L’Orto Giardino del Redentore a Venezia si è trasformato in un’arena di colori, voci e storie. L’8 ottobre, tra piante, officine restaurate e piccoli lettori curiosi, la prima edizione del “Venice Gardens Foundation Natura. Premio letterario giovani lettori” ha unito la città lagunare e il mondo in un dialogo di pagine, racconti e consapevolezza ecologica

Maria Milvia Morciano – Venezia

Nel 2025, grazie alla collaborazione con il “Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundation”, nasce il “Premio Letterario Giovani Lettori”: una nuova iniziativa culturale che mette al centro della narrazione letteraria la natura e il valore della lettura. La presidente Adele Re Rebaudengo parla di “un nuovo passo per ritrovare un armonioso accordo con la natura e ragione della conoscenza, del rispetto e della parte più intima del nostro sentire”, affidando proprio ai più piccoli il compito di fare da ponte tra storie, paesaggi e futuro, “per ritrovare il giusto equilibrio, per continuare a comprendere, a desiderare e soprattutto a sognare”.

Adele Re Rebaudengo

Adele Re Rebaudengo

 

Ascolta Adele Re Rebaudengo, fondatrice e presidente della Venice Gardens Foudantion,

L’orto giardino, una rinascita verde

L’Orto Giardino del Convento della Chiesa del Santissimo Redentore, restaurato dalla “Venice Gardens Foundation” tra il 2021 e il 2024, rappresenta una sintesi di storia, paesaggio e spiritualità. Officine, cappella di meditazione e serra sono un luogo di incontro e riflessione, grazie a un lavoro condotto nel rispetto dei principi di responsabilità, sostenibilità e autosufficienza. Questo spazio non custodisce solo la memoria di Venezia, ma si apre al mondo intero come laboratorio di cultura e relazione con la natura.

Rifiorisce a Venezia il Giardino del Redentore

L’Orto Giardino della chiesa del Santissimo Redentore apre al pubblico. L’intervento di restauro e di conservazione è stato realizzato e promosso dalla Venice Gardens Foundation, …

Colori e allegria tra le piante

Le cerimonia di premiazione del Premio ai giovani lettori si è svolta l’8 ottobre 2025 tra le piante e le officine restaurate dell’Orto Giardino. A rendere la giornata un’autentica festa, sono stati soprattutto gli alunni della primaria “A. Duca d’Aosta” di Venezia e della “E. Loi” di Valdilana-Pettinengo, chiamati anche loro tra i giudici dei libri. Al loro arrivo, il giardino è esploso di colori e allegria. Il Premio è sostenuto da Oasi Zegna, Pulsee Luce e Gas, Fondazione di Venezia, Marie-Rose Kahane, Francesca Masiero per pba agorà e dalla stessa “Venice Gardens Foundation”, che testimoniano la capacità di costruire reti concrete tra pubblico e privato.

Storie che diventano semi

Il racconto vincitore per i più piccoli, L’uomo con il cappotto verde di Davide Calì, illustrato da Irene Penazzi (Lapis editore), immagina una città che ogni notte si popola di alberi grazie all’azione silenziosa di un uomo misterioso. “C’è un bambino che osserva dalla finestra un tale vestito di verde che lascia cadere dei sassolini nei buchi per terra. Poi si scoprirà che sono semi: il giorno dopo cresce un albero”, racconta l’autore, che riflette: “Ci godiamo le bellezze che ci hanno lasciato i nostri antenati, ma non siamo capaci di rinnovarle. Ho voluto affidarmi a una storia magica che trasmetta anche un senso civico: dovremmo prenderci la responsabilità non solo di tagliare, ma anche di ripiantare alberi” e aggiunge: “Viviamo nella società del meme e della frase fatta, ma ci servono storie che siano semi di speranza”.

Davide Calì e Irene Penazzi, autrice delle illustrazioni  de "L'uomo con il cappotto verde"

Davide Calì e Irene Penazzi, autrice delle illustrazioni de “L’uomo con il cappotto verde”

Ascolta Davide Calì, autore de “L’uomo con il cappotto verde” (Lapis Edizioni)

Inventare possibilità, la voce dei libri

Wildoak. Il leopardo nella foresta di Christina C. Harrington (Il castoro) racconta invece l’incontro tra una ragazzina affetta da balbuzie e un cucciolo di leopardo in fuga. La scrittrice spiega che la sua “è una storia sull’interconnessione di tutti gli esseri senzienti: umani, animali e piante, e sulla necessità di comprendersi e prendersi cura gli uni degli altri. Noi umani siamo parte del mondo naturale. Dobbiamo amarlo e custodirlo”. Il bosco immaginato diventa simbolo della cura necessaria verso gli spazi più fragili e minacciati dal cambiamento.

Christina C. Harrington con Anna Zegna e Adele Re Rebaudengo

Christina C. Harrington con Anna Zegna e Adele Re Rebaudengo

Ascolta Christina C. Harrington, autrice di “Wildoak. Il leopardo nella foresta” (Editrice il Castoro)

In dialogo con questa visione, Il tasso e la bambina di Chiara Grasso (Aboca Edizioni) si concentra sull’equilibrio tra uomini e animali selvatici, a partire dalla consapevolezza che non può esistere conservazione faunistica se di base non c’è educazione. “Chi nutre un animale selvatico spesso lo fa per amore”, spiega l’etologa Grasso, “ma così lo rende fragile e dipendente”. La vera armonia nasce dal rispetto e della distanza, non dall’intervento umano.

Chiara Grasso con Anna Zegna, Riccardo Capo (Oasi Zegna) e Adele Re Rebaudengo

Chiara Grasso con Anna Zegna, Riccardo Capo (Oasi Zegna) e Adele Re Rebaudengo

Ascolta Chiara Grasso, autrice di “Il Tasso e la Bambina” (Aboca Edizioni)

Spiriti degli alberi, nuove armonie

L’universo degli albi illustrati trova la sua voce in Noi Kodama (Camelozampa), dedicato agli spiriti degli alberi nella tradizione giapponese, chiamati appunto Kodama. L’autrice, Bimba Landmann, spiega di aver “immaginato di far parlare gli alberi affinché raccontassero a noi umani la loro vita scandita da tutti i cambiamenti che ovviamente le stagioni portano con sé. “Gli alberi hanno un linguaggio, che ho immaginato molto semplice, essenziale e profondo e ho cercato di trasmettere anche il rispetto per tutte le creature viventi”.

Bimba Landmann

Bimba Landmann

Ascolta Bimba Landmann, autrice di “Noi Kodama” (Camelozampa)

Il libro come atto ecologico e umano

Tra i titoli premiati spicca un “silent book”, un libro dove a parlare sono solo immagini delicate e trasognate e non le parole, Ö di Raúl Nieto Guridi (Kite Edizioni), riconosciuto “per aver saputo parlare della diversità con la leggerezza del racconto illustrato e la profondità della metafora”.

Al centro, Carlo Gallucci

Al centro, Carlo Gallucci

Ascolta Carlo Gallucci, fondatore della casa editrice Gallucci

Gallucci editore ha ricevuto due premi: Piante Ribelli di Marie Dorléans, che celebra il verde indomabile, capace di educare gli abitanti di una casa, “la famiglia Perfettini”, e Il Re e il Mare di Heinz Janisch e Wolf Erlbruch, premiato come miglior titolo di catalogo per la sua poesia sull’incontro tra umano e natura. Carlo Gallucci evidenzia il ruolo della parola nella formazione personale e l’importanza del libro cartaceo, ancora preferito dai bambini tra i sei e gli otto anni nonostante il calo della popolazione infantile. “La lettura tra i bambini cresce, segno di una consapevolezza forte anche tra i genitori”, conclude l’editore giornalista.