2025-10-16 16:06:37
Tajani, ‘Stato di Palestina quando non ci sarà più Hamas’
«Il riconoscimento dello Stato di Palestina è più vicino ma è difficile dire quando, devono esserci le condizioni che sono ‘no armi, no Hamas'”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo ai Med Dialogues in corso a Napoli. «Non possiamo avere un dialogo con Hamas», ma «crediamo nell’Autorità nazionale palestinese che è un’autorità molto seria. Credo che il viaggio di Abu Mazen in Italia, il 7 novembre, sia un buon messaggio», ha aggiunto seduto al fianco della ministra degli Esteri palestinese Varsen Aghabekian.
2025-10-16 15:36:49
Mattarella, dopo due anni guerra si riaccende speranza pace
«La vasta partecipazione internazionale a questa iniziativa promossa dal ministero degli Affari esteri e dall’Ispi conferma il valore di questo momento di dialogo fra gli attori di quello che è stato – e deve continuare ad essere – un mare di prossimità e di reciproco arricchimento». Lo ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo saluto ai Med Dialogues di Napoli. «Gli ultimi due anni di guerra in Medio Oriente – consumati nel quotidiano stillicidio di vite umane – hanno tradito questo ideale, pesando terribilmente sulle coscienze di tutti. Oggi vediamo finalmente riaccendersi la speranza e sollecitiamo l’impegno di tutti gli attori regionali e internazionali per rendere solido questo primo passo di responsabilità, perché conduca alla pace».
2025-10-16 15:29:59
Tajani: “Tassa su extraprofitti da Urss, non ci sarà”
«Giorgetti mi ha assicurato durante l’ultima riunione del Consiglio dei ministri che non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti, che è un concetto un po’ da Unione Sovietica. Io non credo che si debba intervenire con misure impositive, si deve invece avere un colloquio serrato. Sono in corso colloqui con il mondo bancario, il mondo assicurativo, perché possano dare un contributo alla manovra, cosa che è giusta. Ma un conto è fare una scelta condivisa, un conto è mettere una tassa che rischia di spaventare». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine dei Med Dialogues a Napoli.
2025-10-16 14:28:47
Cavo Dragone: «Siamo molto concentrati sul fronte Sud»
«Posso capire, perché siamo molto concentrati nel dare supporto all’Ucraina, ma in realtà non è davvero vero. Le minacce vengono da ovunque e la Nato è orientata a 360 grandi per affrontare queste sfide». Così l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, ha risposto a chi gli chiedeva se la Nato non sia troppo concentrata sul fronte est e trascuri quello del sud Europa. Cavo Dragone è intervenuto ad un panel dei Med Dialogues a Napoli. «Sul fronte sud abbiamo costruito una rete forte e articolata, con grande attenzione al nostro confine», ha aggiunto. «Vogliamo garantire al nostro meglio i nostri vicini del sud, dai Balcani al Gibilterra. La Nato è ben orientata al sud e siamo determinati a mantenerne questo orientamento. Abbiamo sempre considerato il Mediterraneo come un ‘ponte’, noi lo vogliamo mantenere così, un ponte libero per la gente».
2025-10-16 14:26:19
Napoli, attivisti proPal in piazza contro ministro Esteri Israele
Alle ore 16 a piazza del Gesù, al centro storico di Napoli, ci sarà un presidio di attivisti proPal per protestare contro la presenza del ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, presente in città al Med – Dialoghi Mediterranei, in corso a Palazzo Reale, evento promosso dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Ispi.
2025-10-16 14:25:08
Israele: «Vogliamo dare chance a Piano, ma Hamas lo viola»
«Onorato di incontrare il Presidente del Senato italiano Ignazio LaRussa a Roma. Gli ho detto che vogliamo dare una possibilità al Piano Trump, ma Hamas sta violando l’accordo continuando a tenere in ostaggio 19 dei nostri cadaveri». Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar in visita a Roma e poi atteso ai Med Dialogues a Napoli nel tardo pomeriggio.
«Le esecuzioni di massa di palestinesi senza processo a Gaza da parte di Hamas devono essere considerate con la massima severità. Ho ringraziato il Presidente per la sua amicizia e lo ho invitato a visitare Israele» conclude. «Vogliamo andare avanti con il piano Trump, ma Hamas deve restituire i nostri ostaggi morti e disarmarci» continua in un altro post dopo la visita alla Camera dei deputati.
2025-10-16 12:46:27
Talò, progetto Imec sia più inclusivo e con più Paesi
«Stiamo andando verso un network di corridoi, questo fa parte della trasformazione di Imec. Solo dopo un mese dal lancio dell’iniziativa abbiamo avuto la tragedia del 7 ottobre, e tutto si è congelato. Oggi dobbiamo partire con un approccio più inclusivo, con più nazioni rispetto agli otto fondatori». Lo ha dichiarato l’ambasciatore Francesco Talò, inviato speciale per Imec, l’India-Middle East-Europe Economic Corridor, parlando ad un panel di Med Dialogues a Napoli. Il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (Imec) è un progetto infrastrutturale strategico a cui il ministero degli Esteri aderisce e che mira a rafforzare lo sviluppo economico promuovendo la connettività e l’integrazione economica tra Asia, Golfo Persico ed Europa. Il Memorandum di intesa che diede il suo avvio fu firmato 9 settembre 2023, durante il vertice del G20 di Nuova Delhi, dai governi di India, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Francia, Germania, Italia e Unione Europea. «L’Africa è una priorità dell’Italia», ha ricordato Talò citando il Piano Mattei. «Abbiamo un’idea di come possiamo integrare tre continenti, India e West Asia, Europa e Africa. Dobbiamo lavorare con l’Africa, che è il continente che cresce di può, e lo possiamo fare con questo approccio indo-mediterraneo».
2025-10-16 12:22:13
Cirielli: «Italia ha lavorato a pace mantenendo aperto dialogo»
«Il presidente Trump ha giocato un ruolo straordinario in questa pace, ma l’Italia ha lavorato in tal senso. Non ci dimentichiamo che siamo l’unico Paese europeo che in questi tre anni ha dato un contributo straordinario in termini di aiuti umanitari e lo ha potuto fare per i buoni rapporti con Israele. Abbiamo parlato con i Paesi arabi, abbiamo parlato con i palestinesi, abbiamo avuto il contatto sempre forte con Israele, abbiamo fatto sentire la nostra voce di dissenso rispetto agli eccessi, ma abbiamo mantenuto il filo che manteneva insieme la diplomazia e il dialogo. Senza il dialogo la pace non si sarebbe raggiunta. Neanche Hamas ha mai criticato Giorgia Meloni e il nostro governo. Per non parlare dei Paesi arabi amici, l’Egitto in testa, la Giordania, i Paesi del Golfo e la stessa Israele e gli Stati Uniti ci hanno riconosciuto questo risultato».
Lo ha detto il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli a margine dei Dialoghi Mediterranei in corso a Napoli. Certo, l’accordo di cessate il fuoco «è fragile perché lo scontro dura ormai da oltre cinquant’anni. Ma oggi il fatto che c’è una tregua mentre Israele stava facendo un assalto finale ad Hamas, che avrebbe coinvolto 1 milione di civili, credo che sia un risultato umanitario veramente grandioso. Ignorarlo mi sembra veramente una follia», ha concluso Cirielli.
2025-10-16 11:56:14
Cirielli: «Che il Mediterraneo torni ad essere fulcro di scambio tra culture»
«Il Governo Meloni è in prima linea con i Med Dialogue, sono tre anni che creiamo relazioni importanti. Oggi sono presenti sia israeliani che palestinesi, altri paesi arabi del Nord Africa e anche partner europei che si affacciano sul Mediterraneo, questo nostro mare straordinario fatto di commercio, di scambi culturali. Deve tornare ad essere così». Così il viceministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli a lato dell’evento Dialoghi Mediterranei che si svolge oggi a Napoli a Palazzo Reale.
«L’Italia sta lavorando molto, oggi si parla di un’iniziativa economica straordinaria, legata ai cavi sottomarini, alla connettività dei nostri porti» continua.
Poi un accenno alla situazione internazionale: «Oggi siamo a Napoli che è sempre stata la città portuale per eccellenza, un crocevia del Mediterraneo tra tre continenti, da sempre aperta al dialogo con tutti. Ora è il momento di lavorare per la pace».
2025-10-16 10:58:46
Tajani, Mediterraneo e Medio Oriente siano area comune di pace
«L’Italia guarda al Mediterraneo e al Medio Oriente come ad una grande area comune, che vogliamo sia di pace, stabilità e benessere condiviso.
Vogliamo cogliere a pieno le nostre responsabilità di attore mediterraneo e globale ed essere costruttori di pace». Con queste parole il ministro degli Esteri Antonio Tajani accoglie la prima giornata dell’undicesima edizione dei Dialoghi Mediterranei, l’iniziativa annuale organizzata dalla Farnesina in collaborazione con l’Ispi che si conferma l’appuntamento internazionale dedicato alla diplomazia pubblica e al confronto sui temi strategici legati al Mediterraneo. L’evento, per la prima volta presso il Palazzo Reale di Napoli, si inserisce nel calendario delle celebrazioni per i 2.500 anni della città e prevede oltre 60 sessioni di lavoro. I lavori apriranno ufficialmente alle 14:30 con un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli interventi del Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e del Presidente dell’Ispi Franco Bruni. Dopo la sessione inaugurale, il ministro Tajani interverrà alla sessione «Il Nuovo Medio Oriente», con i Ministri degli Esteri palestinese e iracheno. Tajani parteciperà poi con i Ministri e viceministri di Albania, Bosnia, Croazia, Montenegro, Macedonia del Nord e Slovenia al Panel «Rivitalizzare la diplomazia internazionale: il ruolo della Regione Adriatico-Balcanica». Sicurezza, prosperità, dimensione umana e cultura costituiscono i pilastri tematici di questa edizione dei Dialoghi Mediterranei. Accanto a tematiche quali la sicurezza marittima, il concetto di ‘Mediterraneo globale’, la situazione in Golfo e Sahel, specifiche sessioni saranno dedicate a Palestina, Siria, Iran, Israele e al ruolo degli Stati Uniti nella regione. Energia, trasporti, connettività, industria, intelligenza artificiale e capitale umano, con particolare attenzione al progetto Imec, interesseranno il pilastro della prosperità, mentre saranno approfonditi temi quali la gestione delle risorse idriche, la ripresa del Libano e le prospettive di sviluppo sociale in Iraq, con riferimento alla dimensione umana.
2025-10-16 09:47:43
I temi
Sicurezza, prosperita, dimensione umana e cultura costituiscono i pilastri tematici di questa edizione dei Dialoghi Mediterranei. Accanto a tematiche quali la sicurezza marittima, il concetto di «Mediterraneo globale», la situazione in Golfo e Sahel, specifiche sessioni saranno dedicate a Palestina, Siria, Iran, Israele e al ruolo degli Stati Uniti nella regione. Energia, trasporti, connettivita, industria, intelligenza artificiale e capitale umano, con particolare attenzione al progetto IMEC, interesseranno il pilastro della prosperita, mentre saranno approfonditi temi quali la gestione delle risorse idriche, la ripresa del Libano e le prospettive di sviluppo sociale in Iraq, con riferimento alla dimensione umana.
2025-10-16 09:47:23
A Napoli al via i Dialoghi Mediterranei
Dopo una prima giornata di lavori a porte chiuse, si apre oggi ufficialmente l’undicesima edizione dei Dialoghi Mediterranei, l’iniziativa annuale organizzata dalla Farnesina in collaborazione con l’ISPI, che si conferma l’appuntamento internazionale dedicato alla diplomazia pubblica e al confronto sui temi strategici legati al Mediterraneo. L’evento, che si svolge per la prima volta presso il Palazzo Reale di Napoli, si inserisce quest’anno nel calendario delle celebrazioni per i 2500 anni della citta e prevede oltre 50 sessioni di lavoro. I lavori apriranno ufficialmente alle 14:30 con un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli interventi del Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e del Presidente dell’ISPI, Franco Bruni. Dopo la sessione inaugurale, Tajani interverra alla sessione «Il Nuovo Medio Oriente», con i Ministri degli Esteri palestinese e iracheno. Tajani partecipera poi con i Ministri e viceministri di Albania, Bosnia, Croazia, Montenegro, Macedonia del Nord e Slovenia al Panel «Rivitalizzare la diplomazia internazionale: il ruolo della Regione Adriatico-Balcanica». «L’Italia guarda al Mediterraneo e al Medio Oriente come ad una grande area comune, che vogliamo sia di pace, stabilita e benessere condiviso. Vogliamo cogliere a pieno le nostre responsabilita di attore mediterraneo e globale ed essere costruttori di pace», ha dichiarato Tajani.
2025-10-16 08:05:22
Tajani: lavoriamo per una pace più solida a Gaza
«Il successo dell’iniziativa di pace avviata dal presidente degli Stati Uniti potrebbe davvero costituire una svolta storica, capace di cambiare il volto del Medio Oriente e quindi del Mediterraneo, con profonde ripercussioni anche sulla sicurezza e sugli interessi nazionali». Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, oggi sul Mattino, spiegando che «adesso vogliamo continuare a lavorare per costruire e rafforzare questa tregua, per trasformarla in una pace più solida». Tajani indica «due obiettivi molto chiari: mantenere sempre vivo il dialogo tra le parti e alleviare per quanto possibile le sofferenze della popolazione civile palestinese. Abbiamo potuto svolgere un ruolo attivo perché in questi mesi abbiamo preservato canali di dialogo sia con Israele sia con l’Autorità nazionale palestinese. Napoli oggi sarà una tappa di un lavoro diplomatico che ritrova forza. E il prossimo 7 novembre Abu Mazen sarà a Roma». Riguardo la scelta di Napoli come sede dei «Dialoghi del Mediterraneo» che per la prima volta in 10 anni lasciano Roma spiega: «Napoli è una capitale del Mediterraneo, è il luogo in cui si incontra tutto quello che è accaduto in millenni di storia. Siamo consapevoli – ha aggiunto – del ruolo che un grande Paese come l’Italia è chiamato a svolgere nel mondo: crocevia di dialogo e punto di incontro tra culture e civiltà”.
2025-10-16 08:04:20
Talò, dimensione Indo-Mediterranea per creare futuro pace
«Noi dovremmo sostituire un Mediterraneo allargato con l’area dell’Indo-Mediterraneo: India, Medio Oriente, Europa». A dirlo è stato l’ambasciatore Francesco Talò, inviato speciale per Imec, l’India-Middle East-Europe Economic Corridor, un progetto infrastrutturale strategico a cui il ministero degli Esteri aderisce. Talò ha parlato con l’ANSA a margine di uno dei dialoghi a porte chiuse della prima giornata dei Med Dialogues a Napoli. «Abbiamo appena finito una sessione dedicata a questo tema, ma anche alla pace. Ed è stata molto interessante perché i protagonisti sono stati esponenti della società civile: israeliani, palestinesi e giordani insieme». A pochissimi giorni dall’accordo di Sharm El Sheikh, a Palazzo Reale a Napoli quindi si è riusciti ad avere «insieme rappresentanti della società civile di Palestina e di Israele, cioè persone che dal basso capiscono che si può e si deve lavorare insieme». Perchè, è il punto dell’ambasciatore, «ci sono degli interessi comuni, come i temi ambientali, l’acqua o l’energia. Si può partire da lì, creare un triangolo della pace». E così il corridoio potrebbe «diventare una rete che si espande, che va oltre il disegno originale di interessi comuni, di opportunità”. Magari col coinvolgimento anche dell’Africa del piano Mattei e soprattutto «con la necessità di ricostruire Gaza fisicamente, ma ancora di più di ricostruire un rapporto che si è terribilmente lacerato. Ma non è completamente distrutto. Questo è ciò che abbiamo visto oggi».
2025-10-16 08:03:30
Medio Oriente al centro della diplomazia
Il Mediterraneo volge lo sguardo al Medio Oriente, oggi vero «punto più caldo della diplomazia». Nelle parole di Franco Bruni, presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, c’è tutta l’attesa per l’undicesima edizione della Conferenza Med Dialoghi Mediterranei promossa da Ispi col ministero degli Esteri. Tre giorni per ribadire la centralità del Mediterraneo nell’identità politica italiana. Ma l’undicesima edizione della principale iniziativa pubblica diplomatica della Farnesina arriva a pochi giorni dal vertice di Sharm el-Sheikh, dove è stato siglato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Inevitabilmente quindi i Dialoghi si concentreranno sul Medio Oriente per discutere gli scenari regionali dopo la fine delle ostilità tra Israele e Hamas. Anche se i presenti sono ben consapevoli che le crisi nel mondo multipolare sono molteplici. Una per tutte, quella Ucraina. «Guerre terribili. Paci impossibili», commenta Bruni. Che però offre una soluzione. Unirsi per «occuparci dei beni pubblici globali, fra cui c’è la pace, ma anche il clima, la salute, la circolazione della moneta e dei beni». Perché per «essere padroni della terra veramente lo si può essere solo se si va d’accordo, rinunciando ciascuno alle sue peculiarità”. Gli ha fatto eco l’ambasciatore Francesco Talò, inviato speciale per Imec, l’India-Middle East-Europe Economic Corridor, un progetto infrastrutturale strategico a cui il ministero degli Esteri aderisce. Talò ha raccontato di aver partecipato ad una sessione a porte chiuse dove c’erano esponenti della società civile israeliana, palestinese e giordana. Persone, ha detto, che «dal basso capiscono che si può e si deve lavorare insieme» pensando a interessi comuni, come ambiente, acqua o energia. «Si può partire da lì, per creare un triangolo della pace».