Arriva l’ADUO in F1: ecco cos’è
Alla vigilia della rivoluzione regolamentare del 2026, la F1 mette altra carne al fuoco, annunciando l’introduzione di un nuovo sistema per garantire maggiore equità tra i fornitori di power unit. Si chiama ADUO (Additional Development and Upgrade Opportunities) e servirà a riequilibrare quei distacchi di prestazione che soprattutto a inizio ciclo si verificano tra i vari produttori di motori.
Come spiegato dalla Federazione dopo la terza riunione annuale del World Motor Sport Council (avvenuta oggi), l’ADUO permetterà ai costruttori che si trovano in netto svantaggio di beneficiare di ulteriori margini di sviluppo, sia in termini di tempo sul banco di prova, sia attraverso un possibile allentamento temporaneo del budget cap. Questo meccanismo sarà attivato dopo ciascun quarto di campionato (ovverosia dopo gara-6, gara-12 e gara-18, rispettivamente Miami, Spa e Singapore), e consentirà interventi ad hoc per evitare che uno squilibrio tecnico comprometta la competitività del campionato.
La FIA ha concordato anche misure di supporto per i motoristi in difficoltà a livello di affidabilità, altro tema che ricorre spesso all’inizio di un nuovo ciclo. Infine, sono state apportate alcune modifiche minori ai regolamenti tecnici 2026, che riguardano la cellula di sopravvivenza, le sospensioni, i componenti aerodinamici e le power unit.
Gli altri cambiamenti
Il cambiamento in programma per il 2026 è rilevantissimo (coinvolgerà anche il concetto delle vetture e le gomme). Sempre sul lato power unit, sarà eliminato l’MGU-H, ci sarà un aumento della potenza elettrica da 120 kW a 350 kW e l’introduzione di carburanti completamente sostenibili. Nel 2026 il numero di produttori di power unit salirà dagli attuali quattro a cinque: uscirà Renault ma entreranno Audi e Red Bull-Ford, che si aggiungeranno ai già presenti Ferrari, Mercedes e Honda.