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Redazione Economia
Il contributo di banche e assicurazioni alla prossima manovra torna ad agitare Piazza Affari, nonostante la buona performance del lusso
Il contributo di banche e assicurazioni alla prossima manovra torna ad agitare Piazza Affari, nonostante la buona performance del lusso. Da un lato, infatti, il colosso francese Lvmh (+12,2%) ha trainato il Cac 40 (+2,2%) e a cascata il settore europeo delle grandi firme, sospinto da conti con ricavi sopra le attese e dalle buone prospettive in Cina. Dall’altro banche e assicurazioni hanno zavorrato il Ftse Mib (-0,4%), con una parte dell’esecutivo Meloni che continua a spingere verso prelievi più consistenti in Manovra a spese dei gruppi bancari e assicurativi. Sullo sfondo le frizioni Usa-Cina, mentre restano in primo piano le indicazioni di ieri del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, su un’apertura verso nuovi tagli dei tassi a ottobre, dichiarazioni che hanno contribuito a spingere ieri Wall Street, mentre oggi il volano sono le trimestrali record delle grandi banche Usa.
Piazza Affari
A Piazza Affari brilla il lusso, con Moncler (+7,7%) e Cucinelli (+1,8%), ma anche Ferragamo (+7,8%) fuori dal paniere principale. Positive Ferrari (+2,9%) e Interpump (+3%), insieme a St (+1,3%) – in scia al settore chip europeo – e Stellantis (+3,2%), che rimbalza dopo il calo della vigilia con i nuovi investimenti per 13 miliardi di dollari annunciati negli Usa. Vendite diffuse sulle banche, con Mediobanca che arretra del 2,6%, complice anche il taglio del rating da parte di Fitch a Bbb, in allineamento a Mps (-2,2%). Giù anche Bper Banca (-3%), Bpm (-2,8%) e Intesa (-1,6%). Per le assicurazioni, negative dopo i rialzi della vigilia anche Generali (-2,8%) e Unipol (-3%). In coda a listino Leonardo (-4,2%) e Nexi (-5,4%), appesantita dal downgrade di Exane in vista dei conti. (qui i titoli in tempo reale).
Spread
Chiusura di seduta in lieve calo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si attesta negli ultimi scambi sugli 80 punti base, due punti in meno rispetto alla vigilia. In ribasso anche i titoli francesi: l’Oat benchmark decennale scambiato sull’Mts ha concluso con uno spread rispetto al Bund di 77 punti base, tre in meno rispetto al riferimento precedente (il rendimento cala al 3,33% dal 3,41%). Il decennale italiano di riferimento (primo ottobre 2035) a fine seduta rende il 3,36% dal 3,42% del finale di ieri. (qui i listini in tempo reale).
Energia e valute
Sul fronte commodity l’oro spot ha aggiornato i massimi storici intraday a 4.218,11 dollari l’oncia, per poi riassestarsi a quota 4.200 dollari (+1,4%). Per il greggio Wti novembre viaggia intorno ai 58,3 dollari al barile (-0,6%) e il Brent dicembre sui 62 dollari (-0,5%). Nel valutario l’euro si è rafforzato sul dollaro sopra quota 1,1636 (ieri in chiusura era a 1,1593), con dollaro/yen a 151,23 (151,8 ieri in chiusura) ed euro/yen a 175,95 (176,01 ieri in chiusura). Bitcoin ancora in flessione a quota 111.400 dollari (-1,5%).
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15 ottobre 2025 ( modifica il 15 ottobre 2025 | 18:30)
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