Confermato Russell per una stagione, non è un mistero come tutti seguano le decisioni che prenderà Verstappen, in grado di innescare molti cambiamenti tra i top team
© Pirelli
Annunciato il rinnovo di contratto tra Mercedes e Russell per una sola stagione – al netto di opzioni attivabili dalla squadra o dal pilota – si chiude il mercato piloti tra i sedili di punta. Una sorta di “quiete prima della tempesta” visto il potenziale stravolgimento che potrebbe innescarsi a metà della prossima stagione.
Quando si avrà un quadro chiaro di quale squadra avrà meglio interpretato i regolamenti, sia sul fronte della power unit ma anche, non va dimenticato, sul piano telaistico e aerodinamico. Il cambiamento verso il quale va incontro la Formula 1 è tale da contenere il potenziale cambiamento radicale dei valori della competitività dei team in griglia. Pertanto, è possibile che pur in presenza di contratti a lunga scadenza si attivi una girandola di trasferimenti. Uno scenario che ha in Max Verstappen il principale attore protagonista.
Cambiare per il fattore macchina
L’ipotesi che l’olandese lasci Red Bull è tutta collegata alla competitività della monoposto con la propria power unit. Se il divario del motore Red Bull Powertrains con Ford dal miglior progetto del lotto dovesse essere troppo ampio da essere colmato in breve termine, ecco che Verstappen potrebbe decidere di cambiare squadra.
Per andare dove? Max che lascia Red Bull obbliga tutti i team a verificare le condizioni per ingaggiarlo. Mercedes ha una corsia privilegiata, viste le frequenti interlocuzioni tra Wolff e il management di Verstappen? Probabile. Non va tralasciata l’opzione Aston Martin Honda, tanto più se i giapponesi dovessero essere all’altezza con il nuovo ciclo tecnico. Che dire, poi, di McLaren? Norris e Piastri hanno contratti di lungo termine, tuttavia, e i rumours delle ultime settimane sulle future scelte di Piastri lo hanno confermato – con Webber a parlare del sogno Ferrari -, nulla va considerato come scolpito nella pietra.
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