di
Davide Frattini
Gli islamisti ora accusano questa potente famiglia di aver collaborato con Israele durante la guerra
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME – Gli islamisti non dimenticano che Mumtaz Dogmush negli anni Novanta faceva parte della Sicurezza Preventiva comandata da Mohammed Dahlan, di fatto la polizia segreta a Gaza quand’era sotto il controllo di Fatah. Gli islamisti non dimenticano che quegli uomini della fazione rivale avevano tagliato loro le barbe devote in segno di disprezzo. Il leader del clan familiare ha cambiato spesso alleanze fino a lasciarsi crescere anche lui sul volto i peli della devozione, ormai diventata fanatica: arriva a fondare l’Esercito dell’Islam, a giurare fedeltà allo Stato Islamico ed Al Qaeda, a sfidare il potere di Hamas sventolando i vessilli neri in opposizione a quelli verdi. Sono i Dogmush a rapire nel 2007 Alan Johnston, il corrispondente della Bbc nella Striscia, proprio per mettere in difficoltà l’organizzazione al potere con la comunità internazionale.
Prima di ammantarsi dell’ideologia estremista, il clan aveva esteso la sua forza dai quartieri Sabra e Tel Al Hawa nella città di Gaza — dove si è arricchito anche con l’estorsione — fin sotto la sabbia: gestiva i tunnel del traffico di armi, sigarette, droghe che a Rafah eludevano le ispezioni sulla frontiera con l’Egitto. Anche questi movimenti clandestini erano stati la causa di scontri con i paramilitari di Hamas che, dopo aver tolto con un golpe il dominio sui 363 chilometri quadrati all’Autorità palestinese, volevano il controllo totale anche sul contrabbando.
Adesso Hamas accusa la famiglia estesa di aver collaborato con Israele durante la guerra. Yoav Gallant, allora ministro della Difesa, aveva delineato un piano per utilizzare le tribù contro i fondamentalisti: avrebbero dovuto scortare i convogli umanitari, evitare che venissero saccheggiati. Mentre il gruppo e i Dogmush si sono accusati reciprocamente di svaligiare i camion inviati per la popolazione affamata, le merci venivano rivendute sul mercato nero a prezzi altissimi.
Con la tregua Hamas ha scelto proprio i Dogmush per dare un esempio, per dimostrare chi comanda: l’unità Arrow del movimento — addestrata come forze speciali — ha assaltato la roccaforte, ucciso almeno una quarantina di persone, tra loro anche donne come Umm Jalal, denunciano i parenti.
Le squadracce avrebbero bruciato le proprietà e confiscato i beni accumulati in questi anni. Il clan è uno dei più estesi e antichi, il cognome indicherebbe l’origine lontana dalla Turchia, testimonianza di tempi in cui il corridoio di sabbia stretto tra Israele, l’Egitto e il mar Mediterraneo era aperto, punto di passaggio per i commerci tra l’Asia e l’Africa.
Al di là delle varie alleanze dichiarate dai leader i suoi membri fanno parte di Fatah, perfino di Hamas e rappresentano le varie parti della società palestinese. Quella società che l’organizzazione non vuole si ribelli.
15 ottobre 2025
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