La Stampa, storico giornale torinese, rischia di perdere definitivamente la sua denominazione d’origine. Gioiello editoriale della famiglia Agnelli-Elkann, fondato nel capoluogo piemontese nel lontano 1867, il quotidiano è sempre più vicino a una cessione che, per sua stessa natura, si prefigura emblematica.
La Stampa e Repubblica verso la vendita
Diversi incontri a porte chiuse, bozze, ma soprattutto un forte e manifesto interesse da parte del possibile compratore: Enrico Marchi, già presidente di Save e Banca Finint, da tempo interessato e chiudere l’accordo. A capo del gruppo Nem – Nord Est Multimedia –, Marchi aveva già trattato con la Exor della famiglia Agnelli-Elkann in passato, nel 2023, quando aveva concluso con successo le trattative per l’acquisizione di alcune testate del Triveneto: Il Corriere delle Alpi, Il Piccolo, Messaggero Veneto, La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, e La Tribuna di Treviso. Ora però, sul tavolo, ci sono due dei più grandi quotidiani del panorama nazionale: La Stampa e Repubblica. E proprio per lo storico quotidiano torinese il futuro potrebbe essere all’insegna di Marchi, mentre per Repubblica le prospettive sarebbero greche: interessato all’acquisto sarebbe Kyriakou, a capo del gruppo Antenna Group. Diverso ancora invece il futuro, probabile e possibile, di HuffPost Italia e La Sentinella del Canavese. In questo caso il colpo potrebbe essere messo a segno dal gruppo pugliese Ladisa. Colosso italiano nel mondo della ristorazione, il gruppo sarebbe orientato verso l’acquisto delle due testate immaginando un futuro da protagonisti nel mondo dell’editoria.