Emergono già i primi dettagli sul progetto del nuovo stadio di Inter e Milan. Li riporta La Gazzetta dello Sport
Emergono già i primi dettagli sul progetto del nuovo stadio di Inter e Milan. Li riporta La Gazzetta dello Sport, che spiega così l’intenzione dei due club per quanto riguarda l’inclinazione degli spalti del nuovo impianto: “Il documento descrittivo del progetto del nuovo stadio riporta una frase: “Inclinazione degli spalti studiata per replicare l’atmosfera di San Siro”. C’è un numero che spiega: 37. Il terzo anello, a San Siro, ha una inclinazione di 37 gradi e la Südtribüne, il Muro Giallo di Dortmund, forse la curva più nota in Europa, ha la stessa misurazione: 37 gradi. Quello è il valore pianificato per il nuovo San Siro, andando oltre una raccomandazione Fifa degli scorsi anni che fa riferimento a una pendenza di 34 gradi.
Quindi il nuovo stadio sarà come il Meazza, come Dortmund. Quasi come il Mestalla di Valencia, verticalissimo. L’effetto San Siro, in questo, sarà rispettato. Un altro stralcio interessante: “L’architettura del catino esalta l’identità delle due curve di casa e minimizza la presenza delle barriere nello spazio riservato agli spettatori, pur mantenendo un design conforme ai più alti standard di controllo e sicurezza. Il catino garantisce eccellenti livelli di visibilità, eliminando al massimo sedute con visibilità parzialmente ristretta. La prossimità degli spettatori dal campo è migliorata al massimo garantendo un design compatto e ottimizzato che favorisce acustica, atmosfera e la percezione dell’evento sportivo e l’accessibilità in tutti i settori”.
Tutto questo arriverà – se arriverà – solo dopo un lungo iter di approvazione, design e costruzione. Il prossimo passo, fondamentale, è vicino. Inter e Milan dovranno perfezionare il rogito – quindi l’acquisto del San Siro attuale e delle aree circostanti – entro il 10 novembre, data in cui scatterebbe il vincolo della Soprintendenza per la Città Metropolitana di Milano sul secondo anello: se quel giorno San Siro sarà ancora di proprietà pubblica, non potrà essere demolito. I club sono al lavoro per rispettare i tempi e ottenere il primo finanziamento: l’idea è di definire tutto entro fine mese”.
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