“Ringrazio tutti coloro che mi stanno esprimendo la loro solidarietà. Nessuno merita violenza”. In una diretta social, Alessandra, 20 anni, l’ex fidanzata del rapper Faneto, 21 anni, si è rivolta così agli oltre 7000 utenti collegati con lei. Lo scorso maggio, la donna aveva presentato alla Polizia di Cremona una denuncia per presunte violenze, minacce e stalking nei confronti dell’ex fidanzato, all’anagrafe Valentin Antonio Segura. La Procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo sul caso, per il quale sono in corso le indagini. Per la tutela di Alessandra, inoltre, è stato emesso un codice rosso. Ora, dopo che avrebbe ricevuto presunte minacce di morte dal rapper, la donna ha reso pubblica la storia, “tanto non ho niente da perdere”. Venerdì 10 ottobre, mentre Faneto si stava esibendo in un dj set allo You Club di Vicenza, Alessandra ha pubblicato nelle stories Instagram non solo foto del viso tumefatto dalle botte che avrebbe ricevuto da lui, ma anche video dove lei piange chiusa in bagno e la voce di lui la apostrofa da dietro la porta: “Sei una m***a umana”. Sui social è comparso anche lo screenshot di un messaggio che Faneto avrebbe inviato all’ex fidanzata: “Ricordati che morirai, non vali nulla. Ma prima sarai s*****a da tutti i miei amici. Sei una m***”. Come ha spiegato Alessandra, “il racconto l’ho messo perché nessuna donna può passare quello che ho passato io. L’ho coperto per mesi, ma dopo continue minacce, anche dopo averlo lasciato e denunciato, è il momento di far valere la mia voce come quella di tante altre donne che hanno ancora paura di ratti del genere e non riescono a chiedere aiuto”. Altri messaggi hanno poi accompagnato la narrazione. “Se farai girare il video sul web ti sgozzerò di persona, e se non ti farai trovare me la prenderò con i tuoi”, l’avrebbe minacciata il rapper, che avrebbe anche provocato un incidente nel quale il cane della donna sarebbe morto investito. Secondo lei, Faneto sarebbe “scappato dall’auto perché lui ha guidato sotto psicofarmaci, tutto drogato e bevuto. Mi ha tolto anche lui”. Le stories di Alessandra hanno ricevuto un milione e 400mila visualizzazioni e hanno attirato numerosi messaggi di solidarietà. Subito dopo, Faneto, che non ha replicato, ha chiuso gli account di Instagram e di TikTok. Nel frattempo, la sua casa discografica, la Trenches Records, si è dissociata da ogni tipo violenza sulle donne e ha annunciato che il ricavato delle opere del rapper sarà donato ad associazioni contro la violenza sulle donne. Anche la fanpage ufficiale del rapper ha preso le distanze: “Condanniamo con fermezza e ci dissociamo da qualsiasi forma di violenza, in particolare verso le donne e qualunque persona si trovi in una posizione di fragilità o impossibilitata a difendersi”.
L’ACCUSA: “LA MADRE E I SUOI MANAGER SAPEVANO”
Nel 2023 il rapper milanese-dominicano Faneto aveva pubblicato il brano Lamelo, dove canta i versi Lei è una t***a, ma non lo è più di me, no / Claima di essere tr***, ma verrà trattata peggio (molto peggio). Nel 2024 aveva pubblicato l’EP No Pressure, No Diamonds e contava oltre 36 milioni di stream e 600 mila ascoltatori mensili su Spotify. Lunedì 13 ottobre Alessandra ha ulteriormente denunciato nelle stories Instagram la creazione di “account fake per parlare male del mio cane o di me” e di raccolte fondi alle quali risulta estranea. “Capisco che state cercando di fare hype, ma così ragazzi fa veramente schifo! Mi dissocio da qualsiasi tipo di chat, donazione o altri account”. Al contrario, ha ringraziato “chi mi supporta, ogni grande donna in difficoltà, ogni grande uomo e tutti quelli che stanno cercando di aiutarmi”. Ha inoltre aggiunto che “parlare di hype in questi casi è veramente scorretto. Mi scrivono in tanti per collaborare ora che ho un paio di follower e neanche rispondo, perché anche questo non sensibilizza la mia situazione, anzi mi fa capire quanto siete monopolizzati”. Ha poi precisato che “qualsiasi chat falsa che viene creata verrà rintracciata e denunciata per diffamazione. Perché nel 2025 difendere o comunque mangiarci sopra a queste cose è fuori dal normale”. Come riporta La Repubblica, in diretta social la donna ha poi raccontato che “tutti sapevano, anche sua madre e i suoi manager, ma non mi hanno aiutata”. E ancora: “Non chiedetemi se l’ho tradito, non l’ho fatto, ma anche quando avvenisse non giustifica la violenza. Ho reso tutto pubblico per tutelarmi”.
Approfondimento
Sessismo nella trap, Vera Gheno: “La censura? Non è una soluzione”