Questa intervista a Francesco Vullo è pubblicata sul numero 43 di Vanity Fair in edicola fino al 21 ottobre 2025. L’artista, attraverso The Pink Lemonade, curerà i contenuti della pagina Instagram di VF Italia in questa settimana che dedichiamo all’arte.

In un’epoca in cui tutto corre e si consuma in uno scroll, Francesco Vullo ha scelto la lentezza. Illustratore di formazione, scultore per necessità espressiva, è l’ideatore di The Pink Lemonade, un progetto artistico nato da una pagina Instagram che in dieci anni è diventato un punto di riferimento per la cultura visiva contemporanea: 2,4 milioni di follower da tutto il mondo, tra cui nomi come Channing Tatum, Florence Welch o Georgia May Jagger.

Chi è Francesco Vullo artista e ideatore di The Pink Lemonade realtà darte contemporanea che curerà la pagina Instagram...

Vullo appartiene a quella generazione cresciuta dentro Internet ma che non ha mai smesso di cercare una materia da toccare.

Tra pietre siciliane e immagini digitali, Francesco Vullo abita dunque due tempi opposti: la lentezza della scultura e la velocità dei feed. In mezzo, uno sguardo lucido sulla contemporaneità. L’artista, attraverso The Pink Lemonade, curerà i contenuti della pagina Instagram di Vanity Fair Italia in questa settimana che dedichiamo all’arte.

Quando ha capito che la scultura poteva diventare il suo linguaggio?
«Andavo alle mostre, osservavo, ascoltavo. Mi è venuta voglia di sperimentare. Ho iniziato a trasformare le mie idee in oggetti fisici. Non avevo uno studio, provavo su balconi e cantine di amici. Ho imparato tutto da autodidatta».

La scultura è lenta e manuale, una scelta quasi controcorrente oggi.
«Per questo mi affascina. Ero esausto di passare giornate davanti agli schermi. Volevo tornare a lavorare con le mani. Ogni materiale che scelgo porta con sé un racconto. Io uso pietre raccolte in Sicilia, la mia terra, o oggetti di scarto, strumenti di lavoro rovinati. Mi interessa il loro potere simbolico: un rotolo di nastro isolante trovato per caso può diventare qualcos’altro».