Il Consiglio dei ministri approverà oggi il Documento programmatico di bilancio. Tra le questioni fondamentali sul tavolo c’è il taglio il taglio dell’Irpef per i redditi fino a 50 mila euro. Cosa significa? La misura, che punta a un taglio di due punti della seconda aliquota, dal 35% al 33%, per i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro, porterà un beneficio massimo di 440 euro per i lavoratori dipendenti. Secondo fonti di governo, la sterilizzazione potrebbe essere fissata a una soglia di reddito molto alta: 200 mila euro. La misura dovrebbe costare intorno ai 2,5 miliardi, quindi meno dei 4-5 miliardi che sarebbero stati necessari se la misura fosse stata estesa fino a 60mila euro. 

Le altre misure

Oltre al taglio dell’Irpef, le misure attese per il prossimo anno riguardano anche

la pace fiscale, con una nuova rottamazione delle cartelle in arrivo. Secondo le ultime ipotesi, verrà spalmata in 9 anni e 108 rate e saranno probabilmente previsti parametri che limiteranno la platea ai contribuenti “meritevoli”.

Troviamo poi la questione pensioni, con la sterilizzazione selettiva per l’aumento dell’età pensionabile a partire dal 2027. Il blocco di tre mesi potrebbe essere graduale e non per tutti. Secondo quanto trapelato, lo stop completo dell’innalzamento sarebbe riservato solo per chi avrà compiuto 64 anni nel 2027.

E ancora, un pacchetto per le famiglie tra i 500 milioni e un miliardo, che va dal congedo parentale al bonus mamme. Si lavora sulle detrazioni fiscali col quoziente familiare e sulla conferma del congedo parentale facoltativo all’80% dello stipendio per tre mesi, dopo la fine di quello obbligatorio.

Casa, sanità e banche

Tra le misure c’è anche il bonus casa, con l’obiettivo di prorogare il bonus ritrutturazioni al 50% sulle prime case ma in modo selettivo. Nessuna indicazione per il momento invece sul futuro del bonus mobili a scadenza a fine anno.

Segue il rinnovo dell’ires premiale che, introdotta lo scorso anno per l’imprenditoria virtuosa che fa utili ma investe in occupazione e innovazione, scade il 31 dicembre ma dovrebbe essere rinnovata. Il costo oscilla tra i 400 e i 500 milioni di euro. Per le imprese sarebbe anche in arrivo il nuovo incentivo che supererà Transizione 5.0.

E ancora, la sanità, con lo stanziamento di 2,5 miliardi in più a favore del Sistema sanitario nazionale, in aggiunta ai 4 miliardi già stanziati con la legge di bilancio dello scorso anno.

Infine, ci sono le banche. Il governo punta a un loro contributo “concertato” e senza intenti “punitivi”. Tra le ipotesi anche quella di una proroga dell’intervento sulle Dta. Le entrate si aggirerebbero intorno ai 2,5 miliardi.

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