Negli ultimi giorni Inps ha comunicato la disponibilità, all’interno del “assetto Previdenziale del Contribuente, degli avvisi bonari destinati ai lavoratori del settore agricolo. Come è noto, si tratta di strumenti di trasparenza e di comunicazioni molto importanti perché segnalano la presenza di debiti contributivi residui, invitando i contribuenti a regolarizzare spontaneamente la loro posizione, al fine di evitare conseguenze pesanti.

Quello degli avvisi bonari non è di certo un evento isolato, ma una prassi dell’istituto mirata a monitorare con attenzione i versamenti contributivi del settore agricolo. Ogni anno l’ente pubblica nuovi messaggi di questo tipo, in base all’avanzamento dei controlli sui dati contributivi.

Vediamo allora più da vicino chi deve prestare attenzione al contenuto del messaggio Inps n. 2955 del 6 ottobre.

A quali contributi si riferiscono le comunicazioni Inps

L’avviso bonario non va assolutamente ignorato o preso alla leggera perché ha natura di comunicazione preventiva, che l’istituto di previdenza invia quando rileva mancati o parziali pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti.  individua qualche omissione o incongruenza tra somme dovute e versate.

In particolare, il messaggio Inps n. 2955 in questione riguarda due categorie specifiche del settore economico-produttivo primario, ossia:

  • i datori di lavoro agricoli, vale a dire le aziende, le imprese individuali o le cooperative che assumono manodopera nel settore agricolo e versano trimestralmente i contributi per i propri dipendenti sotto contratto – nei loro confronti gli avvisi bonari riguardano i contributi dovuti per il 3° e il 4° trimestre 2023 e per il 1° e 2° trimestre 2024;
  • i lavoratori autonomi agricoli, e cioè figure come i coltivatori diretti, i coloni e i mezzadri, iscritti alle relative gestioni previdenziali – i contributi richiesti sono quelli relativi al 2024.

Nel caso Inps abbia il dubbio che un certo contribuente non sia perfettamente in regola con il calendario dei pagamenti, emette l’avviso bonario per invitarlo a regolarizzare la situazione.

La verifica e il confronto dei dati richiede non possono essere immediati e solo dopo alcuni mesi Inps è in grado di stabilire se esistono differenze contributive o omissioni. Ecco perché gli avvisi bonari vengono emessi a distanza di tempo rispetto ai trimestri interessati.

Avviso bonario Inps
📄 Definizione Comunicazione preventiva che l’Inps invia ai contribuenti (aziende, artigiani, commercianti, professionisti) per segnalare irregolarità nei versamenti dei contributi previdenziali o nel modello UniEmens 🎯 Obiettivo Consentire al contribuente di regolarizzare spontaneamente la propria posizione prima che parta la procedura di riscossione coattiva o la cartella esattoriale 🧾 Contenuto dell’avviso Dati identificativi del contribuente
Periodi contributivi e importi non versati
Codice della sede Inps di riferimento
Termini per il pagamento o per presentare osservazioni
Modalità di pagamento 📅 Termini di pagamento Generalmente 30 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario per effettuare il versamento o inviare chiarimenti
In caso di mancata risposta, l’Inps trasmette il debito all’Agenzia delle Entrate – Riscossione 💶 Sanzioni e interessi L’avviso bonario consente di ridurre le sanzioni amministrative e gli interessi di mora se il pagamento avviene entro i termini indicati 📤 Come si riceve Pec all’indirizzo comunicato all’Inps o all’Ordine professionale
Raccomandata A/R 🧮 Come regolarizzare Verificare i dati tramite il Cassetto previdenziale
Pagare con modello F24 utilizzando il codice causale indicato o presentare osservazioni documentate se l’importo è errato ⚖️ Differenza con la cartella esattoriale L’avviso bonario non è ancora un atto di riscossione coattiva
Serve a evitare la successiva emissione della cartella da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione 📍 Dove consultarlo Portale Inps

Cosa indica un avviso bonario e perché non va sottovalutato

In ogni avviso il contribuente trova alcune informazioni che servono a qualificare l’atto e a chiarire pienamente la sua funzione. In particolare, ci sono:

  • il debito residuo per contributi e somme aggiuntive (sanzioni o interessi);
  • i riferimenti per il pagamento tramite Modello F24;
  • le istruzioni per richiedere la rateazione telematica, se necessaria.

Le conseguenze del mancato pagamento non vanno sottovalutate.

Se il contribuente non paga o non chiarisce la posizione in modo opportuno, Inps potrà emettere successivamente un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo, un atto che ha efficacia immediata e che apre la strada all’intervento dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione e al pignoramento dei beni del debitore.

Vero è che l’avviso bonario non ha valore esecutivo, ma rappresenta comunque un invito a sanare la posizione in modo volontario e quanto prima. Solo così è possibile evitare i passi successivi dell’istituto di previdenza, che la legge garantisce per tutelare le sue legittime richieste.

Ricordiamo, infatti, che la procedura esecutiva scatta proprio a causa alla negligenza o inerzia del contribuente, che persiste nel non pagare il dovuto. In breve, l’avviso bonario rappresenta l’ultima possibilità per regolarizzare la posizione senza aggravio di costi o sanzioni. Ben si comprende d’altronde la necessità di comunicazioni di questo tipo, considerando che i contributi sono alla base di qualsiasi pensione futura.

Come verificare la propria posizione

Tutti gli avvisi bonari sono consultabili online nel Cassetto Previdenziale del Contribuente, accessibile tramite le consuete credenziali Spid, Cie e Cns nella sezione Dati Complementari alle voci:

  • Lista Av. Bonari AZ AGRI per i datori di lavoro agricoli;
  • Lista Avvisi Bonari AUT per i lavoratori autonomi agricoli.

Come è noto, il Cassetto Previdenziale del Contribuente è organizzato in sezioni e sottosezioni, in modo da consentire a tutti i contribuenti di verificare agevolmente le diverse informazioni relative ai propri versamenti contributivi, posizioni assicurative e comunicazioni Inps.

E attenzione: chi avesse nel frattempo già provveduto al pagamento, può comunicarlo direttamente attraverso il Cassetto Previdenziale del Contribuente, nella sezione Contatti alla voce Com. Bidirezionale, allegando la copia del versamento o indicando gli estremi.

Al di là di questa specifica comunicazione dell’istituto di previdenza, resa nota con il messaggio n. 2955 di pochi giorni fa, è importante che i contribuenti controllino con costanza il proprio Cassetto.

La consultazione regolare consente, infatti, di individuare tempestivamente eventuali segnalazioni e di evitare la formazione di debiti, agendo prontamente a sanare le irregolarità.

Concludendo, ricevere un avviso bonario, quindi, non è ancora una sanzione e non deve spaventare il contribuente. Al contempo, è un atto che non deve neanche essere ignorato o considerato di scarsa importanza.

Di fatto è e resta un campanello d’allarme e una possibile spia di qualche problema: chi interviene in tempo può sistemare la propria posizione, evitare aggravi e mantenere in regola la propria situazione previdenziale. Altrimenti Inps farà valere i rimedi delle procedure esecutive.