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Redazione Economia
Forza Italia: «Giusto prevedere un accordo fra governo e banche ma non voteremo tasse sugli extraprofitti». Nel Documento programmatico 4,4 miliardi da banche e assicurazioni nel 2026
«Forza Italia non voterà, né in Consiglio dei ministri né in Parlamento, alcuna tassa sugli extraprofitti. Giusto prevedere un accordo fra il
governo e le banche per contribuire a finanziare il sistema sanitario, le imprese, gli aumenti dei salari e il taglio dell’Irpef ma siamo contro ogni imposizione autoritaria che spaventi i mercati, gli investitori italiani e stranieri creando un grave danno economico all’Italia». In una nota pubblicata sui profili social del partito, Forza Italia si schiera a difesa del sistema bancario dopo che è emerso che nei prossimi tre anni il Documento programmatico di bilancio prevede complessivamente un contributo di 11 miliardi da banche e assicurazioni.
Tajani: «Extraprofitto è un concetto da Unione Sovietica»
Netta la presa di posizione del vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, segretario di Forza Italia: «Il ministro Giorgetti mi ha assicurato durante l’ultima riunione del Consiglio dei ministri che non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti, rispondendo alla mia precisa domanda, anche perché non so che quale sia l’extraprofitto, è un concetto da Unione Sovietica e io non credo che si debba intervenire con misure impositive, si deve invece avere un colloquio serrato». sulla manovra e la questione dell’imposizione di tasse sugli extraprofitti.
Nel 2026 previsti 4,4 miliardi
Nel dettaglio, ammonta a circa 4,4 miliardi la copertura della manovra che deriverà nel 2026 da «misure a carico del settore finanziario-assicurativo. Si
tratta dello 0,19% del Pil, percentuale che verrà replicata anche nel 2027 e che poi nel 2028 scenderà allo 0,10%. In tutto, nei tre anni di programmazione, la cifra complessiva arriva dunque a superare gli 11 miliardi di euro.
Il plauso della Lega
Alla contrarietà di Forza Italia fa da contraltare il plauso della Lega: «Tra le risorse previste dalla prossima Legge di Bilancio – sottolineano in una nota i senatori della Lega in commissione Finanze a Palazzo Madama, il presidente Massimo Garavaglia e il capogruppo Stefano Borghesi – come fortemente voluto dalla Lega, saranno presenti anche miliardi di contributi da parte delle banche. Una strada tracciata da Matteo Salvini e seguita, giustamente, anche dal governo nella stesura della manovra. Le risorse garantite dagli istituti, in parte derivate anche dai loro extraprofitti, saranno fondamentali per contribuire, ad esempio, al sostegno della sanità italiana. Grazie alla linea della Lega, vince il buonsenso».
Nuovo vertice di maggioranza
Con queste divisioni la maggioranza è ancora alla ricerca di una quadra in vista del varo della legge di Bilancio, al momento in calendario domattina alle 11 quando dovrebbe tornare a riunirsi il Consiglio dei ministri. Per chiudere le intese – e le tecnicalità – sulle misure da inserire nella prossima manovra è atteso nel tardo pomeriggio un nuovo vertice a Palazzo Chigi. C’è anche chi non esclude che si possa arrivare a lunedì e chi ipotizza che invece domani possa intanto arrivare un via libera «salvo intese».
Tra i nodi ancora da sciogliere, oltre al contributo che arriverà da banche e assicurazioni anche la speding review a carico dei ministeri.
16 ottobre 2025 ( modifica il 16 ottobre 2025 | 16:21)
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