«È possibile che il 2025 chiuderà comunque in positivo. La procedura relativa all’acquisto libri (da parte delle biblioteche, ndr) si concluderà nell’anno in corso», ha dichiarato ieri il ministro della cultura Alessandro Giuli, in un battibecco a distanza con Innocenzo Cipolletta, presidente degli editori di libri Aie che lamentava dalla Buchmesse di Francoforte come i primi 9 mesi del settore abbiano scontato l’assenza delle risorse per le biblioteche e che, se la misura fosse stata applicata prima, avrebbe potuto incidere positivamente sul mercato. Inoltre continua la riduzione degli acquisti con le Carte per i neo-diciottenni, dopo che l’erogazione è stata legata all’Isee e al voto di diploma. Al netto di questo calo, la dinamica del mercato è positiva». Allora, posto che Giuli contesta anche il riferimento alla Carta giovani («stando ai dati Sogei siamo già vicini a raggiungere la quota di richieste corrispondente agli oltre 16 milioni di euro a disposizione»), il nodo principale è che il settore si ritrova come nel 2024, seppur per motivi e trend di vendite differenti, a sperare in un Natale capace di riportare il segno positivo davanti al dato consuntivo di fine anno (il 2024 è stato archiviato a -1,4% ma partendo a settembre da valori più bassi).
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I numeri, oltre la polemica
Al momento, i primi 9 mesi del 2025 contraggono a valore del 2% sui 995,3 milioni di euro e, a volume, del 2,7% con 68 milioni di copie vendute. L’estate sembra, comunque, essere andata bene con luglio (+4,7% a valore) che inverte il calo partito a inizio anno, seguito da agosto a +4,2% e con un settembre su del 2,6% a valore ma sostanzialmente stabile a volume (-0,4%). Nei primi 9 mesi, si confermano in salute solamente la narrativa italiana (+3%) e l’editoria per bambini e ragazzi (+3,9%). In generale resta un mercato appeso ai bestseller, che sono arrivati in numero significativo solo a settembre. Karim B., Dan Brown, Aldo Cazzullo e Ken Follett hanno lanciato le loro novità a partire dal 2 settembre, anche se a gennaio ed aprile Spera, l’autobiografia di Papa Francesco, ha animato le vendite.
Tanti libri, pochi lettori
Tra sostegni pubblici in ritardo e pochi lettori, il mondo dei libri cerca ancora di coinvolgerli con le novità. Nel 2024 sono stati pubblicati in Italia 85.872 titoli a stampa (novità+nuove edizioni di vecchi titoli), di cui 69.168 titoli per il mercato trade. Ma quello che emerge è che, per la prima volta, il catalogo vivo da cui gli italiani scelgono cosa leggere ha superato il tetto di 1,5 milioni di titoli, sulla soglia degli 1,53 milioni.
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