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Ozzy Osbourne, morto oggi (martedì 22 luglio), era malato da tempo. La legganda del metal era affetto dal morbo di Parkison e da anni combatteva con questa grave malattia che ha profondamente segnato la sua carriera e la sua vita. Ha parlato pubblicamente della diagnosi per la prima volta nel 2020 in un’intervista televisiva, ma in forma lieve era già stata individuata nel 2003. Sul palco dell’ultimo concerto dei Black Sabbath, a inizio luglio a Birmingham, ha raccontato: «Non so cosa dire, sono stato a letto per circa sei anni. Non avete idea di come mi sento, grazie dal profondo del cuore».


APPROFONDIMENTI

Le diagnosi di Ozzy – Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale, causando problemi di movimento, tremori e rigidità muscolare. Ozzy aveva ricevuto una prima diagnosi nel 2003 dopo un incidente con un quad che aveva rivelato problemi neurologici latenti, ma la conferma di una forma avanzata di Parkinson di tipo 2 è arrivata solo nel 2019, a seguito di cadute ripetute e di un intervento chirurgico alla colonna vertebrale che ha aggravato i sintomi.

Nel 2020, infatti, l’artista dichiarò di aver vissuto «l’anno più doloroso della sua vita» a causa dei forti dolori neuropatici legati alla malattia.

I sintomi – Il morbo di Parkinson può manifestarsi con tremori e rigidità muscolare, perdita di equilibrio e difficoltà a camminare, stanchezza cronica, dolori neuropatici intensi, problemi cognitivi e umore depresso. Nel caso di Ozzy Osbourne, la malattia si è aggravata a causa di continui infortuni e cadute che hanno reso necessario l’uso di bastoni, stampelle e a volte della sedia a rotelle, riducendo drasticamente la sua mobilità e la possibilità di esibirsi dal vivo.

Cause e fattori di rischio – Le cause precise del Parkinson non sono ancora del tutto note, ma si tratta di una degenerazione progressiva delle cellule cerebrali che producono dopamina. Tra i fattori di rischio più comuni ci sono l’età avanzata (soprattutto oltre i 60 anni), la predisposizione genetica, l’sposizione a sostanze tossiche o pesticidi, i traumi ripetuti alla testa. Non esiste una vera prevenzione per il morbo di Parkinson, ma gli esperti consigliano uno stile di vita sano ed equilibrato, attività fisica costante per mantenere i muscoli elastici e rallentare il deterioramento neurologico, dieta ricca di antiossidanti, verdure, Omega-3, riduzione dell’esposizione a sostanze tossiche.

Le cure – Attualmente non esiste una cura definitiva per il Parkinson, ma solo terapie per rallentare la progressione e alleviare i sintomi. Ozzy Osbourne si sottoponeva farmaci dopaminergici per ridurre i tremori, fisioterapia e riabilitazione motoria, cure per il dolore neuropatico. Recentemente si era sottoposto a terapie sperimentali in Svizzera per alleviare i sintomi più invalidanti


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