Hamas ribadisce l’\”impegno\” a rispettare l’accordo di cessate il fuoco con Israele e assicura di voler restituire tutti i corpi degli ostaggi rimasti a Gaza ma chiede tempo. \”Alcuni di questi corpi sono stati sepolti in tunnel distrutti dall’occupazione, mentre altri rimangono sotto le macerie degli edifici bombardati e demoliti\”, afferma il gruppo palestinese. Israele ha avvertito che, se Hamas non restituirà i corpi, riprenderà i combattimenti a Gaza. Il premier israeliano Netanyahu ha aggiornato Trump sulle misure che Israele intende adottare in risposta alla consegna da parte di Hamas di soli 9 corpi finora, e il tycoon avrebbe espresso il suo sostegno alla decisione israeliana.\n\n
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La UEFA ha criticato la decisione della Polizia del West Midlands di vietare ai tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv di assistere alla partita di Europa League contro l’Aston Villa, prevista per il 6 novembre a Birmingham. L’incontro è stato classificato come \”ad alto rischio\” dal Safety Advisory Group (SAG) del consiglio comunale, che ha negato il certificato di sicurezza necessario per accogliere i tifosi ospiti. La misura arriva in un clima di forte tensione, con proteste pro-Palestina che spesso accompagnano le partite delle squadre israeliane. L’anno scorso, i sostenitori del Maccabi erano stati aggrediti ad Amsterdam in quello che è stato definito un \”pogrom\”, e manifestazioni simili si sono verificate anche durante le recenti gare della nazionale israeliana. La UEFA si è detta contraria alla decisione presa dalle forze dell’ordine locali e criticata anche dal Premier Keir Starmer, invitando le autorità britanniche a garantire che i tifosi possano assistere all’incontro \”in un ambiente sicuro e accogliente\”. L’organismo europeo ha ribadito che il calcio deve restare un luogo di inclusione e rispetto, ma ha riconosciuto che le autorità locali restano responsabili delle valutazioni di sicurezza. Il consiglio comunale di Birmingham ha difeso la scelta parlando di una \”decisione collettiva\” necessaria a prevenire disordini. Tuttavia, la decisione ha sollevato accuse di discriminazione e aperto un acceso dibattito sul difficile equilibrio tra sicurezza pubblica e libertà dei tifosi, in un momento in cui lo sport europeo continua a risentire delle tensioni legate al conflitto in Medio Oriente.
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L’India ha riconfermato il suo sostegno alla soluzione dei due stati per superare la crisi della Palestina e ha affermato che continuerà a sostenere tutti gli sforzi per una pace \”durevole e giusta nella regione\”. Lo ha detto il Ministro agli Esteri S Jaishankar nell’incontro con l’omologo egiziano Badr Abdelatty, che si trova a Delhi per una visita di due giorni Jaishankar ha anche detto che l’India mantiene con la Palestina un significativo rapporto di cooperazione allo sviluppo e che si impegna a sostenere i suoi programmi di sviluppo e di consolidamento delle istituzioni. Il ministro agli Esteri ha aggiunto che Delhi riconosce l’importante contributo dell’Egitto al piano di pace per Gaza e ha sottolineato che il premier Modi ha apprezzato l’invito del Presidente al-Sisi per partecipare al summit. Abdelatty è a Delhi, accompagnato da una delegazione di alto livello per il primo Dialogo strategico India-Egitto, definito da Jaishankar \”una pietra miliare delle relazioni tra i due paesi\”, elevate a partnership strategica nel 2023.
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La seconda giornata nella Capitale statunitense per il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, è stata dedicata a incontri di alto livello con esponenti dell’amministrazione federale. Il vicepresidente ha avuto un approfondito scambio di valutazioni e di esperienze con il direttore per la cybersicurezza nazionale, Sean Cairncross, con particolare riferimento agli strumenti a disposizione delle rispettive autorità di cybersicurezza per prevenire e contrastare le crescenti minacce informatiche. E’ quanto si legge in una nota della Camera. Al Dipartimento di Stato, il vicepresidente ha discusso con la deputy assistant secretary per l’Europa, Courtney Austrian, delle prospettive di pace in Ucraina, anche in vista del prossimo incontro tra il presidente Trump e il presidente Zelensky, e delle possibili collaborazioni tra Italia e Stati Uniti sui quadranti mediterraneo, mediorientale e africano. È proseguito inoltre il confronto con i più importanti e influenti think tank presenti negli Stati Uniti. I vertici della Heritage Foundation, guidati da Victoria Coates, vicepresidente del Davis Institute for National Security and Foreign Policy, hanno ospitato un briefing dedicato al vicepresidente Mulè nel corso del quale sono state scambiate valutazioni sugli sviluppi della situazione in Medio Oriente e in Ucraina, con speciale attenzione al ruolo della Russia, e sulle principali questioni geopolitiche di attualità. Mulè si è poi confrontato con Robert Wilkie, co-Chair del Center for American Security del think tank America First Policy Institute, con il quale ha esaminato gli aspetti della sicurezza nella prospettiva del mantenimento della pace globale. Infine, il vicepresidente della Camera ha visitato l’ufficio italiano del Fondo monetario internazionale, diretto da Riccardo Ercoli, con il quale ha avuto un briefing sulle principali questioni emerse nel corso degli Annual meetings del Fondo Monetario internazionale.
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Israele ha restituito a Hamas i resti di\n120 prigionieri palestinesi. Lo riferisce Al Jazeera. Secondo\nfonti ospedaliere, alcuni dei cadaveri, trasportati stamane\nnella Striscia di Gaza, mostrerebbero segni di torture ed\nesecuzioni, come mani e piedi legati e bende intorno agli occhi.
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Il candidato Dem a sindaco di New York, Zorhan Mamdani, ha detto, nel dibattito a tre con l’ex governatore Andrew Cuomo e il repubblicano Curtis Sliwa, che \”ovviamente Hamas dovrebbe deporre le armi\”. La questione Israele/Gaza è un terreno minato per Mamdani. Il frontrunner è ansioso di non alienare la sua base anti-Israele, ma vuole anche ampliare il proprio sostegno tra gli elettori più moderati. Mamdani è passato all’attacco ricordando che Cuomo è stato criticato per non aver visitato moschee. \”Ci è voluto un candidato musulmano perché mettesse piede in una moschea\”, ha detto Mamdani, che sarebbe il primo sindaco musulmano di New York.
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\”Le nostre missioni militari all’estero vanno oltre la semplice dimensione tecnico-operativa. Quando operiamo in teatri di grande fragilità, come Gaza o altre aree di crisi, ci mettiamo al servizio della pace e della stabilità internazionale portando con noi qualcosa di unico: un modello non solo professionale, ma soprattutto culturale\”. Lo afferma, in una intervista al Corriere della Sera, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, spiegando come il ritorno dei carabinieri al valico di Rafah sia \”una svolta di grande significato\”. \”Il ministro della Difesa Guido Crosetto – prosegue Luongo – ha autorizzato un contingente di 8 militari a riprendere le attività nell’ambito della missione dell’Unione Europa denominata Eubam Rafah, con il compito di fornire assistenza all’autorità palestinese per la riapertura del valico e per avviare un’attività di formazione per le future forze che presidieranno l’area. E’ la trasmissione di un metodo, di una cultura del servizio che guarda alla sicurezza come strumento di stabilità e convivenza\”. Luongo si sofferma anche sulla strage di Verona parlando di \”dolore enorme, profondo, lacerante. L’ho vissuto sulla mia pelle insieme all’intera Arma. Una tragica ferita per tutta l’Arma e per l’intera Nazione. I nostri tre colleghi Marco, Valerio e Davide, voglio ricordare ancora una volta i loro nomi, hanno perso la vita nell’adempimento del loro dovere e per portare a termine la missione istituzionale\”.
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L’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si e’ detto sicuro che Hamas restituirà a Israele le spoglie dei 19 ostaggi morti ancora nel territorio della Striscia di Gaza. \”Spingeremo per il ritorno dei corpi dei defunti finché non saranno tutti a casa. E sono fiducioso che arriveranno tutti a casa\”, ha detto Witkoff a margine di un evento all’Us Holocaust Memorial Museum di Washington, riportano i media Usa. \”Il presidente Trump comprende qualcosa che la maggior parte dei leader dimenticano: che la chiarezza morale non significa niente senza la forza, ed è questa combinazione di convinzione e potere che ha salvato vite\”, ha sottolineato Witkoff. \”Hamas deve disarmarsi in modo inequivocabile e non può avere futuro a Gaza, nessun futuro per quello che sono stati finora\”, ha aggiunto il diplomatico, una frase che sembrerebbe aprire a una permanenza del gruppo islamista nella Striscia a condizione di una trasformazione ideologica e operativa
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Hamas ribadisce l'”impegno” a rispettare l’accordo di cessate il fuoco con Israele e assicura di voler restituire tutti i corpi degli ostaggi rimasti a Gaza ma chiede tempo. “Alcuni di questi corpi sono stati sepolti in tunnel distrutti dall’occupazione, mentre altri rimangono sotto le macerie degli edifici bombardati e demoliti”, afferma il gruppo palestinese. Israele ha avvertito che, se Hamas non restituirà i corpi, riprenderà i combattimenti a Gaza. Il premier israeliano Netanyahu ha aggiornato Trump sulle misure che Israele intende adottare in risposta alla consegna da parte di Hamas di soli 9 corpi finora, e il tycoon avrebbe espresso il suo sostegno alla decisione israeliana.
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Aston Villa-Maccabi, Uefa contro il divieto ai tifosi Tel Aviv
La UEFA ha criticato la decisione della Polizia del West Midlands di vietare ai tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv di assistere alla partita di Europa League contro l’Aston Villa, prevista per il 6 novembre a Birmingham. L’incontro è stato classificato come “ad alto rischio” dal Safety Advisory Group (SAG) del consiglio comunale, che ha negato il certificato di sicurezza necessario per accogliere i tifosi ospiti. La misura arriva in un clima di forte tensione, con proteste pro-Palestina che spesso accompagnano le partite delle squadre israeliane. L’anno scorso, i sostenitori del Maccabi erano stati aggrediti ad Amsterdam in quello che è stato definito un “pogrom”, e manifestazioni simili si sono verificate anche durante le recenti gare della nazionale israeliana. La UEFA si è detta contraria alla decisione presa dalle forze dell’ordine locali e criticata anche dal Premier Keir Starmer, invitando le autorità britanniche a garantire che i tifosi possano assistere all’incontro “in un ambiente sicuro e accogliente”. L’organismo europeo ha ribadito che il calcio deve restare un luogo di inclusione e rispetto, ma ha riconosciuto che le autorità locali restano responsabili delle valutazioni di sicurezza. Il consiglio comunale di Birmingham ha difeso la scelta parlando di una “decisione collettiva” necessaria a prevenire disordini. Tuttavia, la decisione ha sollevato accuse di discriminazione e aperto un acceso dibattito sul difficile equilibrio tra sicurezza pubblica e libertà dei tifosi, in un momento in cui lo sport europeo continua a risentire delle tensioni legate al conflitto in Medio Oriente.
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9 minuti fa
India riconferma sostegno a soluzione due paesi per Palestina
L’India ha riconfermato il suo sostegno alla soluzione dei due stati per superare la crisi della Palestina e ha affermato che continuerà a sostenere tutti gli sforzi per una pace “durevole e giusta nella regione”. Lo ha detto il Ministro agli Esteri S Jaishankar nell’incontro con l’omologo egiziano Badr Abdelatty, che si trova a Delhi per una visita di due giorni Jaishankar ha anche detto che l’India mantiene con la Palestina un significativo rapporto di cooperazione allo sviluppo e che si impegna a sostenere i suoi programmi di sviluppo e di consolidamento delle istituzioni. Il ministro agli Esteri ha aggiunto che Delhi riconosce l’importante contributo dell’Egitto al piano di pace per Gaza e ha sottolineato che il premier Modi ha apprezzato l’invito del Presidente al-Sisi per partecipare al summit. Abdelatty è a Delhi, accompagnato da una delegazione di alto livello per il primo Dialogo strategico India-Egitto, definito da Jaishankar “una pietra miliare delle relazioni tra i due paesi”, elevate a partnership strategica nel 2023.
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15 minuti fa
Mulè incontra a Washington i vertici della cybersicurezza Usa
La seconda giornata nella Capitale statunitense per il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, è stata dedicata a incontri di alto livello con esponenti dell’amministrazione federale. Il vicepresidente ha avuto un approfondito scambio di valutazioni e di esperienze con il direttore per la cybersicurezza nazionale, Sean Cairncross, con particolare riferimento agli strumenti a disposizione delle rispettive autorità di cybersicurezza per prevenire e contrastare le crescenti minacce informatiche. E’ quanto si legge in una nota della Camera. Al Dipartimento di Stato, il vicepresidente ha discusso con la deputy assistant secretary per l’Europa, Courtney Austrian, delle prospettive di pace in Ucraina, anche in vista del prossimo incontro tra il presidente Trump e il presidente Zelensky, e delle possibili collaborazioni tra Italia e Stati Uniti sui quadranti mediterraneo, mediorientale e africano. È proseguito inoltre il confronto con i più importanti e influenti think tank presenti negli Stati Uniti. I vertici della Heritage Foundation, guidati da Victoria Coates, vicepresidente del Davis Institute for National Security and Foreign Policy, hanno ospitato un briefing dedicato al vicepresidente Mulè nel corso del quale sono state scambiate valutazioni sugli sviluppi della situazione in Medio Oriente e in Ucraina, con speciale attenzione al ruolo della Russia, e sulle principali questioni geopolitiche di attualità. Mulè si è poi confrontato con Robert Wilkie, co-Chair del Center for American Security del think tank America First Policy Institute, con il quale ha esaminato gli aspetti della sicurezza nella prospettiva del mantenimento della pace globale. Infine, il vicepresidente della Camera ha visitato l’ufficio italiano del Fondo monetario internazionale, diretto da Riccardo Ercoli, con il quale ha avuto un briefing sulle principali questioni emerse nel corso degli Annual meetings del Fondo Monetario internazionale.
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28 minuti fa
Israele restituisce i corpi di 120 palestinesi
Israele ha restituito a Hamas i resti di
120 prigionieri palestinesi. Lo riferisce Al Jazeera. Secondo
fonti ospedaliere, alcuni dei cadaveri, trasportati stamane
nella Striscia di Gaza, mostrerebbero segni di torture ed
esecuzioni, come mani e piedi legati e bende intorno agli occhi.
29 minuti fa
Mamdani: “Hamas dovrebbe deporre le armi”
Il candidato Dem a sindaco di New York, Zorhan Mamdani, ha detto, nel dibattito a tre con l’ex governatore Andrew Cuomo e il repubblicano Curtis Sliwa, che “ovviamente Hamas dovrebbe deporre le armi”. La questione Israele/Gaza è un terreno minato per Mamdani. Il frontrunner è ansioso di non alienare la sua base anti-Israele, ma vuole anche ampliare il proprio sostegno tra gli elettori più moderati. Mamdani è passato all’attacco ricordando che Cuomo è stato criticato per non aver visitato moschee. “Ci è voluto un candidato musulmano perché mettesse piede in una moschea”, ha detto Mamdani, che sarebbe il primo sindaco musulmano di New York.
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29 minuti fa
Luongo: “I carabinieri a Gaza al servizio della pace”
“Le nostre missioni militari all’estero vanno oltre la semplice dimensione tecnico-operativa. Quando operiamo in teatri di grande fragilità, come Gaza o altre aree di crisi, ci mettiamo al servizio della pace e della stabilità internazionale portando con noi qualcosa di unico: un modello non solo professionale, ma soprattutto culturale”. Lo afferma, in una intervista al Corriere della Sera, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, spiegando come il ritorno dei carabinieri al valico di Rafah sia “una svolta di grande significato”. “Il ministro della Difesa Guido Crosetto – prosegue Luongo – ha autorizzato un contingente di 8 militari a riprendere le attività nell’ambito della missione dell’Unione Europa denominata Eubam Rafah, con il compito di fornire assistenza all’autorità palestinese per la riapertura del valico e per avviare un’attività di formazione per le future forze che presidieranno l’area. E’ la trasmissione di un metodo, di una cultura del servizio che guarda alla sicurezza come strumento di stabilità e convivenza”. Luongo si sofferma anche sulla strage di Verona parlando di “dolore enorme, profondo, lacerante. L’ho vissuto sulla mia pelle insieme all’intera Arma. Una tragica ferita per tutta l’Arma e per l’intera Nazione. I nostri tre colleghi Marco, Valerio e Davide, voglio ricordare ancora una volta i loro nomi, hanno perso la vita nell’adempimento del loro dovere e per portare a termine la missione istituzionale”.
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07:41
Witkoff: fiducioso in restituzione corpi di tutti ostaggi
L’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si e’ detto sicuro che Hamas restituirà a Israele le spoglie dei 19 ostaggi morti ancora nel territorio della Striscia di Gaza. “Spingeremo per il ritorno dei corpi dei defunti finché non saranno tutti a casa. E sono fiducioso che arriveranno tutti a casa”, ha detto Witkoff a margine di un evento all’Us Holocaust Memorial Museum di Washington, riportano i media Usa. “Il presidente Trump comprende qualcosa che la maggior parte dei leader dimenticano: che la chiarezza morale non significa niente senza la forza, ed è questa combinazione di convinzione e potere che ha salvato vite”, ha sottolineato Witkoff. “Hamas deve disarmarsi in modo inequivocabile e non può avere futuro a Gaza, nessun futuro per quello che sono stati finora”, ha aggiunto il diplomatico, una frase che sembrerebbe aprire a una permanenza del gruppo islamista nella Striscia a condizione di una trasformazione ideologica e operativa
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