«… la meraviglia soffre il caos e la frettolosità; per vivere l’incontro con la bellezza è necessario lasciarsi attraversare da ciò che abbiamo di fronte o intorno a noi, dare spazio all’immaginazione», annota Bray.

In libreria dal 7 novembre (380 pp., fotografie di Massimo Listri e testi di Massimo Bray) con la prefazione di Luciano Canfora, il frastagliato “mosaico” delle bellezze storico-artistiche racchiuse nel volume sarà disponibile anche nella versione Grandi Opere (con testo bilingue) e immagini aggiuntive. Perché in fondo, il senso più esteso della cultura si esprime anche nella capacità di sapersi (ancora) meravigliare. Ma entriamo nel merito, con alcune considerazioni sul valore del nostro patrimonio storico-artistico (e come valorizzarlo al meglio), in questa intervista a Massimo Bray.

Castello di Rivoli a Torino

Castello di Rivoli a Torino.Italia meravigliosa: Photo Massimo Listri, courtesy Istituto dell’Enciclopedia Italiana.

Com’è nata l’idea di pubblicare Italia Meravigliosa?

«Il volume si inserisce all’interno di un progetto molto caro all’Istituto della Enciclopedia Italiana: valorizzare, anche attraverso i libri, la bellezza del nostro Paese, affidandola allo sguardo di grandi fotografi, a una cura editoriale di eccellenza e a tecniche di stampa di alto livello. Negli anni, a questo scopo, sono nate diverse collane, come «I luoghi dell’arte», sulle città d’arte italiane, o «Palazzi d’Italia», dedicata ai complessi architettonici più importanti del nostro paese. Questi progetti sono stati l’occasione per esaltare l’unicità di ogni luogo, per conferire alle opere d’arte del nostro paese una forma tangibile nuova, che garantisse alle lettrici e ai lettori un’osservazione lenta e profonda. Italia Meravigliosa è l’esperienza estetica che abbraccia per intero la nostra penisola. Ci sembrava giusto, in occasione del centenario di Treccani, pensare a un’opera che raccontasse per immagini il paese la cui cultura ci impegniamo a tutelare da un secolo. Del resto, la bellezza è la più alta espressione tangibile della cultura».