“Sarò anche banale, ma Lautaro e Dybala sono i giocatori in grado di cambiare la partita. Uno però gioca sicuro, l’altro ancora non si sa. Ma se devo scegliere un giocatore io ne scelgo un altro”. Un centrocampista, uno alla Cristante. “Torniamo al discorso di prima, dell’elmetto. Ci sarà da lottare e allora in questi casi contano i centrocampisti. E nella Roma ce n’è uno come Cristante con cui si va sempre sul sicuro. De Rossi aveva ragione, ad avercene come lui… È calcisticamente intelligente e sempre sottovalutato, ma in campo la sua presenza si sente. Bryan ti dà sempre qualcosa in più e non tira mai indietro il piede”.
“Quello a San Siro contro l’Inter è probabilmente il gol più bello della mia carriera, anche se ho a cuore anche quello di Genova con la Sampdoria. Penso siano i due più belli della mia vita, anche se sono due vestiti diversi, diciamo così. Uno l’ho fatto con le scarpe da ginnastica e uno con i mocassini, lascio a voi la scelta…”. Chiusura con la scelta più romantica della vita. “Quella di restare 25 anni con la Roma. Questa è una scelta che non cambierei mani nella mia vita. Non rinnego nulla. È stata una scelta diversa, che mi ha differenziato da tutti gli altri calciatori”.
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