Primo red carpet bagnato, primo red carpet fortunato. La Festa del cinema di Roma 2025 si apre sotto un improvviso temporale. All’Auditorium si sfila sotto gli ombrelli. Il film d’apertura è La vita va così di Riccardo Milani, opera importante sui luoghi da preservare, ma anche sui sentimenti da proteggere. Protagonisti, oltre alla Sardegna del cuore, Virginia Raffaele, Aldo Baglio, Diego Abatantuono, e il pastore (vero) Giuseppe Ignazio Loi, scortato sul red carpet da Raffaele.
Ignazio Loi ha la quarta elementare, 84 anni, la dignità di chi conosce la terra e il tempo e non voleva recitare da attore. Il film è ispirato alla storia vera di Ovidio Marras, che per più di dieci anni che per più di dieci anni ha resistito alla pressione di un gruppo immobiliare, deciso a costruire un resort sulla sua terra. Non l’ha venduta, né per 12 milioni di euro sullo schermo, né per poco meno nella realtà. «C’è un uomo che sa dire di no, che ha il coraggio di dire di no, e il coraggio è una cosa importante, un valore in cui credo, che credo manchi un po’ a tutti noi», ha spiegato il regista.
Sul red carpet, a fare gli onori di casa sono la madrina, Ema Stokholma, e la presidente di giuria, Paola Cortellesi. Tante le coppie: Michele Riondino con Eva Nestori, Luca Argentero con la moglie Cristina Marino, Luca Zingaretti e Luisa Ranieri. E poi ancora, Christian De Sica e Silvia Verdone, Ermal Meta e Chiara Sturdà, Caterina Balivo e Guido Maria Brera.
Diego Abatantuono e Riccardo Milani
Daniele Venturelli