Si terrà domani mattina (mercoledì 15 ottobre) alle 11 davanti al gip Claudio Emanuele Bencivinni l’udienza di convalida del fermo per Gaetano Marzano, il ventottenne che ha confessato di aver ucciso con un colpo di pistola Paolo Taormina, 21 anni, davanti al locale gestito dalla sua famiglia all’Olivella, intorno alle 3 di sabato scorso.
L’indagato ha dato una sua versione dei fatti ai sostituti procuratori Maurizio Bonaccorso e Ornella Di Rienzo dopo essere stato bloccato poche ore dopo il delitto a Cruillas. Ha raccontato – ma è una versione a cui la Procura non crede – di aver avuto un battibecco con Taormina dopo uno scontro che avrebbe coinvolto altre persone davanti al pub. “Mi ha umiliato davanti a tutti, se l’è presa con me che non c’entravo niente, non ci ho visto più e gli ho sparato”, questa in sintesi la sua confessione. Che non trova riscontro nelle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza.
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Resta fumoso il movente, nel senso che Maranzano ha riferito di aver riconosciuto nella vittima la persona che alcuni mesi fa avrebbe mandato dei complimenti alla sua compagna sui social. Per i pm, però, il gesto – integralmente ripreso dalle telecamere – avrebbe più il sapore di un’esecuzione e di un’azione premeditata, anche se Maranzano ha spiegato di girare con la pistola per via delle “tante cose che si sentono”, cioè del fatto che la città sarebbe pericolosa.
Durante l’udienza l’indagato potrà fornire ulteriori spiegazioni, ma anche decidere di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giudice deciderà poi se convalidare il fermo (cosa per cui è necessario che sussista il pericolo di fuga) e applicare la custodia cautelare in carcere, come certamente chiederanno i pm.