Nella memoria di esperti e non, inevitabilmente, c’è quell’incidente di Abu Dhabi 2021, a cinque giri dalla fine, quando con la Williams è finito contro il muro di curva 14 riaprendo un Mondiale nelle mani di Hamilton. Per Lewis sarebbe stato l’ottavo titolo, quello che gli avrebbe permesso di superare in testa l’eterno Michael Schumacher, ma la realtà non ha voluto, perché dopo l’incidente del canadese, sfruttando la Safety Car, Max Verstappen è rientrato ai box, ha messo le Soft nuove, e lo ha superato in curva 7 nel corso dell’ultimo giro, vincendo il primo titolo mondiale Piloti. In seguito criticatissimo dai tifosi di Lewis, ricevendo addirittura minacce di morte, Latifi ha abbandonato i motori dopo l’addio alla Williams e alla F1 a fine 2022, iniziando a studiare alla London Business School. Un percorso finito di recente, dato che proprio il 30enne di Montréal si è laureato dopo aver completato il piano di studi del master in Business Administration.
In un post, pubblicato martedì sera, il canadese ha celebrato il risultato. Lo si vede sorridente, con la pergamena, il mantello e il cappello: “Era da un po’ che non pubblicavo — scrive — Volevo prendermi un po’ di tempo per concentrarmi completamente sul mio Mba e godermi davvero l’esperienza senza distrazioni”. E ancora: “Non avendo mai preso una laurea universitaria, né idea di cosa aspettarmi, ammetto che ero un po’ nervoso all’inizio — prosegue — Ma ho scoperto velocemente quanto sia calorosa e accogliente la comunità della London Business School, costruendo amicizie che so dureranno per tutta la vita. Gli ultimi due anni sono stati tra i più gratificanti della mia vita, pieni di apprendimento, crescita, nuove esperienze e ricordi che porterò con me per sempre. Non vedo l’ora di scoprire cosa mi aspetta, altri traguardi arriveranno presto”. Tra i messaggi di festeggiamento ci sono anche l’ex F1 Nyck de Vries, allontanato a metà 2023 dalla Red Bull dopo la deludente esperienza in AlphaTauri (oggi Racing Bulls), e George Russell.
Dopo la fine del Mondiale 2022, Latifi non si era spostato verso l’Indycar o l’Endurance come molti altri piloti, ma ha deciso di dire addio ai motori, annunciandolo sui social due anni fa: “Le gare sono state la mia vita sin da quando avevo 13 anni, e tutt’ora non mi perdo un GP in tv — aveva scritto — Sentivo però che era questo il momento giusto della mia vita per esplorare un altro percorso”. Una carriera che si è così interrotta a 28 anni, dopo le esperienze in F3, F3 Euro Series, la World Series Renault 3.5 nel 2015 e l’ingresso in GP2/F2 dal 2016, fino al 2019, quando chiuse secondo con il team Dams perdendo solo contro Nyck De Vries. Nel 2020, poi, l’esordio con la Williams nel Circus, dopo che Latifi aveva sostenuto test anche con la Renault nel 2017 e la Force India nel 2018. Ma al di là dei deludenti risultati in pista — a punti solo nei GP di Ungheria e Spa 2021, poi Giappone 2022 — tutti lo ricordano per quell’errore di Abu Dhabi, quattro anni fa, quando un suo errore cambiò il finale di gara e la decisione discutibile del direttore corse Michael Masi cambiò un finale che sembrava scritto in favore della Mercedes di Hamilton. Adesso, dopo lo studio sui libri, è tempo per lui di affrontare nuove sfide.