Il Partito Socialista Europeo (PSE) ha espulso il partito populista ed euroscettico del primo ministro slovacco Robert Fico, Direzione-Socialdemocrazia (SMER). Il PSE è il partito europeo, di cui fa parte per esempio anche il PD italiano, a cui corrisponde il gruppo dei Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo. La motivazione è che il PSE non considera compatibili con i suoi valori le posizioni filorusse di Fico e il modo in cui governa, cercando di restringere i diritti civili e lo spazio dell’opposizione. SMER era già stato sospeso dal PES nel 2023, perché per tornare al governo Fico si era alleato con la destra nazionalista.
La decisione è stata presa venerdì con un voto all’unanimità durante il congresso annuale ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. Da tempo diversi partiti del PSE chiedevano provvedimenti più severi della sospensione. Con Fico la politica estera slovacca si è avvicinata molto a paesi autoritari e ostili nei confronti di quelli occidentali, come Russia e Cina. Quest’anno era stato l’unico leader dell’Unione Europea ad andare a Mosca per la parata per il “Giorno della Vittoria”, nonostante le istituzioni europee avessero chiesto di boicottarla, e da quando è in carica ha incontrato in più occasioni il presidente russo Vladimir Putin.
Non si sa a quale gruppo del Parlamento Europeo passeranno i 6 deputati di SMER dopo l’espulsione. Al momento erano tra i Non Iscritti, ma l’eurodeputata Monika Beňová ha detto che stanno considerando un invito dei Patrioti per l’Europa (il gruppo di estrema destra del primo ministro ungherese Viktor Orbán, di cui fanno parte anche il partito di estrema destra francese Rassemblement National, Vox in Spagna e la Lega in Italia).
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