di
Andrea Bonafede

Best Global Brand 2025, lo studio condotto da Interbrand sui marchi più forti e noti al mondo: Ferrari, Prada e Gucci le tre italiane presenti in classifica. La crescita delle piattaforme digitali, il calo di lusso e automotive

Da 13 anni è il brand che vale di più al mondo. E, dal 2013 a oggi, ha quasi quintuplicato il suo valore, passando da 98 a 470 miliardi di dollari. Apple si conferma al vertice della Best Global Brand 2025, la classifica stilata dalla società di consulenza Interbrand sui cento marchi più forti e noti al mondo, giunta quest’anno all’edizione numero 26 (qui l’infografica). 
Malgrado il colosso di Cupertino mostri una flessione per il secondo anno consecutivo (-4% nel 2025, -3% nel 2024), il divario con il secondo posto, occupato da Microsoft (+10%), e con il terzo, Amazon (+7%), resta ancora elevato. 
Podio invariato, rispetto alle edizioni precedenti, così come gran parte della top 10 (esce Bmw, entra Instagram) e il numero di brand italiani presenti: tre. Il primo in graduatoria diventa Ferrari, che dopo essere stata la top performer assoluta dell’anno scorso, nel 2025 cresce ancora (+17%) e sale dalla posizione 62 alla 54. «Negli ultimi anni, i brand che sono cresciuti di più sono stati i cosiddetti “multiarena”, ovvero marchi che operano in contesti competitivi diversi da quelli per cui sono nati, ma sono riusciti a mantenere una loro specifica identità: Ferrari appartiene a questo gruppo – spiega Manfredi Ricca, global chief strategy officer di Interbrand -. La casa di Maranello ha vinto la scommessa ed è andata oltre l’automotive, diventando un brand di lusso: è un’azienda fortemente tecnologica, che è entrata nel fashion, nella vela, e continua ad avere una domanda estremamente forte».

Le due facce del lusso

Gli altri due brand italiani presenti in classifica sono Prada e Gucci, che però stanno vivendo due momenti differenti. Anche se il gruppo guidato da Miuccia Prada, Patrizio Bertelli e Andrea Guerra scende in graduatoria (posizione 86), mostra un’altra crescita interessante, dell’8%, dopo il +14% fatto segnare nel 2024, mentre Gucci fa segnare un -35% e passa dalla 41esima alla 69esima piazza. «Prada ha mantenuto una strada precisa, fa mosse molto interessanti, come la partnership con Axios Space, ha un progetto di sostenibilità chiaro e sviluppato, una presenza sociale importante e la sua propulsione creativa non si è esaurita – prosegue Ricca -. Gucci invece sta affrontando un periodo di transizione, tra cambi di management e di direzione creativa: i grandi brand sono forti quando hanno singolarità. Esauritosi il periodo di grande crescita, a volte si riparte subito, a volte ci vuole più tempo. Al di là dei risultati finanziari, c’è un brand che deve ritrovare identità».



















































Chi sale, chi scende: il record di Nvidia

Il lusso, del resto, è uno dei settori che nel 2024 ha sofferto maggiormente l’instabilità globale (Louis Vuitton e Chanel hanno mostrato cali di valore rispettivamente del 5 e dell’8%), così come l’automotive (Tesla -35%, Mercedes-Benz -15%, Bmw -10%). A sfruttare più delle altre l’attuale congiuntura economica sono state invece le aziende del «digital media» e le piattaforme di intrattenimento: Instagram è cresciuta del 27%, Facebook del 18%, YouTube del 61%, Netflix del 42%. Questi ultimi due brand, in particolare, sono stati il secondo e il terzo con gli incrementi di valore maggiori. Il primato, in questo senso, spetta a Nvidia, entrata per la prima volta in classifica l’anno scorso e cresciuta nel 2025 del 116%, raggiungendo la posizione numero 15. «Si tratta del il più grande incremento di valore della storia della classifica. È un brand fondamentalmente B2b, ma è riuscito a proteggere tutta quella che è la catena del valore, che va dai data center ai gamer, e sta creando un ecosistema incredibile. La sfida del futuro sarà consolidare il brand: la maggior parte di questa crescita è dovuta a tecnologia, all’abilità nel penetrare laddove si fa innovazione oggi, ma l’opportunità per consolidarsi nel lungo periodo è investire nel brand». 

Le new entry

Oltre alle certezze, alle novità e alle sorprese, nella classifica di quest’anno sui cento brand globali con il maggior valore (che quest’anno, complessivamente, ha raggiunto i 3,6 trilioni di dollari, in aumento del 4,4% sul 2024) emerge grande dinamismo: tra new entry e ritorni, sono ben 12 i brand che entrano nella Best Global Brand 2025. Si tratta di BlackRock, Booking.com, Qualcomm, GM Aerospace, Uniqlo, Dell, Schneider Electric, Monster, Nasdaq, John Deer, Shopify e Byd. In particolare, la casa automobilistica cinese, rappresenta una delle principali disruption del panorama automotive, grazie alla sua crescente influenza sul mercato europeo. «Byd è una storia di incredibile successo ed è il risultato di una capacità di costruire brand, e in fretta. L’abilità di competere con i migliori, di ottenere grandi risultati, di costruire un brand in pochissimo tempo è incredibile. E questo aspetto apre una riflessione sui brand cinesi: è difficile pensare che in futuro non ci saranno altri marchi della Cina che entreranno in questa classifica», conclude 

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15 ottobre 2025 ( modifica il 15 ottobre 2025 | 07:57)