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Campi da tennis, giardini immensi per lunghe passeggiate, la piscina dove poter nuotare senza essere paparazzato e ora a Castel Gandolfo c’è anche Proton, il bellissimo (e costosissimo) purosangue arabo di Papa Leone XIV. L’animale è appena stato trasportato nei giardini immensi delle ville pontificie del Borgo Laudato Sì, dove si sta già ambientando pronto per essere montato dal pontefice probabilmente già il prossimo martedì, suo giorno fisso di libertà dagli impegni vaticani.


APPROFONDIMENTI

Il pontefice ha fatto la conoscenza di questo meraviglioso animale donatogli da un allevatore polacco ieri mattina, prima dell’udienza generale. Le immagini postate dal figlio dell’allevatore mostrano il Papa che prende per le redini Proton con grande scioltezza e gli fa fare qualche metro forse per testare l’indole visibilmente mansueta dell’animale proveniente dal Michalski Horse Stud, un centro ippico assai rinomato situato nel nord della Polonia, a Kołobrzeg-Budzistów.

Alla consegna del dono il Papa ha rivolto a Andrzej Michalski, presidente del centro ippico, l’invito a fissare un giorno per andare a fare una calvalcata assieme nella tenuta di Castel Gandolfo.

In un’intervista con l’agenzia di stampa polacca PAP, Michalski ha raccontato la genesi di questo dono, del viaggio in Italia per portare al Papa Proton e della conversazione privata avuta con lui: «Ho saputo che il Santo Padre ama andare a cavallo e che questa è una sua grande passione. Ho subito iniziato a realizzare l’idea di donargliene uno. Attraverso i sacerdoti siamo riusciti a contattare il Papa. Il cavallo che ho scelto si chiama Proton. Quando il Papa lo ha visto si è molto rallegrato, si vedeva che era felice. Con me c’erano anche mio figlio, mio nipote e un gruppo di soci storici dell’allevamento. L’incontro è durato 35 minuti. Quando Leone XIV ha accettato il cavallo mi ha subito invitato a fissare una data per andare insieme montarlo nella residenza estiva di Castel Gandolfo; sottolineando che è molto più grande del Vaticano» ha aggiunto Michalski.

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Dopo l’udienza generale il donatore e il Papa si sono di nuovo ritrovati per regolarizzare il passaggio dei documenti relativi alla donazione e alla proprietà dell’animale. Il cavallo sarà nella residenza estiva di Castel Gandolfo, smentendo chi aveva fatto circolare la voce che sarebbe andato all’asta per fare beneficienza. Proton, con buona pace di tutti, resterà nel Borgo Laudato Sì. 

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Il presidente del centro ippico polacco ha notato che al momento della consegna, Leone XIV ha afferrato abilmente le redini e senza esitazioni o timori ha iniziato a condurlo nel cortile del Vaticano, facendogli fare un mezzo cerchio dimostrando di avere una certa esperienza. «Sapevo che il Papa ha molti anni alle spalle come cavaliere. E’ in questo modo che si spostava tra i villaggi che visitava quando era missionario in Perù e doveva spostarsi in zone particolarmente impervie, su stradine di montagna, sterrati». 

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L’idea di regalargli Proton è venuta vedendo una vecchia foto di Leone XIV su un cavallo in Perù. «E’ in quel momento che ho pensato che un cavallo bianco sarebbe stato perfetto per lui, perchè è il colore delle vesti papali». 


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