
© Sirotti
Jonathan Milan punta a importanti traguardi per il futuro. Capace quest’anno di conquistare nove successi, tra i quali spiccano ovviamente le due tappe vinte al Tour de France che gli hanno permesso di portarsi a casa la Maglia Verde della classifica a punti, il velocista friulano non nasconde le ambizioni per il prosieguo della carriera, che almeno fino al 2029 lo vedrà vestire i colori della Lidl-Trek. Oltre alle volate, nelle quali ha anche trionfato in quattro occasioni al Giro d’Italia, il 25enne vuole provare a essere protagonista anche nelle classiche e sono soprattutto due quelle che il campione olimpico di Tokyo ha messo nel mirino.
“Vorrei vincere una Sanremo, ma finché vanno sulla Cipressa non ce la faccio – ha raccontato Milan al Festival dello Sport di Trento, organizzato dalla Gazzetta dello Sport – E anche la Roubaix: quest’anno sono riuscito a finirla per la prima volta, ma vorrei vincerla”. Un altro obiettivo è quello di conquistare tappe in tutti e tre i Grandi Giri (gli manca la Vuelta a España, alla quale non ha mai partecipato, ndr), magari nello stesso anno: “È impegnativo, ma è un mio piccolo sogno. Già riuscire a farlo nell’arco di una carriera sarebbe un grandissimo risultato, ma farlo nello stesso anno sarebbe il massimo“.
Il velocista friulano ha poi parlato della conquista della Maglia Verde del Tour, terzo italiano a riuscirci dopo Franco Bitossi e Alessandro Petacchi: “Bisogna prendere punti per riuscirci, ma prima servono vittorie e piazzamenti. E poi portare la bicicletta fino a Parigi. Era il mio sogno e ci sono riuscito, ma quanta fatica ho fatto nella tappa di Lourdes“. Alla Grande Boucle, il 25enne ha anche visto da vicino Tadej Pogačar, dominatore della stagione: “Uno si allena per vincere, non vedo perché dovrebbe lasciare qualcosa agli altri. Io poi spero che la mia squadra faccia bene, ma vince sempre lui”.
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