Per quanto varie volte il destino del centrocampista toscano avrebbe potuto tingersi di viola, la sua carriera prosegue al Milan, dove Modric sta dimostrando di essere irrinunciabile a 40 anni

2 luglio 2025: il Milan annuncia Samuele Ricci, prelevato dal Torino per 23 milioni più 2 di bonus. Risulterà il terzo colpo più oneroso della sessione, dopo Nkunku e Jashari. Maglia numero 4 e la sensazione che il nuovo progetto rossonero, con alla guida Max Allegri, ruoterà proprio intorno al centrocampista ex Empoli. Appena 12 giorni dopo, però, arriva anche l’ufficialità di Luka Modric, svincolato, atteso a Milano ad agosto dopo la fine del Mondiale per Club col Real Madrid e le meritate vacanze. “Come coesisteranno?” si chiedevano tifosi e addetti ai lavori. Risposta: non coesistono.

Modric, trequartista al Tottenham e poi sontuosa mezzala del Real Madrid pigliatutto con Casemiro e poi Tchouameni da vertici bassi, si è trasformato col passare degli anni in un regista, ruolo che interpreta magistralmente nel Milan in questo inizio di stagione da 13 punti su 18 disponibili. Quasi sempre il migliore in campo, il croato non è minimamente in discussione, e l’assenza di coppe europee gli consente di gestire il suo fisico esile nella maniera migliore per giocare una volta a settimana.

E Ricci? Beh, Ricci non è che ci possa fare chissà cosa. 61′ in 6 partite di campionato, solo due presenze da titolare contro Bari e Lecce in Coppa Italia. Non gioca perché nel suo ruolo c’è uno che ha vinto 6 (sei!) Champions League e un Pallone d’Oro, mica noccioline. Per di più, non giocando nella squadra di club, Samuele ha perso anche la convocazione in Nazionale. Viene da chiedersi se sia stata la scelta giusta, ma le ragioni ci sono. Intanto la domanda è legittima: ma a 25 milioni, visto che Piccoli è costato 27 e che il gioco latita tanto, non lo poteva prendere la Fiorentina?

Innanzitutto vanno ricordati i tre momenti in cui Ricci poteva essere viola. Uno addirittura quattordici anni fa, nel 2011: “Io alla Fiorentina? C’era l’interesse quando avevo 10 anni (è un 2001, ndr). Mi fecero vedere Firenze e l’ambiente, ma poi scelsi l’Empoli. Credo sia stata la scelta migliore”, ha detto in conferenza stampa dopo la partita di ritorno dello scorso campionato, a gennaio. Poi ci sono stati discorsi con l’Empoli proprio prima del suo passaggio al Torino, nel 2022, e infine qualche voce, per la verità nulla di concreto, a giugno 2025. Ma era già fatta col Milan.

Ecco, probabilmente l’affare Ricci era già sistemato da settimane, e il nuovo ds Igli Tare si è insediato con Ricci già preso. Tarpargli le ali, se così si può dire, mettendogli davanti uno dei centrocampisti migliori degli ultimi 30 anni può sembrare una follia, ma l’anno prossimo se tutto va come sembra poter andare il Milan tornerà in Europa e Modric avrà 41 anni; quand’anche non si ritirasse, giocherebbe molto meno con tre partite a settimana, e Ricci piano piano si prenderà finalmente la scena all’età di 25 con un anno di allenamenti assieme al campione croato alle spalle. Un giro un po’ tortuoso, sicuramente altrove sarebbe stato protagonista fin da subito, ma un progetto chiaro. Magari è questo il piano anche per il portiere viola Tommaso Martinelli, chi lo sa. Anche se Ricci, prima di mettersi dietro alla leggenda di turno, qualche anno da titolare in Serie A l’ha fatto…