La squadra rivelazione

In questo 2025 il team ‘rivelazione’ è senza dubbio la Williams. Quando mancano appena sei round alla conclusione del Mondiale la scuderia di Grove è quinta nel campionato Costruttori e può vantare Alex Albon saldamente all’ottavo posto nella classifica Piloti. Carlos Sainz, sulla secondo monoposto del team inglese, non ha avuto la stessa continuità di rendimento del compagno di marca, ma si è tolto la grande soddisfazione di conquistare un incredibile podio nel GP dell’Azerbaigian a Baku, il primo per la Williams da quattro anni.

Questa squadra sembra una lontana parente di quella che sul finire della stagione 2024 faceva addirittura fatica a reperire i pezzi di ricambio per le monoposto, messa in difficoltà da incidenti a ripetizione e da prestazioni in pista che spesso la relegavano a fondo-gruppo. Proprio Albon però ha sottolineato come le difficoltà dell’ultima stagione siano state in qualche modo ‘propedeutiche’ al passo in avanti compiuto quest’anno.

Il ruolo di Vowles

“Il passaggio dal 2023 al 2024 è stato vissuto dall’esterno, dalla gente, come un passo indietro in termini di prestazioni – ha commentato Albon, intervistato dal sito Motorsportweek – ma in realtà in quel momento sono state cambiate le fondamenta della squadra. Quello è stato uno dei passi più importanti di tutti gli anni che ho trascorso con la squadra. Quello che state vedendo quest’anno è il risultato di molti cambiamenti che abbiamo apportato un paio di anni fa“, ha sottolineato il thailandese.

Molto del merito di questa crescita del team Albon l’ha intestato all’attuale team principal della squadra, James Vowles. L’ex capo delle strategie Mercedes è diventato il massimo responsabile del team Williams a partire da febbraio 2023 e la sua guida ha consentito allo storico team britannico di migliorare molto: “Sono felice di dove mi trovo – ha detto Albon, che dopo le difficoltà dei suoi anni in Red Bull ora è considerato come un possibile uomo-mercato – mi piace che James sia molto onesto riguardo ai nostri punti deboli e ai nostri punti di forza. Questo rende il percorso che stiamo facendo credibile. Non dice ‘L’anno prossimo saremo in testa’. Ha in mente un piano calcolato e realistico. Finora mi sembra che stiamo percorrendo la strada di cui aveva parlato e questo mi fa sentire di essere nel posto giusto”.