scritto Zelensky. \”Ogni giorno, ogni notte, la Russia attacca centrali elettriche, linee elettriche e i nostri impianti del gas sono sotto attacco\”, ha denunciato il leader di Kiev. Zelensky ha anche espresso la speranza che gli Stati Uniti e i partner europei dell’Ucraina forniscano i sistemi di difesa aerea necessari per proteggere il Paese. \”Il mondo deve costringere Mosca a sedersi al vero tavolo dei negoziati. Solo la pace attraverso la forza può portare risultati\”, ha concluso il presidente ucraino, che venerdì incontrerà alla Casa Bianca Donald Trump.
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Secondo i dati ricordati da von der Leyen, 19 Stati membri hanno già presentato richiesta di prestiti per un valore complessivo di 150 miliardi di euro nell’ambito di Safe, lo strumento per il finanziamento congiunto della difesa, mentre 16 Paesi hanno chiesto flessibilità di bilancio per incrementare la spesa militare: \”Questo porterà fino a 800 miliardi di euro per la difesa entro il 2030\”. Von der Leyen ha anche sottolineato che entro il mese la Commissione presenterà una ‘Defence Readiness Roadmap’ al Consiglio europeo, con obiettivi e traguardi per raggiungere \”la piena prontezza alla difesa entro il 2030\”. Tra i progetti di punta citati, la presidente ha menzionato \”lo Eastern Defence Shield, dove possiamo creare insieme un drone wall europeo\”, e ha ribadito l’intenzione di \”rendere l’Europa una potenza tecnologica nella difesa\”, con un ecosistema che unisca industria, start-up e ricerca accademica. \”Abbiamo già tre start-up europee della difesa valutate oltre un miliardo di euro\”, ha sottolineato, \”ma le grandi aziende devono investire di più nelle nuove realtà, per trasformare l’innovazione in prodotti pronti all’uso sul campo\”.
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\”La difesa dell’Europa è nostra responsabilità. E dobbiamo agire con urgenza, coordinazione e precisione\”. È il messaggio lanciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla European Defence and Security Conference, in un videointervento centrato sull’attuazione del piano Readiness 2030 e sul rafforzamento della base industriale europea della difesa. \”L’invasione brutale di Putin è ormai nel suo quarto anno, e abbiamo imparato che è un predatore che può essere contenuto solo con una forte deterrenza\”, ha sottolineato. La presidente ha descritto un quadro di crescente tensione: \”Le guardie di frontiera vengono attaccate con molotov, flotte ombra minacciano i nostri mari e droni russi violano sempre più spesso lo spazio aereo europeo. Ecco perché rafforzare la postura difensiva europea è cruciale ora\”, ha affermato.
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\”La difesa dell’Europa è una nostra responsabilità, e possiamo percepire il senso di urgenza in tutto il continente. La brutale invasione dell’Ucraina da parte di Putin è ormai al suo quarto anno, e sappiamo per esperienza che è un predatore, che può essere tenuto a bada solo con una forte deterrenza\”, lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un video messaggio alla quinta Conferenza europea per la sicurezza e la difesa. \”Per questo è fondamentale che, per quanto riguarda la nostra postura difensiva, siamo coordinati, precisi e rapidi\”, ha aggiunto
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Le forze di difesa aerea ucraine hanno neutralizzato 69 dei 96 droni russi. Secondo Ukrinform, la notizia è stata riportata dall’Aeronautica Militare delle Forze Armate ucraine su Telegram. Dalle 19:00 di lunedì 13 ottobre, la Russia ha lanciato 96 droni d’attacco di tipo Shahed, Gerbera e altri tipi da Millerovo, Bryansk, Oryol, Kursk, Primorsko-Akhtarsk (Russia) e Hvardiiske (Crimea temporaneamente occupata). Circa 60 di questi erano droni di tipo Shahed. L’attacco aereo è stato respinto dall’aviazione, dalle truppe missilistiche antiaeree, dalle unità di guerra elettronica, dalle unità di sistemi di droni e dai gruppi di fuoco mobili delle Forze di Difesa ucraine. Secondo i dati preliminari, alle 8:30 di martedì 14 ottobre, le forze di difesa aerea hanno abbattuto o disattivato 69 droni nemici nelle regioni settentrionali, meridionali, orientali e centrali dell’Ucraina. Sono stati registrati 27 attacchi di droni in sette località, oltre a detriti di droni abbattuti che sono caduti in un’area. L’attacco è ancora in corso, con diversi droni nemici ancora presenti nello spazio aereo ucraino. Leggi anche: Due feriti in attacchi aerei russi nella regione di Dnipropetrovsk Come riportato in precedenza da Ukrinform, nella notte del 14 ottobre le forze russe hanno attaccato infrastrutture critiche nelle comunità di Dolynska e Nova Praha, nella regione di Kirovohrad. Cinque insediamenti sono attualmente senza elettricità.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan potrebbe contribuire a risolvere il conflitto in Ucraina. \”Erdogan può. La Russia lo rispetta. Non posso parlare a nome dell’Ucraina. Ma Putin lo rispetta, e lui è mio amico\”, ha detto Trump rispondendo alla domanda di un giornalista sull’Air Force One. Il leader americano ha anche annunciato che venerdì ospiterà alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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Durante la notte, le forze russe hanno compiuto attacchi contro le infrastrutture energetiche nelle comunità di Dolynske e Nova Praha, nella regione di Kirovohrad, nell’Ucraina centrale, come ha dichiarato il governatore dell’oblast di Kirovohrad, Andrii Raikovych su Telegram, citato da Ukrinform. \”Secondo le informazioni preliminari, non ci sono vittime. Alcuni edifici sono stati danneggiati. Cinque insediamenti rimangono senza elettricità. Gli incendi nei siti sono stati spenti\”, si legge nel comunicato. Il servizio di emergenza statale ha riferito che tutti gli incendi sono stati domati. Un totale di 34 soccorritori e 7 unità di equipaggiamento dell’unità di emergenza statale della regione di Kirovohrad, insieme a un corpo dei vigili del fuoco locale di una delle comunità, sono stati coinvolti nelle operazioni di spegnimento.
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L’aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L’Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato nella puntata di \”Numeri\” del 1° ottobre
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Il presidente Usa accoglierà venerdì il presidente ucraino alla Casa Bianca, dopo aver evocato la possibilità di consegnare a Kiev i Tomahawk se la guerra non si fosse risolta a breve. “Con la fornitura di quel genere di missili all’Ucraina potrebbe finire male” anche per Trump, ha minacciato Mosca.
Zelensky: “Putin può essere costretto a fare la pace, proprio come qualsiasi altro terrorista. Persino Hamas rilascia gli ostaggi. Se questo è possibile, allora anche Putin potrebbe essere costretto alla pace”.
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha dichiarato in un’intervista di ritenere che l’Ucraina potrebbe “cessare di esistere come Stato” a meno che il presidente Volodymyr Zelensky “non si sieda, negozi e agisca con urgenza”.
Gli approfondimenti:
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4 minuti fa
Mosca accusa Khodorkovsky e altri, ‘preparano un colpo di Stato
Un procedimento penale è stato aperto in Russia contro diversi noti oppositori russi in esilio, tra i quali l’oligarca Mikhail Khodorkovsky, con l’accusa di aver cercato di “impossessarsi con la violenza del potere” e di avere organizzato “un gruppo terroristico”. Lo ha detto il servizio d’intelligence interna russo, Fsb, citato dall’agenzia Tass. Insieme con Khodorkovsky, in esilio dal 2013 dopo avere scontato 10 anni di reclusione in Russia per frode fiscale e altri reati, sono accusati diversi fondatori e membri del Comitato contro la guerra, nato nel 2022. Tra di loro, l’ex primo ministro Mikhail Kasyanov, l’attivista Vladimir Kara-Murza e il campione di scacchi Garry Kasparov. Khodorkovsky, 62 anni, è tra gli oligarchi che ha ammassato gigantesche ricchezze nei turbolenti anni ’90 seguiti alla caduta dell’Unione Sovietica, riuscendo a prendere il controllo della compagnia petrolifera Jukos. Nel 2003 era riconosciuto come l’uomo più ricco di Russia. L’arresto e la condanna fecero seguito al tentativo di Khodorkovsky di opporsi a Vladimir Putin, che dopo avere assunto la presidenza nel 2000 avviò una politica di esclusione dei grandi oligarchi dai processi politici.
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15 minuti fa
Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che “decisione finale” prendere su questo accordo.
Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in UcrainaVai al contenuto
19 minuti fa
Cedu: “Russia deve 253 milioni in risarcimento ai georgiani”
La Russia deve pagare oltre 253 milioni di euro per le violazioni dei diritti umani causate dall’irrigidimento dei confini tra la Georgia e le regioni secessioniste dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud dopo il conflitto del 2008. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che il 9 aprile 2024 aveva condannato Mosca per aver sistematicamente violato i diritti di una parte della popolazione georgiana, sottoposta tra l’altro a maltrattamenti, detenzioni illegali, restrizioni illegali alla libertà di movimento attraverso il confine, e all’accesso alle abitazioni, ai terreni e alle famiglie, nonché la negazione del diritto all’istruzione in lingua georgiana. Nella sentenza odierna la Corte, all’unanimità, ha concesso un risarcimento complessivo di 253.018.000 euro a titolo di danno morale subito da oltre 29mila vittime di tale modello o sistema di violazioni, di cui la Russia era stata ritenuta responsabile nella sentenza del 2024.
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33 minuti fa
Zelensky: “Ancora raid russi su infrastrutture energia”
I principali obiettivi degli attacchi russi di questa notta sull’Ucraina sono le infrastrutture energetiche. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un post su Telegram. In particolare, sono state attaccate le infrastrutture energetiche nelle regioni di Kharkiv e Sumy. “Ovunque necessario, i servizi essenziali sono ora funzionanti e i lavori di riparazione proseguono”, ha scritto Zelensky. “Ogni giorno, ogni notte, la Russia attacca centrali elettriche, linee elettriche e i nostri impianti del gas sono sotto attacco”, ha denunciato il leader di Kiev. Zelensky ha anche espresso la speranza che gli Stati Uniti e i partner europei dell’Ucraina forniscano i sistemi di difesa aerea necessari per proteggere il Paese. “Il mondo deve costringere Mosca a sedersi al vero tavolo dei negoziati. Solo la pace attraverso la forza può portare risultati”, ha concluso il presidente ucraino, che venerdì incontrerà alla Casa Bianca Donald Trump.
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09:43
Von der Leyen: “Tenere a bada predatore Putin con deterrenza” (2)
Secondo i dati ricordati da von der Leyen, 19 Stati membri hanno già presentato richiesta di prestiti per un valore complessivo di 150 miliardi di euro nell’ambito di Safe, lo strumento per il finanziamento congiunto della difesa, mentre 16 Paesi hanno chiesto flessibilità di bilancio per incrementare la spesa militare: “Questo porterà fino a 800 miliardi di euro per la difesa entro il 2030”. Von der Leyen ha anche sottolineato che entro il mese la Commissione presenterà una ‘Defence Readiness Roadmap’ al Consiglio europeo, con obiettivi e traguardi per raggiungere “la piena prontezza alla difesa entro il 2030”. Tra i progetti di punta citati, la presidente ha menzionato “lo Eastern Defence Shield, dove possiamo creare insieme un drone wall europeo”, e ha ribadito l’intenzione di “rendere l’Europa una potenza tecnologica nella difesa”, con un ecosistema che unisca industria, start-up e ricerca accademica. “Abbiamo già tre start-up europee della difesa valutate oltre un miliardo di euro”, ha sottolineato, “ma le grandi aziende devono investire di più nelle nuove realtà, per trasformare l’innovazione in prodotti pronti all’uso sul campo”.
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09:38
Von der Leyen: “Tenere a bada predatore Putin con deterrenza”
“La difesa dell’Europa è nostra responsabilità. E dobbiamo agire con urgenza, coordinazione e precisione”. È il messaggio lanciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla European Defence and Security Conference, in un videointervento centrato sull’attuazione del piano Readiness 2030 e sul rafforzamento della base industriale europea della difesa. “L’invasione brutale di Putin è ormai nel suo quarto anno, e abbiamo imparato che è un predatore che può essere contenuto solo con una forte deterrenza”, ha sottolineato. La presidente ha descritto un quadro di crescente tensione: “Le guardie di frontiera vengono attaccate con molotov, flotte ombra minacciano i nostri mari e droni russi violano sempre più spesso lo spazio aereo europeo. Ecco perché rafforzare la postura difensiva europea è cruciale ora”, ha affermato.
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09:20
Von der Leyen: “Putin predatore, tenere a bada con deterrenza”
“La difesa dell’Europa è una nostra responsabilità, e possiamo percepire il senso di urgenza in tutto il continente. La brutale invasione dell’Ucraina da parte di Putin è ormai al suo quarto anno, e sappiamo per esperienza che è un predatore, che può essere tenuto a bada solo con una forte deterrenza”, lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un video messaggio alla quinta Conferenza europea per la sicurezza e la difesa. “Per questo è fondamentale che, per quanto riguarda la nostra postura difensiva, siamo coordinati, precisi e rapidi”, ha aggiunto
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09:07
Kiev: “Abbattuti nella notte 69 droni russi su 96 lanciati”
Le forze di difesa aerea ucraine hanno neutralizzato 69 dei 96 droni russi. Secondo Ukrinform, la notizia è stata riportata dall’Aeronautica Militare delle Forze Armate ucraine su Telegram. Dalle 19:00 di lunedì 13 ottobre, la Russia ha lanciato 96 droni d’attacco di tipo Shahed, Gerbera e altri tipi da Millerovo, Bryansk, Oryol, Kursk, Primorsko-Akhtarsk (Russia) e Hvardiiske (Crimea temporaneamente occupata). Circa 60 di questi erano droni di tipo Shahed. L’attacco aereo è stato respinto dall’aviazione, dalle truppe missilistiche antiaeree, dalle unità di guerra elettronica, dalle unità di sistemi di droni e dai gruppi di fuoco mobili delle Forze di Difesa ucraine. Secondo i dati preliminari, alle 8:30 di martedì 14 ottobre, le forze di difesa aerea hanno abbattuto o disattivato 69 droni nemici nelle regioni settentrionali, meridionali, orientali e centrali dell’Ucraina. Sono stati registrati 27 attacchi di droni in sette località, oltre a detriti di droni abbattuti che sono caduti in un’area. L’attacco è ancora in corso, con diversi droni nemici ancora presenti nello spazio aereo ucraino. Leggi anche: Due feriti in attacchi aerei russi nella regione di Dnipropetrovsk Come riportato in precedenza da Ukrinform, nella notte del 14 ottobre le forze russe hanno attaccato infrastrutture critiche nelle comunità di Dolynska e Nova Praha, nella regione di Kirovohrad. Cinque insediamenti sono attualmente senza elettricità.
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08:52
Trump: “Erdogan può contribuire alla soluzione del conflitto”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan potrebbe contribuire a risolvere il conflitto in Ucraina. “Erdogan può. La Russia lo rispetta. Non posso parlare a nome dell’Ucraina. Ma Putin lo rispetta, e lui è mio amico”, ha detto Trump rispondendo alla domanda di un giornalista sull’Air Force One. Il leader americano ha anche annunciato che venerdì ospiterà alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
08:39
Kiev: “Raid russi su impianti energetici nel Kirovohrad”
Durante la notte, le forze russe hanno compiuto attacchi contro le infrastrutture energetiche nelle comunità di Dolynske e Nova Praha, nella regione di Kirovohrad, nell’Ucraina centrale, come ha dichiarato il governatore dell’oblast di Kirovohrad, Andrii Raikovych su Telegram, citato da Ukrinform. “Secondo le informazioni preliminari, non ci sono vittime. Alcuni edifici sono stati danneggiati. Cinque insediamenti rimangono senza elettricità. Gli incendi nei siti sono stati spenti”, si legge nel comunicato. Il servizio di emergenza statale ha riferito che tutti gli incendi sono stati domati. Un totale di 34 soccorritori e 7 unità di equipaggiamento dell’unità di emergenza statale della regione di Kirovohrad, insieme a un corpo dei vigili del fuoco locale di una delle comunità, sono stati coinvolti nelle operazioni di spegnimento.
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08:13
Droni Shahed, come le armi della Russia contro l’Ucraina hanno cambiato la guerra
L’aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L’Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato nella puntata di “Numeri” del 1° ottobre
I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerraVai al contenuto