di
Gaia Piccardi
Anche al ricchissimo Six Kings Slam l’ultimo atto vede protagonisti l’azzurro e lo spagnolo, che conduce nettamente nei precedenti del 2025. Il tennis dominato dai due campioni, sarà così per i prossimi 10 anni
Non sarà mai un’amichevole. Non può e non deve esserlo. C’è troppo orgoglio in Jannik Sinner e Carlos Alcaraz per permettere che la sesta sfida stagionale, la prima del 2025 sul veloce indoor, non vada come vogliono loro. Six Kings Slam non dà punti, solo soldi. Però lo show di sabato sera si affaccia su una rivalità speciale e sul fazzoletto di 1.340 punti che separa Carlitos, tornato numero uno all’Open Usa, da Jannik. Chi vince lancia un messaggio: Alcaraz vuole confermarsi il migliore, Sinner prova a rimettersi al centro del villaggio. E la chiamano esibizione.
Qui Riad, nuova frontiera del tennis. Seduti su una miniera inesauribile di petrodollari, gli arabi si sono comprati la partita che qualsiasi evento, dai quattro Major in giù, desidera. I direttori dei tornei stanno rallentando i campi per rendere tutte le superfici uguali e ottenere sempre un ghiotto sinneralcaraz per il titolo, ha spiegato Roger Federer da Shanghai. Ma non è forse il talento all around dei due predestinati a rendere obsoleta l’antica discriminazione tra terra, erba e courts sintetici? Se Sinner arriva per tre volte a un punto dal match in casa Alcaraz (Roland Garros) trentacinque giorni prima di prendersi Wimbledon, se Alcaraz domina sul cemento al chiuso (a New York si è giocato sotto il tetto), specialità di Haus Jannik, che senso ha continuare a spaccare il capello in quattro? Six Kings, che sarebbe giusto ribattezzare Two Kings perché gli altri sono comprimari, indirizza l’ultima parte della stagione. L’Arabia lancia la volata indoor verso le Atp Finals di Torino e la Davis di Bologna, il gran finale a cui nessuno dei due ha ancora confermato la presenza.
Avevamo lasciato Sinner, fresco re di Pechino, contorto dai crampi a Shanghai. E Alcaraz, imperatore di Tokyo, con la caviglia sinistra fasciata dopo una pericolosa storta. È scoppiata la polemica: si gioca troppo, si cambiano troppi fusi orari, l’Atp (a differenza degli Slam e della Wta) non prevede regole per l’extreme weather. Mentre gli altri parlavano, Jannik è rientrato a Montecarlo e Carlitos ha imbracciato la mazza da golf sui green spagnoli. A Riad si sono presentati entrambi in forma smagliante, con un sorriso a ventiquattro denti per le foto con i sauditi. Famelici di tennis, come gli animali di razza a cui sia stato sottratto il pasto. Sinner ha sbranato Tsitsipas e il vecchio Djokovic, che poi si è sperticato in complimenti per la sua versione 3.0. Alcaraz ha portato in giro per il campo Fritz: palla corta e lob, rovescio in back e chiusura di dritto, i soliti trucchi da prestigiatore, più quelli che nemmeno Harry Potter sa tirare fuori dalla bacchetta. L’Arabia non ci sta dicendo nulla che non sapessimo già: ci sono due marziani, appartenenti a una dimensione superiore, e tutti gli altri stanno a guardare. L’antipasto di Sinner-Alcaraz, sabato, è Djokovic-Fritz, avvilente duello per il terzo e quarto posto, le posizioni di rincalzo in cui si lotta anche negli Slam.
Si sono divisi i Major, come nel 2024. Quest’anno Jannik si è riconfermato in Australia e ha rotto il tabù di Wimbledon; Carlos ha fatto il bis a Parigi e New York. Se Spagna-Italia è sul 10-5, nel 2025 Alcaraz è 4-1 (il ritiro di Cincinnati conta). Sinner si aggrappa allo sfolgorante servizio di Riad («Risultato di ore ed ore trascorse a provarlo — ha spiegato —. Il lancio di palla è determinante: la chiave è non dare all’avversario punti di riferimento. Ma anche il ritmo ha un ruolo decisivo») per riportare l’inerzia dalla sua parte, esattamente come fece nella prima edizione di Six Kings, quando arrivava dai kappaò di Indian Wells, Parigi e Pechino. Funzionò per garantirsi un autunno felice, vincitore di Shanghai, Atp Finals e Davis-bis. Ma Carlitos è giocatore dalle mille vite, ogni volta torna più forte. Sinneralcaraz non delude mai: sarà così per i prossimi dieci anni. L’ultimo pensiero prima di addormentarsi, il primo al risveglio. Un consiglio da amica: restate sintonizzati, da sabato al 2035 (circa).
17 ottobre 2025
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