AGI – Hamas ha informato i mediatori che trasferirà oggi stesso in Israele altri quattro corpi di ostaggi deceduti, dopo averne consegnati quattro martedì sera attraverso la Croce Rossa. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel citando una fonte diplomatica mediorientale e una seconda fonte a conoscenza della vicenda. Il nuovo trasferimento, se avverrà effettivamente, porterà il numero di corpi di ostaggi restituiti da Hamas a 12, mentre altri 16 rimarrebbero ancora nella Striscia di Gaza.
Hamas ha affermato di aver bisogno di tempo per raggiungere tutti i corpi, poiché alcuni di essi si trovano sotto le macerie di edifici e tunnel bombardati dalle Idf, mentre altri si trovano in aree sotto il controllo delle forze di difesa israeliane.
Al via le prime identificazioni
Tra i quattro ostaggi uccisi a Gaza e restituiti ieri sera a Israele, è stato ufficialmente identificato il corpo di Uriel Baruch. Il 35enne, originario di Givon, è stato rapito mentre tornava a casa dal festival musicale Nova il 7 ottobre 2023. Lo ha annunciato l’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv, dove nelle scorse ore sono arrivate le bare dei quattro ostaggi riconsegnati ieri sera da Hamas. L’identificazione di tutte le vittime potrebbe richiedere fino a due giorni, ha precisato il ministero della Salute israeliano.
Quello del soldato 19enne Tamir Nimrodi è un altro dei quattro corpi senza vita restituiti ieri sera a Israele. Lo ha confermato la sua famiglia dopo la comunicazione ufficiale della sua identificazione da parte dell’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv. Tamir Nimrodi non era stato ufficialmente classificato come deceduto, ma come una persona per la quale c’era “una grave preoccupazione per la propria vita”, motivo per cui non era stato incluso nell’elenco dei 20 ostaggi viventi. “Con il cuore spezzato e un dolore insopportabile, annunciamo che il corpo di Tamir, il mio amato primogenito, è stato restituito stasera da Gaza”, ha scritto il padre Alon su Facebook.
Quando è stato rapito, Nimrodi prestava servizio nell’amministrazione di coordinamento e collegamento del Cogat per la Striscia di Gaza. Il giovane soldato è stato ripreso in un filmato, insieme a Nick Beiser e Ron Sherman, mentre i terroristi, in pantaloncini e maglietta, lo accompagnavano al cancello della base. Era stato rapito un mese prima del suo diciannovesimo compleanno, insieme ai suoi sue colleghi, che sono già stati restituiti per la sepoltura in Israele.
Da allora la famiglia non aveva ricevuto alcun segno di vita o informazioni sulle condizioni di Tamir. L’unica prova a disposizione era il filmato del suo rapimento, il 7 ottobre 2023, mentre veniva portato via a piedi.
Tamir – ha poi fatto sapere il Forum dei familiari dei rapiti in una nota, – è stato ucciso a Gaza “dai bombardamenti dell’Idf durante la prigionia”.
E’ poi del 53enne Eitan Levy la terza salma riconsegnata ieri sera da Hamas. Lo ha annunciato il Forum dei parenti dei rapiti. Levy, di Bat Yam, era stato dichiarato disperso per oltre 40 giorni prima di essere ufficialmente riconosciuto come ostaggio. Dopo due mesi di prigionia a Gaza, l’Idf aveva informato la famiglia che si presumeva fosse stato ucciso.
Tassista, il giorno del 7 ottobre si era recato al kibbutz Bèeri di prima mattina per accompagnare un passeggero. Da lì aveva chiamato il figlio Shahar dicendogli dell’attacco missilistico di Hamas quando era caduto in un’imboscata e portato via dai terroristi. Nell’agosto 2024, la sua famiglia aveva acconsentito a pubblicare un filmato esplicito del corpo di Levy trasportato per le strade di Gaza, preso a calci e calpestato dagli abitanti. “Non ci fermeremo e non ci fermeremo finchè tutti i 20 ostaggi non saranno tornati a casa”, ha assicurato il Forum.
La quarta salma è quella di un palestinese
Uno dei quattro corpi restituito da Hamas non è di uno ostaggio ma è di un palestinese di Gaza. Lo ha dichiarato un funzionario della sicurezza ai media israeliani.
“Hamas sta rispettando i suoi impegni” di restituire i corpi degli ostaggi. Lo ha affermato il portavoce del gruppo militante, Hazem Qassem, dopo che dalle analisi dei medici legali sembra che la quarta salma restituita ieri notte non appartenga a un rapito ma a un palestinese. Hamas detiene ancora i corpi di 21 ostaggi nella Striscia.
Israele annulla le sanzioni
Secondo l’emittente televisiva Kan, il governo israeliano avrebbe deciso di annullare le sanzioni previste per oggi su Gaza dopo che Hamas ha accelerato la restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti. Pertanto, sempre secondo la stessa fonte, il valico di Rafah verrà riaperto oggi e gli aiuti umanitari potranno entrare a Gaza come previsto, consentendo l’ingresso di 600 camion.
La notizia viene rilanciata dal quotidiano Times of Israel, precisando che le sanzioni previste per oggi avrebbero dovuto includere appunto la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto. Tali misure erano state annunciate ieri, dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi deceduti, detenuti nella Striscia di Gaza dai terroristi palestinesi.